Consiglio regionale, variazione di bilancio approvata

Approvata a maggioranza la deliberazione che effettua l’assestamento del bilancio di previsione finanziario del Consiglio regionale per il triennio 2017-2018-2019. Il provvedimento fa riferimento all’applicazione della quota libera dell’avanzo di amministrazione, a cui si aggiungono le economie di spese riscontrate in sede di riequilibrio delle previsioni di bilancio di metà anno.

La proposta recepisce le indicazioni del decreto legislativo 118/2011 che detta criteri e priorità per l’applicazione della quota libera dell’avanzo di amministrazione. Nello specifico, il Consiglio regionale della Toscana non ha necessità di copertura di debiti fuori bilancio; è già garantita la salvaguardia degli equilibri di bilancio; non c’è necessità di estinzione di prestiti. Pertanto, l’avanzo è destinato per il finanziamento di spese di investimento da destinare al fondo leggi di iniziativa consiliare e per il finanziamento di spese correnti a carattere non permanente (solo anno 2017) da destinare al fondo rischi da contenzioso.

Si tratta di quote sia di parte corrente che di parte capitale che sono andate a costituire la somma complessiva di 2milioni 845mila 233,64 euro, con le relative destinazioni: 755mila 233,64 euro al fondo leggi di iniziativa consiliare in conto capitale, che sommandosi all’attuale previsione del capitolo di bilancio di 150mila euro, garantisce la disponibilità complessiva di 905mila 233,64 euro; 200mila euro da trasferire al bilancio regionale per contributo alla realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria per la sistemazione di locali dedicati ai Comuni; un milione e 890 mila euro da destinare al fondo rischi per contenzioso relativo al ricorso contro la legge regionale che ha abolito il doppio vitalizio.

Cani e gatti sui mezzi pubblici, via libera unanime del Consiglio alla legge

Cani e gatti potranno salire su tutti i mezzi di trasporto pubblico della Toscana. La legge che lo stabilisce ha avuto il via libera oggi all’unanimità dal Consiglio regionale e stabilisce regole chiare e uniformi per i padroni degli animali d’affezione "Abbiamo deciso di fare un gesto di civiltà e di rispetto- ha detto Scaramelli- , varando una norma su un tema molto caro alle persone, che necessitava di una regolamentazione omogenea . Grazie alla legge, ai cani e ai gatti sarà consentito di salire sui mezzi pubblici con regole chiare, precise e soprattutto uniformi. I padroni dei cani infatti dovranno usare guinzaglio e museruola e avere un solo cane con se, mentre chi trasporta gatti userà le apposite gabbiette. Con questa norma – spiega Scaramelli- vogliamo dare la possibilità a chi è proprietario di cani e gatti di utilizzare con più facilità il mezzo pubblico senza dover pensare a dove mettere i propri animali o essere costretti ad usare l’auto. Attualmente in Toscana c’è discrezione che dipende dalla sensibilità dell’autista o da regolamenti delle singole aziende. La legge approvata oggi dall’aula all’unanimità – conclude il presidente Scaramelli- è uniforme, ben regolata e definisce diritti e responsabilità".

Turismo, prorogato il termine per l’adeguamento degli affittacamere

Licenziata a voto unanime dalla seconda commissione, è arrivata oggi in aula la proposta di legge che modifica l’articolo 55 del Testo Unico del turismo: entro gennaio 2018 gli affittacamere dovranno cessare l'attività di somministrazione di alimenti e bevande ai propri alloggiati; è stato prorogato da 6 a 12 mesi dall'entrata in vigore del Testo unico del sistema turistico regionale il termine di adeguamento al divieto per gli affittacamere di somministrare alimenti e bevande con l'eccezione della prima colazione per i bed and breakfast.

