Le note di Beethoven, Bohmof, Berio, Faralli, Freicheir, Harris, Ross, Sammut, Trevino, Orff, Stadler, hanno risuonato nel giardino e nel bell’Auditorium della scuola Vanghetti ieri sera, venerdì 30 giugno , in occasione della serata inaugurale del progetto di sperimentazione musicale nella scuola media ‘Busoni- Vanghetti’.
Venerdì 30 giugno è stata la serata di un concerto di eccezione nella scuola ‘Busoni – Vanghetti’. I percussionisti del Maestro Jonathan Faralli, con la partecipazione straordinaria di Serena Lazzeri al clarinetto e Marco Martelli, primo contrabbasso dell’Opera di Firenze hanno portato la grande musica a scuola, in un evento che ha visto il patrocinio del Comune di Empoli e la collaborazione dell’associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome. ‘Una notte di MEDIA estate’, questo il nome evocativo della serata, che ha visto la presenza anche del Sindaco di Empoli Brenda Barnini e del Capo Dipartimento del Sistema di Istruzione e Formazione Rosa De Pasquale. Il concerto di ieri sera rappresenta la nascita di una tradizione, che vedrà ogni anno la scuola ‘Busoni – Vanghetti’ vestita a festa per regalare a tutti le note e l’entusiasmo degli alunni delle classi musicali, insieme all’impegno e alla bravura dei loro professori e a quello di artisti di gran prestigio che di volta in volta verranno a fargli visita.
Per l’occasione è stata riprogettata ed inaugurata una intera ala della scuola Vanghetti. Due aule appositamente attrezzate per fare ed imparare musica, due locali accoglienti e tinteggiati ad effetto, che a settembre saranno forniti di tanti strumenti scelti dai ragazzi che inizieranno questa nuova avventura musicale. E un’aula altamente tecnologica #aula3.0, dove una decina di studenti con i lori professori hanno accolto i presenti dimostrando in concreto le potenzialità delle tecnologie di ultima generazione ed hanno realizzato, con le stampanti 3D oggetti a forma di colorate chiavi di violino offerte in regalo ai presenti.
Infine alcune ‘provvidenziali’ gocce di pioggia, hanno regalato ai presenti il suggestivo fuori programma del marimba e del vibrafono, che all’interno della protezione delle pareti dell’Auditorium hanno potuto sprigionare inconsuete ed emozionanti sonorità.