Arreda una parete del salotto dell’ingegner Patrick Blanchard, a Losanna in via de la Döle, riempie dei colori e della luce della Toscana il grigio crepuscolo di Amburgo e sicuramente porta un po’ della tanto amata Italia in qualche elegante proprietà di New York o di Boston. Sì, i paesaggi di Mario Fabbrini, le moltissime tele che il pittore vaianese dipinse per le gallerie di Firenze, oggi portano un angolo di Toscana, un’immagine della Val di Bisenzio in giro per il mondo.
La famiglia di Fabbrini ha molti documenti e contatti con alcuni degli attuali proprietari. “Sappiamo di un quadro battuto all’Asta da Ketterer Kunst di Amburgo il 18 marzo 2005, abbiamo notizie più frammentarie dei collezionisti americani, ma non ci stancheremo di cercare – spiega il genero e affezionato critico dell’artista, Pier luigi Coda – Per l’Italia abbiamo una serie di documenti affidabili e le note scritte da Fabbrini stesso”.
Ad esempio la famiglia di imprenditori Bertollo possiede parecchie opere distribuite in varie residenze a Varese, Asti e Busto Arsizio. A Torino le opere di Fabbrini sono in casa di dirigenti e medici illustri, lo stesso a Genova, Roma, Napoli e Bologna. A seguito delle mostre sono rimaste tele a Olgiate Comasco, anche nella Pinacoteca comunale, e in gallerie di Sasomaggiore e Arezzo. A Savona si trova il quadro utilizzato dalla Concessionaria Lancia per promuovere il lancio commerciale della vettura Beta e a Imperia c’è il fondo appartenente alla famiglia Coda. Naturalmente moltissime sono le opere rintracciabili a Firenze, Prato e Pistoia.
E per chi fosse curioso di dare un’occhiata a qualcuno di questi angoli di Toscana e di Val di Bisenzio, a Vaiano, nella sala consiliare, prosegue la mostra I colori della terra e dell’anima, l’antologica con circa 40 opere che ripercorrono tutta la storia artistica del sensibile interprete del paesaggio toscano, organizzata dal Comune di Vaiano e curata dalla Fondazione CDSE.
La mostra è resa possibile dalla disponibilità della famiglia Fabbrini e dei collezionisti che hanno prestato le opere di loro proprietà, l’organizzazione e la progettazione sono di Alessia Cecconi, Luisa Ciardi, Fabiana Fioravanti.

Fonte: Ufficio Stampa