"Con quest’atto – spiega Gianni Anselmi, presidente commissione Sviluppo economico e rurale, illustrando la Pdl in aula – puntiamo a correggere un’imperfezione del testo unico del turismo nel quale, in fase di stesura, abbiamo previsto sei mesi di tempo per gli affittacamere per allinearsi alla previsione che non consente loro, a differenza dei B&B, la somministrazione di alimenti e bevande. Oggi pensare ad una proroga era oggettivamente necessario, in primo luogo per dare la possibilità agli affittacamere già titolari di autorizzazione alla somministrazione precedente all'approvazione del nuovo testo unico di svolgere l'attività senza penalizzazioni nel bel mezzo della stagione estiva. Questi ulteriori sei mesi serviranno alle strutture per adeguarsi e a noi per individuare una soluzione equilibrata di prospettiva soprattutto nei territori dove queste strutture forniscono un servizio non facilmente reperibile".

Sanità, il nuovo assetto del governo clinico è legge. Scaramelli (Pd): "Si chiude l'iter legislativo della riforma"

Via al nuovo assetto organizzativo del governo clinico, della commissione bioetica e dei comitati etici della Toscana. Nel segno dell’innovazione, del risparmio e dell’eccellenza delle professionalità. Il nuovo testo che va a modificare la legge regionale del 2005, ha avuto oggi il via libera del Consiglio regionale. "Un passo avanti importantissimo – l’ha definito il presidente della commissione Sanità Scaramelli- che chiude l’iter legislativo della riforma del nostro sistema sanitario dopo la modifica delle Asl e la ridefinizione dei distretti socio-sanitari e che da settembre apre la fase di verifica sugli esiti complessivi della riforma e lo stato di attuazione. A partire dal miglioramento dei tempi d’attesa delle prestazioni al loro metodo e costo di prenotazione".

"E’ un testo importante- spiega Scaramelli- frutto anche di un approfondito lavoro di consultazione, confronto politico e audizioni che si è svolto in commissione con tutti i soggetti interessati. Con le nuove norme- prosegue Scaramelli- verranno selezionati i migliori professionisti che dovranno definire le linee guida. Non solo. La nuova legge consentirà di risparmiare sui loro compensi e, per quanto riguarda la commissione terapeutica ed etica, la legge consentirà di sperimentare farmaci e selezionare i migliori medici per tutta la Toscana. Con l’approvazione di oggi anche la terza gamba della sanità entrerà in funzione dando inizio ad un nuovo corso in cui il sistema sarà più agile ed efficiente".

Il nuovo testo prevede la costituzione dell’organismo toscano per il governo clinico (Otgc),che svolgerà le funzioni di coordinamento delle attività di governance clinico-assistenziale regionale; consulenza in materia di organizzazione e programmazione sanitaria, in relazione agli aspetti clinico assistenziali; espressione di pareri sui provvedimenti di contenuto tecnico sanitario di maggiore rilevanza. Prevede l’osservatorio per le professioni sanitarie, modifica la commissione terapeutica regionale e la commissione regionale di bioetica, procede al riordino del comitato etico per la sperimentazione clinica e dei comitati per l’etica clinica.

Parco arcipelago: Consiglio regionale approva nuova zonazione isola di Capraia

Il consiglio regionale approva a maggioranza la variante al Piano del Parco dell’arcipelago toscano per la nuova zonazione a mare dell’isola di Capraia. Si tratta di un adeguamento in relazione alle dinamiche ambientali e socioeconomiche del Parco. Capraia ha una superficie di 19,3 chilometri quadrati, è per estensione la terza isola dell’Arcipelago. È fra le realtà insulari più isolate, ha una popolazione di circa 300 abitanti, per lo più concentrata nella più vasta insenatura dell’isola. Fa parte dei siti di interesse comunitario, Rete Natura 2000 (Sic) e si trova all’interno del santuario internazionale per la tutela dei mammiferi Pelagos, inserito nella Lista Aspim (Aree specialmente protette di importanza mediterranea).
La nuova zonazione permette (punto 3 dell’articolo 19) di implementare di 15mq le abitazioni di superficie utile inferiore a 60mq che non abbiano usufruito di condono edilizio, nel rispetto dei vincoli imposti dal Pit (Piano di indirizzo territoriale) e solo per ragioni igienico sanitarie. Attualmente le aree tutelate a mare sono suddivise come segue: la costa compresa tra punta della Manza e Punta del Trattoio e il tratto di mare antistante sono soggetti a regime di protezione totale (Zona A), mentre il resto dell’isola, eccetto la zona libera compresa tra la Punta del Porto Vecchio e quella della Bellavista (di fronte all'abitato), fanno parte della Zona B. In Zona A sono vietati l’accesso, la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la pesca e l’immersione. In Zona B la pesca è regolamentata dall’Ente Parco.
In particolare, due saranno i tratti di costa totalmente protetti (Trattoio e Linguelle, Zona A), circondati da un’ampia zona di ‘buffer’, o tampone. La nuova perimetrazione, nonostante preveda una riduzione della superficie soggetta a protezione totale, garantisce la tutela delle specie indicate dalle direttive e la conservazione degli habitat di maggior pregio.
La nuova Zona A, includendo sia tratti di costa caratterizzati da baie ed insenature, sia punte e promontori, permette di ampliare le tipologie di costa rappresentate all’interno della zona soggetta a protezione totale. Il conseguente ampliamento della zona B, in cui la pesca e le attività turistiche sono consentite, dovrebbe contribuire a incrementare la crescita economica della popolazione locale. Inoltre, dal momento che i siti inclusi nella Zona A si trovano nella parte diametralmente opposta al centro abitato e quindi difficilmente raggiungibili, le attività economiche legate al turismo e al noleggio di piccole imbarcazioni a motore non subiranno alterazioni. La nuova perimetrazione prevede anche due aree all’interno della Zona B soggette a regolamentazione ristretta nelle quali si trovano la secca di Monterosso e la cosiddetta Cerniopoli.
La rimodulazione degli attuali confini è stata pensata per rispondere alle necessità della popolazione locale, tenuto conto dei risultati degli studi condotti dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Ente Parco.
“Si tratta di una importante modifica – ha spiegato Stefano Baccelli (Pd), presidente della commissione ambiente – con la quale si trova un punto di equlibrio tra le aree”. Una soluzione, quella adottata per l’isola di Capraia, che Baccelli auspica “possa diventare modello anche per la altre isole dell’arcipelago toscano”. L’atto approvato “contiene raccomandazioni e osservazione del Consiglio regionale”, spiega ancora il presidente della quarta commissione. Tra queste, “che gli interventi di ampliamento ammissibili siano perfettamente coerenti con la disciplina paesaggistica regionale”.
Voto favorevole è stato annunciato in Aula anche dal capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori: “In commissione mi ero astenuto, ma questo provvedimento rappresenta la pacificazione di una vicenda aperta dagli anni Novanta e i vincoli sono ben posti. Si tratta di un passo avanti nella giusta direzione, anche per le altre isole dell’Arcipelago”. Il consigliere Giacomo Giannarelli ha annunciato invece il voto di astensione del Movimento 5 stelle, “perché l’atto riguarda specificatamente solo l’isola di Capraia e da nessuna parte è scritto che questo possa poi valere anche per le altre isole e ci sono aspetti urbanistici che non ci permettono di votare a favore”. Astensione anche da parte del gruppo Lega nord, motivata in Aula da Claudio Borghi: “Quando si parla di Parchi marini e tutela ambientale siamo tutti favorevoli, ma è bene usare un minimo di prudenza, perché spesso i risultati di certi interventi non sono esattamente quelli attesi: basta guardare quello che è accaduto all’isola di Montecristo. Capiamo le restrizioni e i limiti, la bellezza però deve essere tutelata, ma rimanere fruibile per tutti”.
L’Arcipelago Toscano, situato tra la costa toscana e la Corsica, è formato da sette isole principali e da alcuni isolotti minori, per una superficie complessiva di circa 300 chilometri quadrati. Le isole maggiori, procedendo da nord verso sud, sono: Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri. L'Arcipelago comprende 249 km di costa, di cui 147 km appartenenti all’Elba. Il Parco si estende per 17mila 694 ettari a terra e 61mila 474 ettari a mare.

