Leopoldo Parentini, classe 1920 è deceduto stamattina 8 giugno, nella propria abitazione a Le Colline di San Miniato. Molto conosciuto in San Miniato, perché è stato nel consiglio di Circoscrizione negli anni ’80 e soprattutto, perché per 12 anni è stato il custode della Rocca, intrattenendo migliaia di turisti italiani e stranieri con il suo modo cordiale di accoglierli e di raccontargli molte storie su San Miniato. Un vero conoscitore della storia di San Miniato delle sue leggende e di chi ci abita. Per tutta la sua lunga vita lavorativa è stato un valido operaio nel settore calzaturiero ed ha lavorato anche nell’edilizia.
Nonostante avesse contestato in più occasioni il regime fascista dovette andare a fare la guerra in Grecia, Albania e Jugoslavia. Proprio qui dopo l’8 settembre del 1943 passò con i partigiani di Tito e combatté a fianco degli jugoslavi, con il nome di Piccolo Moro, per oltre 2 duri, intesi anni la guerra di Liberazione.
Tornato a San Miniato ha partecipato per tantissimi anni attivamente alla vita politica locale nelle file del Partito Comunista; è stato anche un grande attivista sindacale nelle lotte operaie a Fucecchio ed Santa Croce dei primi anni cinquanta, rendendosi protagonista nella lotta con i fischietti, per le rivendicazioni degli operai del 1952 ed in appoggio alle grandi lotte del 1953. Proprio per queste sue battaglie fu licenziato dal calzaturificio dove lavorava, ma riuscì per ancora molti anni a rimanere nel settore mettendosi in proprio con un piccolo tomaificio presso la sua abitazione.
Con Poldo se ne va un altro pezzo di quella grande storia fatta da lavoratori e militanti delle organizzazioni operaie della zona del cuoio dal dopo guerra fino agli anni Ottanta, che ha lottato sempre in primo piano e senza chinare la testa per i diritti ed il progresso delle fasce più deboli della società. La salma si trova nella sua abitazione a San Miniato in Via Dalmazia 129 dove si terrà una commemorazione civile domani alle ore 12:00.