"Rispondo alla lettera aperta di Boldrini dell’ANVA dicendo che occorre eccome entrare nel merito. Non tanto per il fatto che tramite tali eventi, il mercato del Forte e non solo, si vogliano rilanciare centri storici ma più che altro per il fatto che l’iniziativa ha portato molta gente a Gambassi Terme e non si tratta di una illusione. Questo è negli interessi di una amministrazione e non può essere altrimenti. Sicuramente, se si trattasse di una iniziativa continuativa, capirei la polemica della associazione ma in questo caso abbiamo colto al volo una opportunità che non si sarebbe verificata nell’anno. Per il futuro potremo sicuramente informare l’associazione ma sia ben chiaro che le opportunità da cogliere per il proprio territorio sono materia esclusiva della amministrazione comunale.
Spero che la concomitanza con il mercato di Castelfiorentino non sia strumentalizzata per paventare eventuali mancati introiti derivanti da una contemporaneità che riguardava, tra l’altro, solo una parte dell’offerta del tradizionale mercato del sabato. Neppure si può ascrivere alla singola presenza del mercato del Forte del 10 giugno la eventuale situazione di difficoltà del settore.
Sul fatto che gli ambulanti siano una risorsa e su quanto venga loro riconosciuta importanza non penso che ci sia altro da aggiungere rispetto alla stesura del bando per il rinnovo delle licenze, nel quale le amministrazioni si sono mosse in direzione di favorire tutte le possibili richieste da parte delle associazioni. Questo fino al punto che, il bando, risulta tuttora bloccato nell’attesa di valutarne la regolarità tecnica. Per quanto riguarda suolo pubblico e Tari poi c’è da dire che gli introiti, almeno per Gambassi Terme, non sono certo cifre che fanno la differenza e in particolar modo, la quota Tari versata dai pochi banchi presenti, altro non è che una cifra appena sufficiente a compensare le pulizie speciali post mercato.
In ultimo parrebbe che gli investimenti a favore della vendita ambulante debbano essere sempre e solo a carico degli enti pubblici. Mi verrebbe ironicamente da aggiungere “ovviamente”. Poi le amministrazioni locali , come nel nostro caso, si trovano di fronte a un mercato sempre più povero con pochi banchi e con la maggioranza degli aventi diritto presenti solo saltuariamente con il solo intento di garantire le presenze minime annue necessarie a non perdere il posto banco assegnato. Questo modo di fare impedisce anche una possibilità reale di riorganizzazione dell’esistente che è solo sulla carta esteso e partecipato ma che invece non lo è praticamente mai nella realtà.
Nonostante ciò, una delle prime azioni della attuale amministrazione è stata la creazione di un trasporto pubblico locale a chiamata a prezzi calmierati in sostituzione dei trasporti pubblici soppressi ormai da molti anni. Tale servizio è stato progettato per il martedì in modo tale da portare le persone nel capoluogo in presenza del mercato settimanale. Il fatto che praticamente nessuno in 3 anni abbia mai usufruito della possibilità nonostante siano state inviate lettere a tutte le residenze potenzialmente interessate non penso sia una cosa ascrivibile alle responsabilità della amministrazione.
Per il resto non si tratta di erba verde o non verde di ipotetici vicini. Una amministrazione deve fare ciò che ritiene migliore per la propria comunità e la capacità di attrarre è un fattore determinante per chi come noi ha una vocazione che è sempre più turistica e legata alle presenze sul nostro territorio. A oggi non mi risulta che nessuna associazione sia venuta a illustrare un piano di rilancio legato a proposte che rendano l’appeal della tradizionale forma “mercato” più in linea con forme promozionali nuove. L’amministrazione si è sempre dimostrata disponibile in ogni campo a collaborare con tutti i soggetti che vogliano fare qualcosa per la maggiore attrattività, anche commerciale, del territorio ma certo non ci si può aspettare che i problemi di una categoria siano tutti demandabili ai mancati investimenti che sono indicati nella lettera di Boldrini e che poco c’entrano con l’evento del mercato del Forte che si è realizzato a costo zero per il comune non sottraendo così risorse a nessuna ulteriore attività e/o investimento".
Paolo Campinoti, sindaco di Gambassi Terme