L’Italia ha pagato al ventennio fascista, un prezzo altissimo di sofferenze, di lutti, di distruzioni.
Ovunque si assiste alla esposizione e alla vendita di busti di Hitler, di Mussolini, di calendari del duce, di magliette con slogan inneggianti al ventennio. Sui social si inneggia al fascismo. Assistiamo a parate con esibizioni del saluto romano. La legge Scelba del 1952 e la legge Mancino del 1993, vietano e puniscono tali comportamenti. Tuttavia la loro formulazione non consente alla magistratura di sanzionarli in maniera chiara ed univoca. Due proposte di legge depositate alla Camera dei Deputati propongono che il reato di apologia del fascismo, integrato con la fattispecie di questi comportamenti, venga inserito nel Codice Penale.
Il Comitato Provinciale di Pisa ha proposto alle istituzioni di una terra che ha pagato al fascismo un prezzo pesante, una mozione di sollecito al Parlamento della Repubblica per l’approvazione della legge.
Il Consiglio Regionale della Toscana e la maggior parte dei consigli comunali della nostra provincia l’hanno approvata.
Unico Comune della provincia di Pisa, il Consiglio Comunale di Santa Maria a Monte l’ha respinta, approvando una mozione che declassa questi comportamenti a folklore. Santa Maria a Monte maglia nera della provincia!
Il comportamento dei consiglieri di maggioranza e del Sindaco Parrella, ferisce profondamente la coscienza democratica e antifascista dell’intera popolazione.
Fonte: Anpi sezione Santa Maria a Monte