Informare ed educare alla sessualità: la nota della coordinatrice Vanni

Nell' ultima settimana di scuola si è concluso il percorso didattico relativo al Progetto “Educare all'affettività: informazione ed educazione sessuale nella scuola Primaria”, ha coinvolto quattro classi quinte della scuola Primaria del Circolo Didattico di Fucecchio: V - I Maggio di Galleno, V - G. Barzdky di Ponte a Cappiano e VC e VE della Carducci e le insegnanti Antonini Lidia, Benvenuti Tania, Daniero Lorella, Marrucci Alessandra, Nieri Chiara, Panicucci Sibilla, Pratesi Cristina e Vanni Lori. La motivazione che ha spinto a proporre e a credere in questo percorso è stata quella di dare diritto di asilo a tutte le domande dei bambini intorno al tema della sessualità con l'intento di capire e ristrutturare domande ambigue e confuse.

Secondo noi aiutare i bambini a fronteggiare il difficile momento della crescita fisica, sociale ed emotiva.. anche attraverso il coinvolgimento dei genitori come parte integrante del processo evolutivo, è una finalità prioritaria e indispensabile. Acquisire attraverso una corretta informazione la conoscenza e la consapevolezza degli aspetti e dei significati della sessualità, è stato il nostro obiettivo e in tal senso abbiamo operato.

Il percorso ha affrontato tre grandi tematiche: la crescita fisica, sociale ed emotiva e ha approfondito argomenti come “ conoscersi: io chi sono, la nascita, l'apparato riproduttivo”, “il rapporto con gli altri: la famiglia, l'amicizia, i ruoli”, “ l'affettività, l'emotività, le diversità”, e ha aiutato i bambini a scoprire le differenze tra i sessi, a conoscere le trasformazioni che avvengono nei loro corpi nel periodo straordinario e pieno di cose nuove chiamato pubertà, a trovare risposte alle tante domande sul perchè si nasce e come siamo nati. Il nostro intento è stato quello di far capire che conoscere le cose e in particolare noi stessi può aiutare a vivere meglio e non cadere vittime dei luoghi comuni , di stereotipi che sono frutto di ignoranza e di non conoscenza.

Questo percorso ha avuto la presunzione di aiutare i bambini a essere se stessi, a usare la propria intelligenza, a fidarsi delle persone che li amano veramente e a confidarsi con loro. In Italia non esiste una legge sull'educazione sessuale che renderebbe tutto più facile e rispondente all'indicazioni dell'OMS riassunte in queste poche parole “... bisogna scommettere sul progetto di salute sessuale estensiva, che va ripetuto nel tempo, in modo da costruire una competenza relazionale e comportamentale ” ed è per questo che ancora oggi dobbiamo chiedere mille permessi per andare a raccontare come nascono i bambini, come è fatto il nostro corpo, come si trasforma, come si attua il rispetto e si superano le paure.

I genitori delle nostre classi, però hanno capito fin dall'inizio che la scuola sarebbe stata un elemento di sostegno e un valido aiuto e una volta informati delle motivazioni, della metodologia e delle risorse disponibili , hanno espresso parere favorevole alla realizzazione del percorso formativo e risposto a ogni nostra richiesta.

E che dire dei ragazzi che nell'assemblea finale, di fronte a tutti i genitori sempre più grati di quello che stavano ascoltando, hanno saputo presentare tutto il loro lavoro “vissuto e condiviso” in ogni momento e argomentare le tematiche affrontate con naturalezza, semplicità e padronanza di linguaggio. Bravi ragazzi ! Una lezione di vita per tutti noi! Ho letto da qualche parte che la sessualità è un groviglio di emozioni e allora quale “terreno più fertile “ per promuovere e potenziare il benessere e la salute psico-sociale dei bambini può rappresentare questo percorso dove i contenuti, gli strumenti, i materiali, le attivazioni trovano ampio spazio e completezza d'intenti.

La coordinatrice Lori Vanni

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