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Non c'è più un endoscopio a Cisanello: maxi furto a Pisa. Rinviate 50 operazioni

L'ospedale di Cisanello

L'ospedale di Cisanello

L'ospedale Cisanello di Pisa non ha più endoscopi: sono stati rubati tutti la scorsa notte. Il valore ammonta a centinaia di migliaia di euro. I disagi si sono registrati sin da questa mattina: 50 esami programmati sono stati rinviati. Non è la prima volta che accade, ma non in questa misura. A febbraio ne vennero rubati 5, assieme a un duodenoscopio e un ecoendoscopio più videoprocessori con i cavi. Forte è lo sgomento tra i reparti: si pensa che possa essere stato un furto su commissione per rivendere le attrezzature nei mercati neri esteri.

Dall'Aoup

Ancora un furto di materiale endoscopico si è verificato presumibilmente nella tarda serata di ieri all’Ospedale di Cisanello, all’interno del Polo endoscopico (Edificio 30 C, piano -1). Ignoti sono entrati probabilmente da uno dei vari ingressi dell’Edificio 30, regolarmente accessibili fino a sera per consentire le visite dei familiari ai degenti, e si sono introdotti nell’area ambulatoriale, situata al piano seminterrato, che era invece chiusa con porta dotata di sistema elettronico. La serratura è stata scassinata e da lì hanno avuto accesso a tutti gli ambulatori – anch’essi tutti chiusi a chiave e tutti forzati – da cui hanno sottratto una trentina di dispositivi, coperti da assicurazione, per un valore complessivo di circa 700mila euro, da una prima stima approssimativa che però andrà verificata nelle prossime ore confrontando le schede tecniche degli apparecchi. Si tratta di strumenti non ingombranti e facilmente trasportabili in borse. Inevitabili i disagi questa mattina alla riapertura delle attività diagnostico-assistenziali.

La Direzione sanitaria ha comunque immediatamente predisposto un piano operativo per garantire anzitutto le urgenze e l’attività per i ricoverati, attivando soluzioni organizzative con l’utilizzo condiviso degli altri strumenti in dotazione negli altri reparti, e attivando i canali per la rapida sostituzione dei dispositivi sottratti. L’attività ambulatoriale per pazienti esterni è invece in corso di riprogrammazione per cui tutti coloro che erano in attesa stamani sono stati invitati a tornare a casa e saranno ricontattati non appena sarà definito il nuovo calendario, compilato sulla base degli strumenti ancora a disposizione e di quelli che dovranno sostituire gli apparecchi rubati.

Nel mese di febbraio scorso a esser presa di mira fu la Sezione dipartimentale di Endoscopia interventistica e pediatrica (Edificio 6, Monoblocco), dove furono sottratti dispositivi per un valore complessivo di circa 300mila euro

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