Con riferimento alla vicenda della costruenda sede delle Farmacie comunali di San Miniato pagata nel 2010 al Consorzio Etruria 1 milione e 86 mila euro ma in realtà mai consegnata nonostante che l’immobile dovesse essere messo a disposizione fin dal giugno 2011, si apprende che la compagnia di assicurazione Unipol Sai, presso la quale era stata stipulata una fidejussione di importo pari alla somma anticipata, continua a non onorare l’impegno assunto.
Quindi a distanza di ben 6 anni dalla mancata consegna dell’immobile la compagnia di assicurazione che ha prestato – certamente non gratuitamente – la garanzia di rimborso continua a rifiutare di restituire all’Azienda Farmacie Comunali la somma di 1 milione e 86mila euro. Anzi, in maniera quasi sfacciata, sta tentando di “tirare sul prezzo”. Sembra che abbia offerto alla Società farmacie l’80% di quanto Unipol dovrebbe rimborsare, chiedendo pertanto uno sconticino di circa 300 mila euro.
Le fidejussioni sono contratti di assicurazione e garanzia e quindi quando l’evento dal quale ci si vuol tutelare si verifica l’ente garante deve pagare tutto e basta. Anzi nel caso in questione poiché il temporeggiamento dell’assicurazione ha fatto perdere al Comune una somme che si aggira sui 250/300 mila euro per canoni di locazione non riscossi e oneri bancari corrisposti, giusto sarebbe che fossero richiesti alla compagnia di assicurazione anche i danni conseguenti alla mancata corresponsione in tempo dovuto della fidejussione. Altro che sconto.
Deve essere chiaro che i cittadini di San Miniato non possono e non vogliono regalare a Unipol 300 mila euro, che salgono a oltre 500 mila euro se si considerano gli oneri aggiuntivi conseguenti al ritardato rimborso assicurativo. I contratti di fidejussione vanno rispettati, gli sconti e le trattative si fanno al mercato delle pulci o sulla spiaggia con i venditori abusivi, mai a fronte di precisi impegni fideiussori e tantomeno con i denari dei cittadini, anche perché in Italia c’è ancora una Magistratura contabile che forse, a termini di legge, non gradirebbe regalie in favore di privati e a spese delle casse pubbliche.
Ci si chiede infine se nonostante il reiterato rifiuto della compagnia di assicurazione ad assolvere gli impegni assunti, il Comune di San Miniato continui ad intrattenere con essa rapporti assicurativi di qualsivoglia natura. Domanda che abbiamo avanzato più volte ma che ad oggi non ha mai trovato risposta".
Roberto Ferraro, responsabile comprensorio del cuoio IDEA