"Sì al nuovo stadio, no ad un mega-centrocommerciale": Bartoli e Marconcini dicono la loro

Samuela Marconcini, a sinistra, e Dusca Bartoli (foto gonews.it)
Sì al nuovo stadio di Empoli, no ad un altro centro commerciale: FabricaComune per la sinistra ha discusso del progetto di rifacimento del Castellani in una assemblea ieri sera al Pozzale. In sostanza – riassumono Dusca Bartoli e Samuela Marconcini – se il progetto è quello che era stato prospettato due anni fa, il giudizio di FabricaComune è positivo. Si doterebbe la squadra e la città di uno stadio di concezione nuova, adatto alla frequentazione di un pubblico più vasto dei soli tifosi, più sicuro, dimensionato in maniera sensata e quindi non oltre i 16mila posti, dotato di spazi commerciali contenuti e prevalentemente collegati allo sport ed all’intrattenimento, che contribuiscano a rendere sostenibile l’investimento, ma non stravolgano la funzione principale. Se invece si vuole mettere delle gradinate sopra un centro commerciale, approfittando della normativa che facilita gli interventi sugli impianti sportivi per fare speculazione, noi non ci staremo. E non perché non si sia consapevoli dell’importanza degli investimenti.
Lo sguardo complessivo, e cioè la programmazione degli interventi, è fondamentale ed è ciò che compete a chi amministra una città, che deve vedere il contesto e immaginare il futuro. Se si corre dietro ad ogni spinta, senza tener di conto del contesto, si rischia di creare cose che poi non stanno in piedi e quando non stanno più in piedi, specie se è coinvolta un’opera pubblica, i costi ricadono inevitabilmente sul pubblico. Il caso delle banche docet. Al momento del possibile guadagno si fanno avanti tutti, quando le cose vanno male si corre invece a chiedere aiuto alla borsa dei cittadini.
Il modello dei centri commerciali – è questo un altro aspetto emerso chiaramente dalla discussione di ieri sera – è già in crisi; con tutta evidenza Empoli non reggerebbe un altro polo commerciale.
Tanti gli interventi, a partire da alcuni residenti a Serravalle, preoccupati della vivibilità del quartiere. Esaminati, in più di un intervento, i fattori rilevanti per l’impatto dell’opera a partire dal consumo di suolo, dalla viabilità, che dovrà prevedere la realizzazione, finalmente, del collegamento Serravalle svincolo est della FiPiLi, i cui costi dovrebbero, secondo le opinioni espresse ieri, gravare sulla società che propone il progetto, come del resto è accaduto – si ricorda – in situazioni analoghe. E comunque andrebbe approfondita la mobilità alternativa: infrastrutture per la ciclabilità, collegamenti con la stazione e col trasporto pubblico ed anche i parcheggi andrebbero dimensionati in maniera sensata e preservando il verde pubblico esistente.
Altra criticità è rappresentata dal destino degli altri fruitori attuali del Castellani, a partire dall’atletica, ai quali andrà garantito di mantenere condizioni almeno pari alle attuali per svolgere la loro attività. Da questo punto di vista l’impianto proposto nell’area del polo scolastico appare carente di adeguati spazi per l’attività al coperto. Ed inoltre le tempistiche di realizzazione dovrebbero essere tali da rendere il nuovo impianto utilizzabile prima che i lavori sul Castellani interferiscano con l’attività dell’atletica.
Dubbi sostanziali anche riguardo alla costituzione di una società di gestione separata dall’Empoli FC, che in questo modo beneficerà solo in parte
degli introiti finanziari dell’operazione, godendo in maniera limitata dell’effetto positivo sul suo bilancio e quindi anche sulla sua capacità di permanere ai massimi livelli.
E critiche infine anche al processo partecipativo del comune che ancora non ha messo a disposizione dei cittadini almeno gli elementi essenziali del progetto, che si teme sia solo pro-forma. “Insomma, se l’operazione è per lo sport, per le sue strutture, per la squadra, la giudicheremo comunque utile per la città – ribadiscono le consigliere –. Se ci facciamo prendere dalla megalomania o dalla esclusiva bramosia di profitto e si propongono cose insostenibili per Empoli noi saremo fermamente contrarie”.
La serata si è chiusa con la promessa di rivedersi a settembre, proprio a Serravalle e nel frattempo seguire attentamente l’iter dell’esame del progetto nelle commissioni consiliari che come è noto sono pubbliche e di cui verrà data adeguata notizia.
Fonte: FabricaComune per la Sinistra