Turismo: via libera a modifica Testo unico

Entro gennaio 2018 gli affittacamere dovranno cessare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Il Consiglio regionale, con voto unanime, ha prorogato da 6 a 12 mesi dall'entrata in vigore del Testo unico il termine di adeguamento al divieto per gli affittacamere di somministrare alimenti e bevande, con l’eccezione della prima colazione per i bed and breakfast. L’atto, come spiegato dal presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi (Pd), modifica l’articolo 55 del “Testo unico del sistema turistico regionale”. La modifica si è resa necessaria poichè la scadenza cadeva nel pieno della stagione turistica, causando danni agli operatori che avevano accettato prenotazioni nei mesi antecedenti l’entrata in vigore della norma. La modifica segue anche segnalazioni di amministrazioni comunali circa il “rischio di impoverire l’offerta turistico-ricettiva di diverse aree della Toscana”, soprattutto in quei comuni rurali dove la presenza di altre tipologie di ricettività è meno diffusa e l’attività di affittacamere rappresenta una parte consistente nell’offerta turistica dei territori.
Oltre a questo, è emerso nel corso dell’illustrazione, la previsione è in controtendenza rispetto alle nuove forme di ristorazione che si vanno diffondendo, quali l’home restaurant, e che consentono, entro certi limiti, la somministrazione di alimenti all’interno di civili abitazioni, anche a prescindere dalla presenza di un’attività ricettiva.
In sede di dibattito Manuel Vescovi (Lega Nord) ha parlato di “legge sulla burocrazia del turismo”. “Diremo sì a questa proroga annunciata – ha detto – nella speranza che a dicembre non se ne richieda un’altra”.
Anche Irene Galletti (M5s) ha annunciato un voto favorevole “obtorto collo” e per “necessità improrogabili”. “La legge fa comunque acqua da tutte le parti” ha precisato.

Animali d’affezione: sì unanime a nuova legge per accesso su mezzi trasporto pubblico

Il Consiglio regionale approva all’unanimità la nuova legge per l’accesso degli animali di affezione sugli autobus che effettuano il servizio di trasporto pubblico in Toscana. Cani, gatti e gli altri animali d’affezione potranno salire sugli autobus con i loro padroni, seguendo alcune regole: i cani, non più di uno per ogni persona, dovranno essere al guinzaglio e con la museruola, o in alternativa, nei ‘trasportini’. I gatti e gli altri animali d’affezione potranno essere trasportati nelle apposite gabbiette. Sarà cura dei padroni assicurare che gli animali non sporchino o creino disturbo o danni agli altri passeggeri o alla vettura. Ai conducenti e al personale aziendale la facoltà di valutare il mancato rispetto degli obblighi ed eventualmente di allontanare i possessori degli animali, anche in ragione dell’affollamento della vettura. “Si tratta di una norma semplice, che rappresenta un atto di civiltà”, ha dichiarato in Aula il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli, che ha illustrato il testo in aula. Il provvedimento è stato presentato dal Movimento 5 stelle e rielaborato nella commissione presieduta da Scaramelli.
Attualmente in Toscana l’accesso degli animali d’affezione sui mezzi di trasporto pubblico locale dipende dai regolamenti applicati dalle varie aziende di trasporto: generalmente prevedono che a bordo delle vetture non siano ammessi animali ad eccezione del trasporto gratuito di cani-guida per non vedenti, di cani di piccola taglia, purché tenuti in braccio e muniti di museruola e di altri animali di piccola taglia purché tenuti in gabbia. Una discrezionalità “che finora aveva causato parecchi problemi”, ha spiegato in aula la consigliera Irene Galletti (Movimento 5 stelle). “Ora ci sono regole e deroghe affidate alla valutazione degli autisti. Potranno aiutare molte persone a superare situazioni di disagio. Siamo contenti che su questa legge sia sia trovata una unità che ha permesso di non guardare al marchio politico”. Voto favorevole è stato annunciato in aula anche dal capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, che valuta il provvedimento come “un ulteriore tassello che la nostra Regione pone nella giusta direzione: conferma di avere a cuore gli animali d’affezione e ora, con una azione intelligente e corretta, aiuta e incoraggia chi intende privilegiare l’uso dei mezzi pubblici”. E dal consigliere Marco Casucci (Lega nord), per un “provvedimento ragionevole di buon senso che va incontro a tante persone”, per “il lavoro fatto in commissione”, e per come è stata “regolamentata, in modo opportuno, la discrezionalità di valutazione dei conducenti”.

