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Franco Bonciani si avvale della facoltà di non rispondere: è accusato di turbativa d'asta

Ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere l'imprenditore Franco Bonciani, di Firenze, interrogato questa mattina dal gip Angelo Antonio Pezzuti che aveva disposto per lui la misure interdittiva di divieto di esercitare l'attività per un anno. Bonciani è infattii indagato dalla procura per l'appalto sulla concessione della gestione delle piscine pubbliche.

L'imprenditore ha scelto d'accordo coi suoi difensori la propria linea difensiva. Per lui, come per due dirigenti del comune di Firenze, le accuse sono varie, dalla turbativa d'asta al falso. Bonciani subì una perquisizione già nel 2015, dove i militari gli sequestrarono dei computer. L'imprenditore fu anche segretario del Pd di Rignano sull'Arno, incarico che poi lasciò a Tiziano Renzi, padre dell'attuale segretario nazionale.

Per Franco Bonciani, l'imprenditore fiorentino che stamani si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Angelo Antonio Pezzuti, l'accusa è di turbativa d'asta e non di falso, accusa che invece riguarda altri indagati nell'inchiesta sugli appalti per la concessione delle piscine pubbliche condotta dal pm Filippo Focardi.

Fonte: Ufficio Stampa

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