La Vittoria è ancora nascosta dietro ai teli e all’impalcatura che da settimane la circondano. Ma ormai i lavori per il restauro del monumento ai caduti di piazza della Vittoria sono in fase di ultimazione.
Sarà necessario almeno un mese per terminare alcuni interventi alla statua in bronzo e al basamento in travertino. Tuttavia il lavoro dei restauratori della ditta Il Laboratorio S.r.l. di Firenze si può già apprezzare in alcune porzioni che presentavano fenomeni di degrado: i materiali sono tornati al loro stato di origine.
Le condizioni di tutto il monumento, inaugurato nel 1925 e mai interessato neppure da un’opera di manutenzione straordinaria, presentavano criticità notevoli ed è per questo che l’amministrazione comunale guidata da Brenda Barnini ha voluto restituire dignità e bellezza ad uno dei simboli della Città di Empoli.
IL FINANZIAMENTO - Per il restauro in corso il Comune ha ottenuto un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato partecipando a un apposito bando legato ad azioni per l’arte e i beni culturali. Dalla Fondazione samminiatese è arrivato l’importante sostegno di 42.000 euro in grado di coprire la totalità delle spese. Un ringraziamento va all’istituzione che sta permettendo un’opera di recupero notevole.
IL SINDACO - «Riportare all’antico splendore uno dei simboli più importanti della nostra città – dice il sindaco di Empoli, Brenda Barnini - ci riempie di soddisfazione. Da anni gli empolesi chiedevano che la nostra statua della Vittoria venisse restaurata e noi abbiamo preso a cuore questa richiesta coinvolgendo anche la Fondazione Cassa di Risparmio San Miniato, da sempre sensibile alle esigenze dei nostri beni culturali».
L’INTERVENTO - A seguito delle indagini preliminari a carattere diagnostico, sono stati messi a punto gli interventi di pulitura e restauro con adeguate metodologie, sia per la statua in bronzo, sia per il basamento in travertino, eseguite da maestranze specializzate e con le prescrizioni impartite dalla Soprintendenza di Firenze. L’intervento è stato orientato a favorire una corretta lettura dei valori plastici e cromatici dell’opera e contemporaneamente arrestare l’azione dei fenomeni di degrado.
Le analisi al microscopio dei campioni metallici hanno consentito di rilevare la stratigrafia della lega ed hanno evidenziato le patine di ossidazione a base di cloruri di rame derivanti dall’esposizione agli agenti atmosferici. Si è proseguito quindi con le operazioni di pulitura, applicazione di prodotti inibitori della corrosione e protettivi finali.
Il lavoro non è ancora ultimato e necessita degli ultimi, determinanti, interventi che daranno nuova vita alla Vittoria e al suo basamento.