Sicurezza: task force per centro accoglienza ‘La Tinaia’ di Cascina

“La Prefettura si è attivata per la verifica delle condizioni della rete idrica ed è assolutamente escluso l’inquinamento. Asl e Vigili del fuoco sono invece stati attivati per un sopralluogo circa le condizioni del centro di accoglienza”. Così l’assessore regionale, Vittorio Bugli, ha risposto all’interrogazione presentata da Manuel Vescovi (Lega Nord) sulla struttura di prima accoglienza ‘La Tinaia’ di Cascina (Pi). Secondo quanto riferito dall’assessore, è stata costituita una “task force” per attivare “controlli maggiori rispetto a quelli tipici già effettuati su queste strutture”, anche per, ha precisato, “avere un controllo più marcato e continuo”.
Sul centro, ha detto Bugli, non abbiamo “competenze di alcun tipo se non quelle che possiamo esercitare attraverso la nostra autorità sanitaria che, come detto, è già stata coinvolta nella procedura”. Sui dati che Vigili del fuoco e Asl produrranno, l’assessore ha garantito di darne informazione al consigliere di opposizione non appena disponibili.
Nella sua replica Vescovi ha auspicato un “cambio delle condizioni in cui versano gli ospiti della struttura”. Condizioni critiche che, ha detto, “ci sono state riferite dai diretti interessati”.

Ospedale Volterra, Mazzeo, Nardini, Pieroni (Pd): “Bene l’incontro di stamani, protocollo importante per la sanità della Val di Cecina”

“L’incontro di questa mattina è stato senza dubbio un passo avanti importante per il futuro della sanità della Val di Cecina, un confronto franco sulle prospettive della struttura ospedaliera di Volterra che può, e deve, essere il presidio sanitario di riferimento dell’area”. Così i consiglieri regionali Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni che insieme ai sindaci hanno partecipato all’incontro con l’assessore Saccardi e i dirigenti Asl. “Da parte nostra – proseguono – siamo soddisfatti prima di tutto per essere ripartiti dalle proposte che abbiamo avanzato nell’incontro pubblico di Volterra di qualche settimana fa e, secondariamente, per averle potute discutere alla presenza di tutti i sindaci della zona interessata, segno evidente che c’è la volontà di affrontare seriamente il tema della sanità e di lavorare insieme per trovare le soluzioni migliori per il territorio. Non di meno, siamo soddisfatti perché, come abbiamo detto in tante occasioni, per la prima volta i bisogni della Val di Cecina tornano ad essere al centro di una progettualità condivisa grazie a un doppio protocollo sottoscritto da tutti i livelli istituzionali: uno che punta allo sviluppo dell’area, l’altro che rappresenterà la guida alla definizione dell’assetto socio sanitario e raccoglierà osservazioni e istanze del territorio”.

Ospedale di Compostaggia: il 25 luglio firma del protocollo tra Aziende sanitarie

“E’ stata fissata la data del 25 luglio, credo intorno alle ore 13, per la sottoscrizione del protocollo di collaborazione tra Ausl Toscana Centro e Ausl Toscana Sud est per garantire alla popolazione delle aree di confine la possibilità di fruire pienamente della rete di servizi”.
Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Stefania Saccardi, rispondendo in Consiglio regionale ad un’interrogazione di Serena Spinelli (Art1/Mdp) e Simone Bezzini (Pd).
Le nuove zone distretto, disegnate dalla riforma per garantire una corretta programmazione sanitaria, sono state individuate in modo che tutti i Comuni appartenenti ad una zona distretto facciano riferimento alla stessa Ausl. Talvolta, però, risulta più facile ai cittadini delle zone di confine raggiungere centri sanitari diversi rispetto a quelli dell’Ausl di residenza.
In particolare, per quanto riguarda le Ausl Toscana Centro e Ausl Toscana Sud est, i cittadini di Certaldo, Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa per le cure ospedaliere si rivolgono prevelentamente all’ospedale di Compostaggia a Poggibonsi, presidio del territorio dell’Alta val d’Elsa, perché più vicino rispetto a quello di riferimento nella zona di appartenenza.
Con la stipula dei protocolli vengono rimossi gli ostacoli di ordine burocratico e vengono definiti i percorsi di mobilità, con la revisione delle procedure di programmazione, per distribuire i pazienti nel modo migliore.
Soddisfatta la consigliera Serena Spinelli per “un atto molto atteso dalla popolazione interessata”.

Città murate: 900mila euro per i Comuni che investono nella valorizzazione delle mura storiche

Via libera alla proposta di legge che rinnova anche per il 2017 la concessione dei contributi, previsti già nel 2016, a favore delle Città murate della Toscana. Si tratta per l’anno in corso di 900mila euro finalizzati a promuovere e valorizzare l’appartenenza identitaria per i cittadini residenti e una maggiore capacità di richiamo in borghi, città e castelli per turisti. Hanno votato contro i consiglieri di Sì Toscana e M5S; astenuta la consigliera Pecori (g.Misto).
La proposta di legge, d’iniziativa dell’ufficio di presidenza, è stata illustrata in aula dal presidente Eugenio Giani. In primo piano il “recupero dell’accessibilità e della fruibilità pubblica delle fortificazioni storiche, delle mura e degli edifici connessi, come intervento di valorizzazione del patrimonio artistico, storico ed identitario della regione”. Un recupero che ha “permesso di restituire ad usi pubblici immobili di particolare pregio e significato”.
Il presidente ha quindi indicato come la decisione di estendere i contributi anche all’anno in corso sia conseguente agli esiti soddisfacenti della legge regionale del 2016.
Perplessità – e voto contrario “come quello già espresso l’anno passato” - sono state espresse da Tommaso Fattori (Sì), sia per “la mancanza di inquadramento della legge all’interno di elemento di natura programmatoria più generale”, sia in nome della dovuta “divisione dei ruoli tra Consiglio e Giunta, con il Consiglio che invece si mette a fare un’opera di amministrazione”.
Giani ha risposto citando il “successo dell’iniziativa che non si rivolge a chicchessia, visto che al bando possono partecipare solo le amministrazioni comunali”. L’anno scorso, ha ricordato, solo 10 Comuni sono arrivati ad avere i finanziamenti, e la spinta per continuare con la legge è arrivata dagli altri.
Un apprezzamento che il presidente ha detto di aver riscontrato anche durante le visite istituzionali svolte. Quest’anno poi c’è un elemento in più: uno scambio con l’assessore regionale Barni e la sintonia registrata con questa rispetto all’iniziativa. Giani ha poi affermato: “E’ fatto riferimento all’identità giuridica dell’assemblea, alle differenze tra funzione legislativa, esecutiva e amministrativa. Il Consiglio, dal punto di vista legislativo e statutario, una funzione ce l’ha ed è quella relativa all’identità”.
Nel 2016 i 990mila euro che erano stati stanziati sono stati destinati ai Comuni toscani come contributo per interventi di valorizzazione delle mura storiche, e distribuiti in proporzione al punteggio attribuito. Questi i Comuni che si sono aggiudicati il contributo: Comune di San Romano in Garfagnana (LU), Comune di Cortona (AR), Comune di Cantagallo (PO), Comune di Fucecchio (FI), Comune di Lucca (LU), Comune di San Sepolcro (AR), Comune di Monterchi (AR), Comune di Vicopisano, (PI), Comune di Scarperia e San Piero (FI) e Comune di Portoferrario (Li).

