Polemica a Lucca dopo le elezioni, il sindaco uscente Alessandro Tambellini se l'è presa con i militanti di Casapound. A detta del primo cittadino, candidato del centrosinistra al ballottaggio, la manifestazione di lunedì mattina in piazza San Frediano organizzata dai militanti sarebbe stata intollerabile. Tambellini ha anche denunciato il saluto fascista di molti rappresentanti nel corteo. Tutto questo è dovuto al 7.90% del candidato di estrema destra Fabio Barsanti alle comunali. Tambellini in una nota spiega che la sua è una presa di posizione istituzionale, in ragione di quanto previsto dalla nostra Costituzione. Secondo il sindaco questa non può considerarsi una ragazzata ma una vera e propria manifestazione fascista.
"Voglio condividere con voi questa presa di posizione istituzionale in ragione di quanto previsto dalla nostra Costituzione. E’ d’interesse generale che una forza politica si presenti alle elezioni e valuti così il consenso raccolto nell’elettorato. Sappiamo che questo è uno dei principi cardine della nostra vita democratica. Che, dopo avere ottenuto quasi l’8% dei consensi, ritenendo questo un clamoroso successo, i militanti di Casapound si siano riuniti nei luoghi della nostra città con manifestazioni dove tra l’altro è stato alzato il braccio secondo la modalità fascista, ci appare francamente intollerabile. Questa non può considerarsi infatti una ragazzata di giovani di Casapound; è un’espressione di appartenenza dichiaratamente contraria ai principi costituzionali. Questo avviene peraltro nell’apparente indifferenza generale, nella città dove è stato fucilato Don Aldo Mei e pressoché in concomitanza con l’anniversario dell’uccisione dei fratelli Rosselli in Francia, avvenuta per mano dei fascisti il 9 giugno 1937. Anche i simboli hanno un significato; a volte i simboli hanno più significato di altre cose. Ciò che tanto vistosamente appartiene al fascismo non vogliamo vederlo nella nostra città" ha scritto Tambellini su Facebook.
