"Era il 2013 quando i candidati a sindaco decisero di accettare la sfida proposta dal coordinamento provinciale pisano: piena trasparenza per garantire maggiore integrità. Perché la sfida non rimanesse su un piano puramente teorico, furono proposti e accettati quattro impegni verificabili e monitorabili dal basso, affinché anche la cittadinanza potesse vigilare alla tutela del bene di tutti. Gli impegni assunti riguardavano un sistema che monitorasse appalti e subappalti di lavori pubblici eseguiti da Comune, Società Partecipate e privati, rispetto del codice etico La Carta di Pisa, applicazione del sistema informatico di antiriciclaggio nel settore del commercio (Protocollo di Legalità), una stretta sul Gioco d’azzardo. Quattro anni dopo, chiediamo all'Amministrazione Comunale di rispondere ad una domanda che all’orecchio suona molto “pisana”: #eqquindi?“. Abbiamo scelto questo hashtag per rappresentare la nostra intenzione, come società civile, di fare un punto su quegli impegni presi” - spiega Libera Pisa. “Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, andandoli a verificare uno per uno e riportando l’esito della nostra verifica, aggiornata a marzo 2017, in un report disponibile sui siti oralegale.org e liberapisa.it. Cominciando da oggi, per le prossime due settimane racconteremo i risultati a cui siamo giunti”. “Prima di iniziare questo racconto, è necessaria da parte nostra una premessa. Per sgombrare il campo da ogni possibile uso strumentale del nostro monitoraggio, ai fini di polemiche politiche che non ci competono, sottolineiamo che la finalità di questa azione è sempre stata - e rimane - quella di esercitare una pressione positiva sull'Amministrazione comunale affinché si creassero le migliori condizioni possibili per l'esercizio di una effettiva ed efficace partecipazione della cittadinanza ad un processo di verifica dell'integrità del proprio territorio.” Il primo (dei quattro) “#eqquindi?” ha verificato che vi fosse, come promesso, un sistema di monitoraggio degli appalti banditi dal Comune, accessibile ai cittadini: la trasparenza infatti costituisce il metodo più efficace per limitare la corruzione e allontanare le mafie, oltre che per garantire maggiore efficienza della PA e favorire la lotta agli sprechi di finanza pubblica. “Il nostro monitoraggio è aggiornato a marzo 2017 e ha dimostrato che a quella data, dei 57 bandi di lavori pubblici superiori ai 100mila euro, solo il 21% è completamente trasparente mentre il 42% riporta informazioni parziali e del restante 37% conosciamo poco più del titolo. Delle numerose opere finanziate con fondi europei PIUSS è trasparente ai cittadini una sola opera (Ex stallette). Accedendo alla sezione del sito internet del Comune di Pisa dedicato agli appalti pubblici, non si riesce a comprendere quali e quanti siano i cantieri aperti in città. Insomma, nonostante il Comune avesse promesso semplicità e trasparenza, ad oggi, per il cittadino risulta molto difficile accedere in modo chiaro alle informazioni. Sappiamo che l'Amministrazione si sta impegnando con un proprio sistema di monitoraggio interno degli appalti ed è un fatto che naturalmente apprezziamo; così come siamo consapevoli che la pubblicazione dei dati sia in continuo divenire, per cui nei 3 mesi successivi all'ultimo aggiornamento del nostro lavoro possono esserci state delle novità. Anche per questo nel mese di luglio promuoveremo un incontro pubblico aperto all'Amministrazione per un confronto nel merito di questi temi”. Il Comune di Pisa è in finale per il premio opengov, con un progetto nel settore Trasparenza e Open Data finalizzato proprio a rendere semplice, accessibile, economica ed efficiente la Pubblica Amministrazione. “Pur nella consapevolezza della complessità della macchina amministrativa, erano auspicabili risultati migliori per un’amministrazione che liberamente ha voluto assumersi oneri di trasparenza e che concorre per questo premio” è il commento degli attivisti, che precisano: “siamo cittadini, #eqquindi come tali facciamo domande per ricostruire un forte legame di fiducia tra società civile e istituzioni che sia fondato sulla trasparenza, qualunque sia il colore politico di chi le governa”. Nei prossimi giorni presenteremo gli altri tre “#eqquindi?”, con l'auspicio che la diffusione dei dati raccolti possa stimolare l’Amministrazione a fare un passo avanti su quanto descritto fin qui"
Coordinamento provinciale Libera Pisa
