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Discarica di Cannicci, Arpat pubblica i risultati delle analisi dopo l'incendio

Oggi, lunedì 10 luglio, il Dipartimento ARPAT di Grosseto ha comunicato agli Enti competenti i risultati delle analisi dei microinquinanti effettuate sui campioni di suolo superficiale e di vegetali, prelevati il 29 giugno scorso, al fine di valutare gli effetti di eventuali ricadute a terra di inquinanti prodotti nell’incendio che lo scorso 26 giugno ha interessato una porzione della discarica in località “Podere  Cannicci”, nel territorio del Comune di  Civitella Paganico (GR).

Sulla base dei dati meteo rilevati dalla stazione in esercizio presso la discarica, il Settore ModellisticaPrevisionale ARPAT ha individuato le aree potenzialmente più interessate  dalla  dispersione e dalla deposizione  delle sostanze rilasciate nel corso dell’evento, per orientare i prelievi in situ di matrici ambientali al fine di verificarne l’eventuale livello di contaminazione.Sulla base di tali valutazioni il Comune ha anche emesso l’Ordinanza  n 40 del 29/06/2017, con la quale il raggio di applicazione delle misure precauzionali, inizialmente previsto in 2,5 km dal luogo dell’incendio, è stato ridotto a 1,5 km.

In data 29/06/2017, operatori ARPAT, con la collaborazione della Azienda USL e del Comune di Civitella Paganico, hanno effettuato campionamenti  di suolo superficiale e di vegetali nelle aree di impatto individuate ed anche al di fuori di tali aree: sulla base dei dettagli forniti dalla modellisticaprevisionale e delle informazioni acquisite nel corso del sopralluogo effettuato, sono stati individuati complessivamente n.10 punti oggetto di indagine (n.7 suoli superficiali n. 3 vegetali), collocati sia all’interno delle zone maggiormente interessate dalla ricaduta dei fumi, che esternamente a queste (anche con finalità di “Bianco”).

Col sopralluogo è stato accertato che le zone interessate dall'evento sono rappresentate  prevalentemente da aree rurali dedicate alla pastorizia, poderi con colture orticole in atto, terreni boschivi ed appezzamenti in cui è già avvenuta la mietitura.

I campioni prelevati sono stati inviati ai laboratori ARPAT per la determinazione dei microinquinanti  (Diossine/Furani, IPA e PCB).

Di seguito sono specificati i campioni prelevati per le analisi:

Risultati

Tutti i campioni di suolo superficiale prelevati (sia internamente, che esternamente alle aree di impatto stimate) hanno evidenziato concentrazioni di microinquinanti  ampiamente al di sotto delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) indicate dalla colonna A (per siti a verde pubblico/residenziale) della tabella 1, allegato 5 alla parte IV del D.Lgs.152/06 e smi (vedi Tabella sottostante).

Per una valutazione dell'entità della contaminazione apportata ai campioni di vegetali dai fumi dell'incendio per diossine (PCDD), furani (PCDF) e policlorobifenili diossina simili (PCB DL) si prendono a riferimento i livelli di azione indicati dall'Unione Europea con la Raccomandazione n. 2014/663/UE pari a 0,3 pg/g (OMS-TEQ 2005) per PCDD+PCDF e 0,1 pg/g (OMS-TEQ 2005) per PCB DL.

Per quanto riguarda invece gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), si prende a riferimento il Regolamento UE n. 835/2011, che stabilisce i tenori massimi di tali sostanze nei prodotti alimentari. Tuttavia tale regolamento non fissa nessun limite specifico per ortaggi e cereali; così, al solo fine di riferimento orientativo per la valutazione, si individua il valore più basso stabilito da tale Regolamento per la matrice “alimenti trasformati a base di cereali e alimenti destinati ai lattanti ed ai bambini”, seppure diversa da quelle oggetto di analisi. Tale valore è pari a 1,0 µg/kg sia per il solo benzo(a)pirene che per somma dei quattro IPA di riferimento (benzo(a)pirene, benzo(a)antracene, benzo(b)fluorantene e crisene).

Anche nel caso dei vegetali, i risultati delle analisi sono quindi ampiamente inferiori ai livelli di azione e ai tenori massimi assunti a riferimento.

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