
Una pista da motocross senza nessuna autorizzazione: è quello che si sono trovati di fronte i carabinieri forestali e la polizia ambientale a Levane, frazione di Montevarchi. La pista è stata costruita a ridosso del torrente Ambra e interessa una superficie demaniale di 11mila metri quadri, sottoposti a divieti di edificabilità.
Il responsabile dell’abuso è stato individuato. Si tratta di un cittadino valdarnese, socio di una impresa operante nel settore sportivo che opera nel settore delle competizioni con moto da cross. Sia la sua abitazione che la sede della società sono state perquisite. L'uomo avrebbe guadagnato un'ingente somma dalle gare sulla pista da cross abusiva.
Per realizzare il tracciato è stato deviato un tratto dell'Ambra, il che rappresenta un grave rischio per l'incolumità della zona. Per questo motivo è stato ipotizzato che alcune esondazioni del torrente siano state favorite proprio dalla pista da cross.
L’opera abusiva ha inoltre causato notevoli danni all’ambiente fluviale. Tutta la vegetazione che era presente sull’argine e sulle sponde del torrente è stata infatti abbattuta e pure la fauna dell'Ambra è a serio rischio. Per rimettere a norma l'area servirà una grossa spesa, si parla di milioni di euro.
La pista, frequentata da molti appassionati di motocross, veniva inoltre periodicamente bagnata utilizzando acqua prelevata direttamente dall’Ambra. Anche in questo caso non c’era nessuna autorizzazione a riguardo.
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