Giornalisti a Palazzo Vecchio, Ast e Cronisti toscani scrivono a Nardella

Il presidente dell'Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, e il presidente del Gruppo cronisti toscani, Tommaso Galligani, hanno scritto una dettagliata e documentata lettera al sindaco di Firenze, Dario Nardella, e per conoscenza a tutti i capigruppo del consiglio comunale, in cui si spiegano i seri problemi che, ormai da tempo, gravano sui cronisti che seguono Palazzo Vecchio e che si riverberano sull'informazione che riguarda non solo i 360 mila cittadini di Firenze ma anche il milione di abitanti della Città Metropolitana, che hanno diritto a essere informati tempestivamente e puntualmente sulle decisioni che, quotidianamente, toccano da vicino la loro vita e il loro lavoro.

Assostampa e Gruppo cronisti continueranno a insistere, in ogni sede, affinché le elementari regole legate direttamente al diritto di cronaca non verranno ripristinate e rispettate.

LA LETTERA

Caro Sindaco,

da oltre un anno l’Associazione stampa toscana e il Gruppo cronisti toscani ti avevano chiesto un incontro con il carattere dell’urgenza per rappresentarti le condizioni di lavoro, purtroppo lontane dal livello ottimale, alle quali sono sottoposti i giornalisti che seguono quotidianamente, o anche saltuariamente i lavori del Consiglio Comunale e tutta l’attività politica-amministrativa che riguarda il Comune di Firenze.

Alcune settimane fa, dopo reiterate richieste e numerose mail inviate alla tua segreteria, abbiamo finalmente potuto incontrare la vicesindaca , Cristina Giachi che, su tua delega ha preso nota delle questioni da noi rappresentate. Purtroppo, nonostante l’urgenza, sono passati 10 giorni senza aver ottenuto nemmeno un cenno di attenzione o la convocazione che era stata preannunciata. Siamo quindi, a dover elencare nuovamente i problemi irrisolti e che pesano sullo svolgimento del nostro lavoro:

- E’ sempre difficile venire a conoscenza tempestivamente delle decisioni della Giunta nonostante si tratti di provvedimenti amministrativi che riguardano direttamente i 360.000 cittadini di Firenze che hanno diritto ad essere informati dai giornali, dai siti internet, delle radio e delle televisioni che prediligono. E’ quindi indispensabile che tutti i giornalisti siano messi in condizione di conoscere in tempo reale le decisioni e le scelte di Palazzo Vecchio.
- Molto grave è il problema che riguarda le comunicazioni della Polizia Municipale. Comunicazioni strettamente legate a incidenti stradali e altro, ossia notizie che fanno parte del diritto di cronaca sancito dalla Costituzione, notizie che i giornalisti hanno il diritto/dovere di comunicare in tempo reale per soddisfare il diritto dei cittadini ad essere informati. La Polizia Municipale non comunica niente alla stampa. Pensiamo, a questo proposito, sia necessario un incontro con l’assessore delegato per definire i dettagli delle informazioni, che certamente hanno carattere delicato, ma devono essere affidate ai giornalisti che possono essere legati da principi etici e deontologici assai precisi. Potremmo stabilire un protocollo come quello che Associazione stampa toscana e Gruppo cronisti stanno definendo con la Regione Toscana per ciò che riguarda l’informazione del 118.
- C’è difficoltà da parte dei giornalisti, per seguire i lavori del Consiglio comunale, per via di postazioni mal posizionate e non idonee, anche per la loro stabilità ad ospitare professionisti che devono ascoltare e scrivere.
- Assai insufficienti risultano anche gli spazi per le conferenze stampa, in particolare di quelle del Sindaco. Si tratta di momenti importanti per i media, quindi partecipati non solo dai giornalisti della carta stampata e dei siti internet, ma anche dai microfoni delle radio e delle televisioni, che evidentemente necessitano di spazi adeguati per svolgere al meglio il loro lavoro.
- Da almeno 3 anni, l’Ast e il Gruppo cronisti lamentano lo stato di grave disagio e addirittura di rischio, nel quale sono costretti a lavorare i giornalisti accreditati alle partite di calcio in costume. E’ assolutamente inaccettabile che i professionisti dell’informazione vengano esiliati in una tribuna esterna, da dove la visione della piazza è parziale, senza alcuna possibilità di avere informazioni e soprattutto, in mezzo ai tifosi dei vari colori. E’ impossibile e indecoroso lavorare in questa situazione senza contare la mancata completezza dell’informazione in senso reale. Diventa ogni volta una via crucis riuscire ad informarsi, per esempio sui nomi dei calcianti che hanno effettuato le cacce. In nessun altra città dove si svolgono rievocazioni storiche, i giornalisti si trovano nelle condizioni in cui sono costretti a lavorare per il calcio storico a Firenze. Tutte le amministrazioni comunali, da Venezia (Brigata storica) a Genova, fino a Pisa e Siena riservano spazi definiti e presidiati per i giornalisti locali e per gli invitati. Alleghiamo, a tale proposito, il disciplinare approvato dal Comune di Siena e adottato in occasione del Palio.

Siamo certi, caro Sindaco che potrà prendere in considerazione, ci auguriamo rapidamente questa nostra accorata lettera. Siamo disponibili ad un eventuale incontro, ma ci aspettiamo soprattutto che siano risolti i problemi che intralciano il nostro lavoro.

Fonte: Ast Toscana

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