
Giocolieri, falconieri, sputafuoco, cavalieri e dame animeranno da venerdì 23 a domenica 25 giugno le strade di Chiusi che per l’occasione si trasformeranno in un villaggio del Trecento. Si tratta dell’ottava edizione del Tria Turris, il palio dei terzieri, presentato questa mattina a palazzo del Pegaso, che porterà le lancette dell’orologio del centro storico della Città di Chiusi indietro fino al Medioevo.
"Una manifestazione di gioco storico di assoluta originalità e significato – così l’ha definita il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani – che propone alle tre fazioni di Chiusi una competizione particolare: portare per prime una torre al traguardo". "Si riporta Chiusi nel Medioevo – ha detto Giani – quando era contesa tra Siena e Perugia".
L’inizio degli eventi sarà il 23 giugno alle 22 con la “Tripartita”, al termine della processione e della presentazione dei cavalli in piazza Duomo, nella quale i terzieri Santa Maria, Sant’Angelo e San Silvestro scenderanno nell’arena per darsi battaglia nel calcio storico chiusino. Il sabato sempre alle 22, i terzieri torneranno a sfidarsi con la gara di tiro con l’arco. Il culmine della festa sarà domenica 25 alle 18.30 con il corteo di oltre 250 figuranti con più di 70 tra tamburini e sbandieratori per le vie del paese e poi con il Palio delle Torri che si tiene dal 1983. Ogni sera, inoltre, si svolgeranno eventi enogastronomici con cene a base di prodotti tipici chiusini dove protagonisti saranno i pici fatti a mano e specialità medievali.
"Un’iniziativa che ha una forte valenza storica di rievocazione medievale – ha detto il consigliere regionale Stefano Scaramelli – e che darà il via anche ai festeggiamenti per la patrona della città, Santa Mustiola fino al 4 luglio".
Il programma degli eventi è sul sito http://www.triaturris.it/ e www.prolocochiusi.it
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti anche la vicesindaco di Chiusi Chiara Lanari, figuranti e rappresentanti dei Tre Terzieri (Santa Maria, Sant'Angelo, San Silvestro), sbandieratori e tamburini, Compagnia d’Arme Santaccio.
Fonte: Consiglio Regionale
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