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Il distretto di via d'Annunzio perde il servizio di radiologia, il comunicato dei Cobas

A partire dal 1 giugno 2017 il Distretto di via D’Annunzio perderà il servizio della radiologia ambulatoriale tradizionale dove afferiscono tanti utenti da molte zone della provincia di Firenze.

Continua il lento e progressivo processo di chiusura di molti servizi sanitari pubblici e una desertificazione territoriale molto preoccupante nella città di Firenze preda di molti appetiti speculativi anche sulla delicAta materia della sanità pubblica.

L’azienda si è ben guardata di mostrare il rapporto costi-benefici di questa operazione, l’assenza di trasparenza e una adeguata informazione pubblica sull’operazione di “sbaraccamento” ci fa ulteriormente dubitare sulla bontà di tale scelta, che a quanto è dato sapere non porterà alcun risparmio della spesa ma solo peggioramento della qualità dell’assistenza pubblica sui territori. Chi ci guadagnerà saranno gli istituti di specialistica e diagnostica ambulatoriale privati nati come funghi su tutto il territorio in ultimo il famoso CMT “Centro Medico Toscano” multidisciplinare.

La radiologia ambulatoriale distrettuale in via di chiusura è un attività storica, radicata e utile a dare risposte immediate ai bisogni della popolazione – ( radiografie, panoramiche dentarie e tele cranio, più il servizio dedicato alla problematiche dei bambini in cura alla neurospischiatria infantile), rimane aperto solo il servizio diagnostico di senologia, tutto il resto chiude e il personale TSRM (tecnico di radiologia) viene trasferito al presidio ospedaliero Smn.

La decisione di chiusura, il conseguente processo riorganizzativo, il trasferimento dei TSRM è stata assunta dall’azienda senza dare informazione preventiva – vedi ex art 4 e 7 del ccnl del 7.4.99 - alla RSU data la natura di questo servizio rivolto al pubblico , alle trattative in essere con l’azienda USL Toscana Centro che vede un tavolo ancora aperto con le OO.SS.

In tal senso, nel dissentire sulle modalità adottate dall’azienda, dai dipartimenti e dagli stessi dirigenti come delegati RSU COBAS P.I. Usl Toscana centro, chiediamo che tali scelte avvengano nel rispetto delle relazioni sindacali e degli stessi diritti dei lavoratori, informando la stessa RSU in sede negoziale sulle decisioni assunte, sulle inevitabili ricadute che queste avranno per la popolazione e per gli stessi lavoratori aprendo così un serio confronto tra le parti.

Nel merito vogliamo sapere quanti TSRM ( tecnici sanitari di radiologia medica ) verranno trasferiti e su quali criteri verranno individuati, quali orari e turni di servizio dovrà svolgere chi viene trasferito al presidio di SMN, se tale chiusura avrà un carattere temporaneo o definitivo. A tal proposito è opportuno ricordare che dal 4 ottobre 2016 è in vigore il nuovo regolamento sulla mobilità del comparto vedi art 6 (mobilità conseguente a riconversione, trasformazione o dismissione di una struttura, servizio, ufficio, UO) del quale ne richiediamo la sua applicazione e osservanza. Come COBAS P.I. contrasteremo questo nuovo attacco alla salute, alla sanità pubblica e al lavoro.

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