Continua a far discutere a San Miniato il caso Bertini. Questa mattina è arrivata l'amara lettera di addio dell'ex sindaco Frosini dal Partito Democratico mentre nella giornata di ieri, domenica 9 luglio, è stata l'ex assessore Manola Guazzini a dire la sua sull'argomento con un post su Facebook.
Nella mattinata di sabato 8 luglio c'è stata l'assemblea comunale del PD samminiatese per discutere l’atteggiamento che il gruppo del PD dovrà tenere in Consiglio Comunale sull’interpellanza presentata a proposito dell’assessore Gianluca Bertini e Guazzini ammette di non esserci andata. Non solo per improrogabili impegni personali, c'è di più.
"Mentre avrei fatto di tutto per essere presente a un'Assemblea che fosse stata convocata qualche mese fa, quando si è venuti a conoscenza dei fatti, per discutere e scegliere effettivamente la linea da seguire, a un'Assemblea convocata a babbo morto solo per ratificare e blindare un orientamento già preso, posso anche non andarci senza sentirmi minimamente in difetto. L'abitudine di discutere solo a scelte fatte mi sembra stia prendendo un po' troppo piede" scrive sul suo profilo personale.
Su Bertini ha le idee chiare: "Non metto assolutamente in discussione la probità e l’onorabilità delle singole persone e non ho motivo di dubitare che si tratti di fatti che possono essere risolti in sede amministrativa. Ma resta il fatto che, quando un assessore, che è da 8 anni il più stretto collaboratore del Sindaco in carica, commette un abuso edilizio, e il Sindaco, che è anche assessore all’Urbanistica, glielo sana a tempo di record, è ragionevole che l'opinione pubblica pensi ad un intreccio di interessi".
La denuncia è verso una trasparenza che secondo l'ex assessore sembra diffusa a San Miniato: "Si dovrebbe rispondere politicamente in ben altri modi che con le scrollate di spalle o con le levate di scudi. Perché è vero che per ora i numeri per risolvere le questioni in questo modo ce li abbiamo. Ma è vero anche che, continuando così, potremmo avere brutti risvegli".
Guazzini inoltre ricorda che sono passati tre anni dall'insediamento del Gabbanini-bis e a San Miniato non si è ancora vista la conferenza di metà mandato del PD, ovvero un momento per fare un bilancio delle attività di governo e confrontarsi: "Che si abbia paura di disturbare il manovratore?".