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Migranti al lavoro sull'Arno e sugli affluenti. Bugli: "Pensiamo anche a ciclabili e Francigena"

Seconda edizione per il progetto "Migranti bonificatori". Nel 2016 ospiti dei centri di accoglienza toscani avevano già ripulito, da volontari, gli argini dell'Arno e del Mugnone a Firenze e dell'Ombrone e della Brana a Pistoia: avevano fatto lo stesso anche in un'oasi a Capannori. Armati di guanti e sacchi avevano tolto carte, plastiche e rifiuti, prima e dopo il taglio stagionale dell'erba svolto come di consueto dagli operai dei consorzi di bonifica. In occasione della giornata "Puliamo il mondo", l'anno prima, erano stati coinvolti anche a Lucca lungo il Serchio.

Adesso faranno altrettanto lungo tutta l'asta dell'Arno, senza escludere qualche affluente come la Sieve o di nuovo l'Ombrone pistoiese e zone di particolare pregio ambientale limitrofe, come le oasi del Bottaccio, di Tanali e del lago della Gherardesca tra Bientina e Capannori, nelle province di Pisa e Lucca. Un'iniziativa con ricadute concrete, ma anche simboliche: al lavoro per l'intera 'estate, fino ad ottobre.

Su impulso della Regione saranno coinvolti tutti e quattro i consorzi di bonifica del bacino del grande fiume toscano (Arezzo, Firenze, Pisa e Lucca) e sarà il Consorzio 3 del Medio Valdarno a coordinare gli intervenire, forte dell'esperienza già maturata l'anno scorso. Allora furono raccolti, in tre mesi, oltre una tonnellata e mezzo di rifiuti.

Il progetto, già annunciato nei mesi scorsi, è stato presentato stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione. C'erano l'assessore all'immigrazione Vittorio Bugli, il presidente del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno e dell'associazione Anbi Toscana Marco Bottino, i colleghi Marco Monaco, Ismaele Ridolfi e Paolo Tamburini e i rappresentanti di soggetti gestori, associazioni e Comuni coinvolti.
L'intervento lungo gli argini inizierà a fine giugno e il lavoro volontario dei giovani richiedenti asilo, che senza utilizzo di macchinari raccoglieranno i rifiuti sulle sponde, sarà preceduto anche quest'anno da un'adeguata formazione realizzata in collaborazione con l'agenzia Chiantiform.

Tutor i ragazzi della prima edizione
Il corso si concluderà con un attestato, utile per futuri percorsi di formazione professionale, e in aula, come tutor e insieme ai tecnici professionisti che insegneranno le principali nozioni in materia di sicurezza sul lavoro, raccolta e differenziazione dei rifiuti, interverranno anche i ragazzi che hanno partecipato al progetto l'anno scorso e che dunque potranno aiutare a tradurre e raccontare la loro esperienza. Sono una ventina di ospiti di Aics e Aig a Villa Camerata a Firenze e della Federazione della Misericordie. Alcuni di loro hanno partecipato stamani alla presentazione del progetto.

"In Nigeria non ero abituato a lavorare sui fiumi – dice in inglese Chris, oramai a Firenze da un anno e cinque mesi – Vorrei rimanere in Italia e la formazione è essenziale". "E' stato bello e importante rendere più sicuro un luogo frequentato da tutti" aggiunge un altro ragazzo, fuggito dalla Costa Avorio ed anche lui ospite a Firenze.

Duecento volontari sugli argini

In tutto, per l'edizione 2017, saranno circa duecento i migranti che si alterneranno nell'attività volontaria, in gran parte provenienti dall'Africa sub sahariana e dall'Asia. L'anno scorso, tra Firenze, Pistoia e Lucca, sono stati una quarantina. In questi giorni si stanno firmando le diverse convenzioni per poi partire.

"Coinvolgere questi ragazzi per la cura di spazi che appartengono alle comunità che li vivono aiuta la coesione sociale e l'integrazione. Fa bene a loro e a tutti" sottolinea l'assessore Vittorio Bugli.

A Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, è stata presentata oggi, che è la giornata mondiale per la salvaguardia ambientale, la seconda edizione dell'iniziativa "Migranti bonificatori": duecento ospiti dei centri di accoglienza, migranti che hanno chiesto asilo o protezione, che da volontari puliranno durante l'estate dai rifiuti gli argini dell'Arno, di qualche affluente e alcune oasi.

Un aiuto all'integrazione, ma anche con risvolti concreti. E l'assessore guarda avanti. "Potremmo estendere in futuro – dice Bugli - questa esperienza alla cura di percorsi storici, come ad esempio la Francigena, oppure ad alcune ciclabili: oggi come attività volontaria e domani magari come avvio di un possibile percorso lavorativo". Senza che sia in contraddizione ad altro, avverte, e senza inventarsi bisogni che non ci sono.
I risultati della prima edizione sono incoraggianti – annota - Lungo l'Arno stesso nascerà una grande ciclabile. "Già ora alcuni tratti sono percorribili - annota - e tenerli puliti è il primo passo per aiutarne la fruizione".

"Naturalmente – sottolinea ancora l'assessore – certe iniziative acquistano ulteriore valore se con gli ospiti dei centri di accoglienza anche altri ragazzi, cittadini o soci di associazioni decidono di indossare i guanti e scendere in campo a setacciare gli argini oppure a prendersi cura di un giardino o di un altro spazio pubblico". E' quello che è successo qualche settimana fa a Pisa, dove studenti delle scuole e una quarantina di migranti hanno raccolto una tonnellata e mezzo di rifiuti all'interno del Parco di San Rossore.

"I consorzi toscani volentieri si mettono a disposizione del sistema dell'accoglienza toscana" commenta Marco Bottino, presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e di Anbi Toscana Marco Bottino "Lo facciamo – spiega - proponendo ai migranti la possibilità di svolgere una preziosa attività volontaria di pulizia dei corsi d'acqua come veri e propri operatori della bonifica, preludio magari di un percorso professionalizzante in campo ambientale". "E in questo - evidenzia - l'aspetto formativo è fondamentale, affinché queste attività volontarie, così come eventuali impieghi futuri, siano svolti in piena sicurezza e non si ripeta la triste storia del giovane immigrato da Costantinopoli, Michele Marullo ritratto anche da Botticelli, che dopo varie migrazioni nel 1500 perse la vita proprio in Toscana a causa di un fiume".

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