Torna a volare il ciuchino empolese

Il volo del ciuco 2014 (foto gonews.it)

E’ la due giorni più attesa nella nostra città, quella che abbina il 'sacro' di una festività sentitissima a Empoli come il Corpus Domini con il 'profano' del Volo del ciuco giunto alla sua edizione numero 538. Due eventi diversi ma ugualmente importanti per ogni buon empolese che solitamente non manca nè al sabato in piazza Farinata degli Uberti col naso all’insù guardando verso il campanile, nè poi la domenica pomeriggio in processione dietro al Santissimo ed alle autorità religiose, civili e militari. Un modo, forse l'unico, di sentirsi empolesi, di avere un senso di appartenenza alla città, alla sua storia, alle sue tradizioni. Quel ciuchino, per fortuna ora di cartapesta, che vola giù dal campanile richiama ad una storia ormai lontana, al 1397 quando il castello di San Miniato fu preso dalle truppe di Empoli usando lo stratagemma di un gregge di pecore col lumino al collo che, di notte, era di fatto simile ad un vero e proprio esercito che impaurì i rivali. E, dopo la beffa, ai samminiatesi fu detto di venire a Empoli dove avrebbe visto volare anche ‘lo ciuco per il cielo’. E così fu, purtroppo con un ciuchino vero che si schiantava proprio dove ora finisce la sua corsa quello di cartapesta. Una tradizione lunghissima che da qualche anno è stata ripresa dalla compagnia di Sant'Andrea a cui va il merito (e il grazie) di aver riportato in auge questo evento tutto empolese.

Fra i motivi di curiosità, poi, c'è quello del nome che viene annunciato poco prima del volo e che è quello di un personaggio che ha fatto una figuraccia o ha messo in cattiva luce il nome della città. Facile, quest'anno, pensare ad un qualcuno legato all'Empoli calcio fresco di retrocessione in serie B, ma ovviamente il suo nome verrà svelato solo poco prima del fatidico momento e sarà scelto dai lettori di Gonews con un'apposita sezione.

Non resta quindi che dare appuntamento a tutti gli empolesi a sabato pomeriggio alle 17 in piazza Farinata per assistere al corteggio storico con i suoi splendidi costumi, ai giochi ed al volo e poi la domenica per la Processione. Uno dei momenti nei quali ci si sente particolarmente legati alla città ed alla sua storia. Perchè, come scrive nel 1842 il poeta e dottore Antonio Guadagnoli d’Arezzo, “O studiar con impegno ed esser uomini O in Empoli volar pel Corpus Domini”

Marco Mainardi

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