Nell’ambito dell’estate Fiorentina all’ex gasometro di Firenze, uno ex spazio industriale di recente riqualificato, il 04 luglio alle ore 21:00 va i scena “Montecristo”.
Ultimo dei racconti deduttivi de “Le Cosmicomiche” di Italo Calvino, diventa una partitura per attore, voce e movimento. I corpi traducono le parole del racconto attraverso geometrie nello spazio, fino a ricreare la fortezza di IF sull’isola di Marsiglia, nella quale il conte di Montecristo è imprigionato. I suoi tentativi di fuga sono un flusso ininterrotto di pensieri e di immagini, di calcoli e ipotesi, di riflessioni e soluzioni per evadere insieme al suo compagno di prigionia, l’abate Faria, suo alter ego, che scava ininterrottamente cunicoli e gallerie, alla ricerca di uno spiraglio o d’una via di evasione. In un crudele gioco delle probabilità di fuga da una vita/fortezza, Calvino/Montecristo scrive alcune tra le pagine più intime e più lucide della sua produzione letteraria.
Libertà, parola sempre più fragile, che nasconde sempre più insidie, troppo facile da pronunciare quanto complessa nella sua attuazione. Tra una libertà limitata e una carcerazione effettiva la differenza è questione formale ma ciò che le accomuna è il desiderio di evasione. Il verbo evadere è contingente, immediato, non presuppone un sogno ma solo una volontà continua di uscire da un luogo in cui il vocabolario non prevede la parola libertà. Tutto in una prigione è vagliato, misurato, analizzato maniacalmente da chi vuol evadere. Una cella è il laboratorio delle possibilità di fuga. Il carcerato che medita sulla sua evasione non è un romantico è uno scienziato. L’esterno, il fuori, è uno degli infiniti dettagli che influiscono, positivamente o negativamente, sulla fuga. Paradossale parlare di evasioni. In scena l’attore Riccardo Rombi e la danzatrice Angela Torriani Evangelisti che dello spettacolo curano rispettivamente anche la regia e la coreografia. in un’epoca affollata dalle libertà, nella quale si aspira a diventare carcerati mediatici, mentre nazioni guerriere dispensano democratici paradisi di libertà. La novità sta nell’invisibilità delle sbarre, nella trasparenza
Fonte: Ufficio stampa
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