Lorenzo ha sempre avuto un modo tutto suo di vivere la famiglia è sempre stato una meteora. Fin da piccola me lo ricordo che passava correndo solo nei momenti che lui decideva che erano importanti e mai nei "giorni comandati" prendeva di noi i momenti e le cose che riteneva più preziosi, ricordo ancora quando rientrai dal Brasile che incontrandomi mi chiedeva sempre dell'esperienza con i ragazzi di strada e mentre raccontavo gli brillavano gli occhi e curioso come un bambino mi faceva mille domande o quando lavoravo in psichiatria che capiva l'importanza di dedicarsi a persone che spesso erano invisibili ai più al centro della sua vita c'erano sempre i bisogni degli altri e questo era ciò che ci legava in maniera forte ho sempre criticato le modalità che utilizzava ma mai il fine.
Potevano passare mesi senza vederlo ma quando c'era qualcuno di noi che non stava bene eccolo che compariva. Aveva le sue preferenze e le sue antipatie e non aveva l'ipocrisia di tenerle nascoste anzi lo faceva emergere a voce alta, è sempre stato una testa calda con un cuore immenso.
Tante volte ci siamo ritrovati a chiacchierare con la nostra amata zia Mocca che riusciva a tenere insieme le parti più estreme con grande intelligenza e amore... non è mai mancato con la mia mamma con cui si adoravano e bastava dirgli che non stava bene che correva senza parlare dei fratelli pur tutti estremamente diversi ma anche lì con il rispetto e l'amore verso tutte le differenze. Ricorderò sempre lo sguardo dolce con cui mi ha sempre coccolata e la grande sensibilità e attenzione che ha sempre avuto per la mia vita. Ricorderò sempre anche la delicatezza con cui nel momento in cui sono diventata assessore si è messo da parte come interlocutore principale capendo che non poteva esserlo con me. Penso che queste sono capacità umane speciali e questo è il Lorenzo a cui ho voluto un gran bene e che voglio tenere nel mio cuore e nei miei ricordi".