Consiglio: via libera a variazione Bilancio di previsione finanziario 2017-19

Approvata a maggioranza la deliberazione che effettua l’assestamento del bilancio di previsione finanziario del Consiglio regionale per il triennio 2017-2018-2019. Il provvedimento fa riferimento all’applicazione della quota libera dell’avanzo di amministrazione, a cui si aggiungono le economie di spese riscontrate in sede di riequilibrio delle previsioni di bilancio di metà anno.
La proposta recepisce le indicazioni del decreto legislativo 118/2011 che detta criteri e priorità per l’applicazione della quota libera dell’avanzo di amministrazione. Nello specifico, il Consiglio regionale della Toscana non ha necessità di copertura di debiti fuori bilancio; è già garantita la salvaguardia degli equilibri di bilancio; non c’è necessità di estinzione di prestiti. Pertanto, l’avanzo è destinato per il finanziamento di spese di investimento da destinare al fondo leggi di iniziativa consiliare e per il finanziamento di spese correnti a carattere non permanente (solo anno 2017) da destinare al fondo rischi da contenzioso.
Si tratta di quote sia di parte corrente che di parte capitale che sono andate a costituire la somma complessiva di 2milioni 845mila 233,64 euro, con le relative destinazioni: 755mila 233,64 euro al fondo leggi di iniziativa consiliare in conto capitale, che sommandosi all’attuale previsione del capitolo di bilancio di 150mila euro, garantisce la disponibilità complessiva di 905mila 233,64 euro; 200mila euro da trasferire al bilancio regionale per contributo alla realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria per la sistemazione di locali dedicati ai Comuni; un milione e 890 mila euro da destinare al fondo rischi per contenzioso relativo al ricorso contro la legge regionale che ha abolito il doppio vitalizio.

