LA NOTA DI FORZA ITALIA
La battaglia con la maggioranza PD per lo svolgimento del Consiglio Comunale straordinario sui migranti si è conclusa con la vittoria dell’opposizione di Forza Italia (e Altrapolitica).
I consiglieri comunali d’opposizione, Masini, Romano (Forza Italia) e Palazzo (Altrapolitica), in data 2/marzo hanno protocollato formale richiesta di convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’art 39 comma 2 D. Leg.vo 18/08/2000 N.° 267. Oggetto del consesso richiesto, la situazione dei migranti a Certaldo con richiesta altresì di partecipazione del pubblico secondo le forme dell’ “adunanza aperta”.
A seguito di una riunione dei capigruppo consiliari svoltasi il 10/03, in data 16/03 il Presidente del Consiglio Comunale dott. Giuseppe Lombardo formalizza il diniego assoluto alla convocazione del consiglio comunale “causa mancato raggiungimento del quorum”. In pratica a parere del Presidente, cui spettano i poteri di convocazione del Consiglio nei comuni sopra i 15.000 abitanti, reputando doverose 4 firme di consiglieri e non 3 come invece avvenuto, non sussistevano in assoluto le condizioni che la Legge prevede per la convocazione forzata di tale consesso. Sulla stessa lunghezza d’onda il PD che nella riunione dei capigruppo, attraverso il suo capogruppo consiliare si opponeva alla richiesta della minoranza, ritenendo non sussistenti i presupposti di Legge
I consiglieri richiedenti però non si sono arresi e hanno impugnato il diniego del Presidente dinanzi alla Prefettura formalizzando un Ricorso in tal senso, in data 31/marzo/2017.
All’esito di tale iniziativa, il dietrofront totale del Presidente del Consiglio il quale, in base agli stessi presupposti di Legge per i quali aveva negato la convocazione del Consiglio, improvvisamente li ritiene pienamente sussistenti, ordinando la convocazione del consesso cittadino per il giorno 31 marzo 2017 h. 21,00.
La notizia è che per la convocazione del Consiglio Comunale sono sufficienti 3 firme e non 4 come ritenuto dalla maggioranza PD. Le complesse ragioni giuridiche sono spiegate nel Ricorso alla Prefettura e non sono state certamente valutate negativamente in tale consesso istituzionale, doverosamente informato dell’accaduto.
La questione è fra l’altro di intuitiva notevolissima importanza per i riflessi politico amministrativi che la stessa può avere presso i vari consigli comunali. Tre firme e non quattro è una conseguenza di non poco conto per le opposizioni in generale, (non solo quella certaldina), che sebbene di diversa estrazione politica siedono nei vari consigli comunali. In pratica l’accoglimento dell’istanza determina un precedente. Proprio quel precedente che il PD certaldino ha espressamente inteso contestare con forza. Inutilmente.
Ad oggi non si dispone di una formale risposta della Prefettura, essendo intercorsi colloqui sebbene concludenti. Quindi non si conoscono le ragioni per le quali, premesso il risultato rilevante della individuazione del n.ro di 3 come consiglieri comunali necessari, non è stato però disposta la “forma pubblica” per lo svolgimento del consesso cittadino del 31/05.
Ma al di là di questo aspetto che sarà sviluppato nei giorni a venire, resta il fatto politico di una sconfitta della maggioranza da un lato e dall’altro il dover registrare il suo stesso timore di affrontare i cittadini in una libera discussione su un tema particolarmente sentito come quello dei migranti.
Questi timori appaiono però ingiustificati e assolutamente non accettabili. Una maggioranza politicamente sicura dei fatti suoi non dovrebbe frapporre alcun ostacolo ad una libera discussione allargata ai cittadini. Il dissenso non si combatte sterilizzandolo alla fonte, impedendo allo stesso di esprimersi democraticamente.
Il dissenso occorre viceversa che sia correttamente espresso nelle sedi opportune, che sia quindi istituzionalizzato ed in questo senso va interpretata la posizione di Forza Italia. Ma queste chiare e giustificate ragioni non hanno trovato alcun riscontro nella chiusura e nella conservazione dell’attuale guida cittadina del PD.
LA NOTA DI ALTRAPOLITICA
Nella serata di domani si terrà un Consiglio comunale con all'ordine del giorno "Accoglienza migranti, gestione, integrazione, sicurezza, norme e leggi in materia nell'ambito del territorio comunale".
Lo stesso, su iniziativa del nostro Capogruppo Eliseo Palazzo, è stato richiesto in collaborazione coi colleghi di Forza Italia espressamente con la formula della discussione aperta con la cittadinanza, ma è stato bocciato dal Presidente del Consiglio comunale in accordo coi capigruppo di maggioranza e del Movimento cinque stelle a causa del presunto mancato raggiungimento del numero minimo per una regolare convocazione.
"Dopo qualche settimana e dopo aver presentato istanza scritta al Prefetto - commenta Palazzo - si è verificato un dietrofront da parte del Presidente del Consiglio comunale, che ha di fatto dato ragione al sottoscritto, a Masini e Romano (FI), senza, però, accogliere la formula dell'adunanza aperta e mancando inoltre il parere scritto da parte della Prefettura. Una decisione che mi lascia perplesso, considerato che fino a pochi giorni fa le norme e la matematica sembravano un'opinione. Ciò che non sorprende è il continuo barricarsi della maggioranza, lasciando trasparire che non vi è alcuna intenzione di trattare un tema così sentito insieme alla cittadinanza, la quale a vario titolo chiede chiarezza in merito allo stesso.
Purtroppo non è strano che un partito cosiddetto democratico - continua Palazzo - si ostini a non voler discutere coi cittadini, ritenuti (almeno sui social) esempio di civiltà e sana partecipazione, mentre nel momento clou del coinvolgimento vengono quasi screditati, sia dalla maggioranza sia dal M5S, a causa di timori vari (di ordine pubblico e non solo). Peccato - conclude Palazzo - perché come al solito a rimetterci sono i Cittadini stessi, intenzionati e vogliosi di partecipare alla vita politica del nostro territorio; a prescindere dalle prospettive e dalle idee di ognuno sono certo che sarebbe potuto scaturire un sano scambio di opinioni, volto solamente a dare delucidazioni per quanto riguarda la gestione dei richiedenti asilo e delle strutture che li ospitano".