Monte dei Paschi, pronti 5.500 esuberi e 600 filiali in meno

Il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena costerà 5.500 esuberi sui 25mila dipendenti, oltre al taglio di 600 filiali su 2mila. Dopo il colpo subito a luglio 2016, col disastroso esito degli stress test, arriva l'ingresso dello stati nel capitale della banca sense. Al 70% del capitale aziendale: "Sarà una svolta importante - ha sottolineato l'ad Morelli - una pietra miliare, per ripristinare il percorso di crescita".

L'investimento complessivo si aggira sui 5,4 miliardi di euro ed entro la fine del mese il Tesoro diventerà primo azionista della banca. Oltre al ministero, che entro il 2021 dismetterà la propria quota, una parte importante l'avrà anche Generale, titolare di titoli subordinati per 400 milioni, che saranno convertiti in azioni. Entro autunno, se tutto andrò bene, è previsto anche il ritorno di Monte dei Paschi in Piazza Affari.

Il nuovo piano, dopo il buco da 3,6 miliardi del 2016, prevede che al 2012 la banca riesca a raggiungere un utile netto che sia superiore ai 1,2 miliardi di euro. Per quello che riguardano le sofferenze, 28,6 miliardi lordi, quasi tutte (26,1) saranno dismesse attraverso la cartolarizzazione e l'intervento di Atlante II a un prezzo di 5,5 miliardi di euro (Il 21% del valore lordo).

Gli altri 2,5 miliardi saranno ceduti con apposite procedure. La cartolarizzazione sarà completata entro il 2018 e entro dicembre il portafoglio di sofferenza sarà trasferito a una società veicolo che emtterà sitoli senioer per circa 3,7 miliardi. Oltre ai dipendenti in esubero il piano prevede anche l'assunzione di circa 500 dipendenti e l'attivazione del fondo di solidarietà. Una parte degli obbligazionisti, circa 40 mila risparmiatori, potrà essere risarcita: per questa operazione, lo Stato ha messo in conto 1,5 miliardi. Anche i compensi dei manager subiranno dei pesanti ritocchi.

Tutte le notizie di Siena

<< Indietro
torna a inizio pagina