Sanità: sì a legge su governo clinico

Via libera del Consiglio regionale alla proposta di legge sul nuovo assetto organizzativo del governo clinico, della commissione bioetica e dei comitati etici della Toscana. L’Aula ha approvato il testo (22 voti a favore, 14 contrari e 2 astenuti) al termine di un lungo dibattito in apertura del quale il presidente della commissione Sanità, Stefano Scaramelli (Pd), ha illustrato contenuti e indirizzi del nuovo provvedimento, che modifica la legge regionale del 2005 sul servizio sanitario toscano. Con le nuove norme, ha spiegato Scaramelli, si selezionano i migliori professionisti, che dovranno definire le linee guida, si producono dei risparmi sui loro compensi. Con la commissione terapeutica e la commissione etica, si potranno sperimentare farmaci e selezionare i migliori medici per tutta la Toscana. “Innovazione, selezione dei migliori professionisti, rappresentatività dei territori di tutta la regione e risparmi di spesa per favorire nuove linee guida, coordinare processi, sperimentare e condividere nuovi processi formativi”, sono i capisaldi ricordati dal presidente della commissione, che ha anche annunciato, nei prossimi mesi, una “verifica degli effetti del nuovo provvedimento, attraverso valutazione e analisi”.
La proposta elaborata dalla Giunta è stata oggetto in commissione di 18 emendamenti presentati dallo stesso presidente. Il testo così uscito dalla commissione, ha ricordato ancora Scaramelli, è il frutto anche di un approfondito lavoro di consultazioni e audizioni di tutti i soggetti interessati e di un confronto politico. Nel merito della legge, si prevede la costituzione dell’organismo toscano per il governo clinico (Otgc), che svolgerà le funzioni di coordinamento delle attività di governance clinico-assistenziale regionale; consulenza in materia di organizzazione e programmazione sanitaria, in relazione agli aspetti clinico assistenziali; espressione di pareri sui provvedimenti di contenuto tecnico sanitario di maggiore rilevanza. È inoltre previsto l’osservatorio per le professioni sanitarie, si modifica la commissione terapeutica regionale e la commissione regionale di bioetica, si procede al riordino del comitato etico per la sperimentazione clinica e dei comitati per l’etica clinica.
“Quest’atto – ha concluso Scaramelli – completa l’iter di riforma del sistema sanitario della Toscana e offre un contributo nuovo nella definizione del governo clinico”.
In sede di dibattito ha annunciato voto contrario Andrea Quartini (M5s): “Questa legge è il coronamento finale di una riforma che afferma l’importanza del governo rispetto ad un modello partecipato”. Secondo Quartini, il testo “genera decisionismo e limita la democrazia, consacra l’esistente come intoccabile e i cittadini sono trascurati”. “In definitiva – ha concluso – è coerente con la gerarchia verticale e contrario alla democrazia orizzontale”.
Contrario alla legge si è dichiarato anche Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra): “In commissione – ha ricordato – abbiamo provato a migliorare alcuni aspetti, ma è stato oggettivamente difficile considerato che è il prodotto di una riforma che non ci piace”. Secondo il consigliere, la gestione del rischio clinico doveva essere “super partes, nella pratica non viene ben definita. Il nostro è un modo completamente diverso di intenderla”.
“La proposta di legge al voto asseconda il processo di riordino” della sanità toscana, “quindi il voto non può che essere contrario”, ha detto Monica Pecori (Gruppo Misto – Toscana per tutti). A detta della consigliera, analizzando il testo si “prevedono risparmi, ma non si capisce bene come”.
Di “terza fase della riforma attesa e necessaria” ha parlato Paolo Bambagioni (Pd). “Nel testo è riconoscibile il tentativo di razionalizzazione e organizzazione”. “Si tratta di un lavoro complesso”, ha detto il consigliere, ricordando che nella storia della Toscana in campo sanitario “c’è sempre stata la volontà di una sanità aperta a tutti. La sfida vera è vedere se sarà così anche nei prossimi anni”.
Un voto di astensione è stato annunciato dal vicepresidente della commissione Sanità Stefano Mugnai (Forza Italia) che ha parlato di una “legge sul governo dei clinici”. La posizione espressa da Mugnai deve essere intesa come “di attesa” e “in positivo”, ha spiegato il capogruppo di Forza Italia, ricordando l’impegno preso in commissione per un ordine del giorno che ricomprendesse i diversi contributi scaturiti dal lungo lavoro fatto. Impegno che Mugnai ha auspicato possa essere ripreso già nelle prossime sedute.
“Mettiamo un tassello importante nel sistema, un tassello che serve alla politica per guidare le scelte”, ha dichiarato Serena Spinelli (Articolo 1-Mdp), annunciando voto favorevole alla legge. Secondo la consigliera, va “comunque recuperata la partecipazione. Questo impegno, già preso in commissione, lo manterremo”, ha detto parlando di un testo che “esce dagli ordini professionali per scegliere i migliori professionisti”.
Per Enrico Sostegni (Pd), il provvedimento è “importante, una prova fondamentale per salvare il sistema pubblico e universalistico”. Riferendosi alle critiche avanzate dall’opposizione, il consigliere ha rilevato che “non c’è alcun tentativo di verticalizzazione”. Se così fosse – ha detto – non approveremmo una legge sul governo clinico”.
Contrario alla proposta si è dichiarato anche Manuel Vescovi (Lega Nord).
Al termine del dibattito, l’assessore regionale Stefania Saccardi ha parlato di “lavoro accurato e approfondito in commissione”. Alle accuse di privatizzazione emerse in Aula, Saccardi ha risposto che i professionisti sono “tutti scelti nel sistema. Sentivamo fortemente la mancanza di un organismo tecnico scientifico che fosse da supporto all’assessorato”, ha aggiunto. “È un scelta di ordine e semplificazione”, ha detto ancora, riconoscendo di dover “recuperare sul fronte partecipazione”. “Approvando la legge – ha concluso l’assessore – il Consiglio introduce elementi di ricchezza, valore e qualità”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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