Nardella a tutto tondo: "Turismo a numero chiuso? Non a Firenze"

Dario Nardella (foto da Facebook)

"Al di là dell'incidente comunicativo che tutti hanno visto, io ho sempre visto da Renzi una posizione chiara sul tema dell'immigrazione, posizione che anche la mia: bisogna investire sulla cooperazione allo sviluppo". Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, a proposito del dibattito scaturito dalle affermazioni contenute nel nuovo libro del segretario Pd Matteo Renzi. "Da presidente del Consiglio - ha detto Nardella, intervistato da Radio24 - insisteva perché si investisse su questo, su cultura e cooperazione a sviluppo. I paesi europei spendono in armamenti il doppio di quanto investono in cooperazione. La differenza con la Lega è che per loro aiutiamoli a casa loro' è uno slogan, loro non l'hanno fatto, mentre il precedente governo ha basato nell'Africa sub sahariana il primo centro di riconoscimento, e noi con l'Università di Firenze abbiamo aperto una facoltà di architettura a Fez, in Marocco: bisogna fare così".

"Il sottosegretario Boschi ha annunciato 100 milioni per tutte le Province: è da capire quanti andranno alle 14 Città metropolitane". Nardella ha accolto favorevolmente la concessione di una proroga al 30 settembre perla chiusura dei bilanci preventivi 2017: "Non è sbagliato, le Città metropolitane siciliane e quella di Milano hanno grandissimi problemi legati all'approvazione del bilancio, e la proroga dà loro la possibilità di organizzarsi”

No al "turismo mordi e fuggi" ma"noi non dobbiamo fare la guerra a tutti i turisti, altrimenti perdiamo un'opportunità economica straordinaria". "Dobbiamo invece distinguere e investire sul turismo di qualità- ha proseguito - ad esempio attraverso l'offerta culturale. Quando i turisti rimangono nelle città, spendono di più, dormono negli alberghi, vanno nei ristoranti, ed è un turismo più consapevole". Nardella ha ribadito che "non esiste una ricetta unica per tutte le città, Venezia è diversa da Roma, e Firenze è diversa da Napoli, noi non possiamo applicare il numero chiuso agli spazi pubblici, anche perché ci sono ancora molti lavoratori e residenti nel centro storico".

Le città metropolitane sono soddisfatte per lo stanziamento di 100 milioni e la proroga della chiusura dei bilanci decisi dal governo e anche dell’incontro previsto col presidente del consiglio Gentiloni, ora però dobbiamo accelerare. Così Dario Nardella, sindaco di Firenze e coordinatore delle Città Metropolitane all’Anci, a “Si può fare” su Radio 24 commenta l’incontro di ieri a Milano tra le 14 città metropolitane. “Questa è l’unica riforma istituzionale fatta in questa legislatura accolta positivamente da tutti perché in tutta Europa le città metropolitane sono il traino del paese – spiega Nardella –, ora questa maggioranza parlamentare che ha sponsorizzato la riforma bisogna che dica le città metropolitane sono una priorità altrimenti troviamo il modo di tornare indietro”. “Nelle 14 città metropolitane – aggiunge Nardella a Radio24 – si concentra l’80% dell’innovazione e il 40% del Pil. In questi due anni abbiamo tagliato le spese dei dipendenti fino al 50%. Sindaci e consiglieri metropolitani non percepiscono un centesimo. Ora però dobbiamo trovare il modo di andare avanti sulla gestione ordinaria di infrastrutture importanti, come scuole e strade”.

NARDELLA, A RADIO 24:TURISMO A NUMERO CHIUSO? NON A FIRENZE. FAREMO BIGLIETTI STAGIONALI E ORARI CON SCONTI DEL 50%
Come si colloca Firenze, domandano i conduttori Alessio Maurizi e Carlo Gabardini, nel dibattito di questi giorni sui flussi turistici da controllare? “A Firenze – risponde Nardella – noi non possiamo applicare il numero chiuso agli spazi pubblici perché ci sono molti residenti e lavoratori nel centro storico. E’ giusto avere strumenti per contare i turisti. Noi stiamo studiando un biglietto stagionale e fasce orario. Da maggio a settembre costerà di più, il sabato e la domenica lo stesso, negli altri mesi o nei giorni feriali invece costerà di meno”. Di quanto, il 50%? “E’ possibile dev’essere una fascia di prezzo che sia convincente, certamente qualcosa di significativo”. In ogni caso, aggiunge il sindaco di Firenze, “noi non dobbiamo fare guerra al turismo, ma puntare sul turismo di qualità, ma anche per i giovani. Per esempio con strutture come gli Student Hotel, che stanno facendo a Roma e anche a Firenze”.

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina