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GoBlog  - Premio Pozzale Luigi Russo


La città interiore, Mauro Covacich

(foto Simone Ramella)

Covacich racconta della sua famiglia e della sua città, Trieste dagli anni dal dopoguerra fino a oggi. Una narrazione ricolma di fatti, immagini, suoni e lampi del passato che emergono dalla trama e si riflettono sul presente dell’autore.

Freud e Svevo, Joyce e Saba, Pier Antonio Quarantotti Gambini, il musicista Bibalo e altri ancora entrano nel racconto perché in qualche modo rappresentano lo spirito di Trieste.

Covacich parla della sua famiglia, ma non scrive una saga familiare, nonostante la vivacità dei ritratti e delle vicende narrate, bensì la storia del confronto con una Città che è stata e continua a essere un incrocio stupefacente e drammatico di culture.

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