Minacciato con i cocci di una bottiglia di birra e colpito con due sgabelli di legno alla schiena e al braccio. La vittima è un cinquantenne di Empoli, che ha riportato 30 giorni di prognosi, in seguito all'aggressione avvenuta lo scorso 21 maggio da parte di due individui, i quali sono stati poi denunciati dagli agenti di piazza Gramsci. Tutto è partito fuori dal circolo di Cascine a Empoli. L'empolese si stava dirigendo verso la sua bicicletta quando vi ha trovato quattro persone intorno, una di queste proprio a cavallo della due ruote. Pensando che fosse in atto un furto, il cinquantenne ha intimato di andarsene alla banda. La risposta non si è fatta attendere. "Tu con me non ti comporti così", avrebbe intimato uno di loro mentre il ciclista tentava di aprire il lucchetto della catena. In mano aveva una bottiglia di birra, che ha spaccato in parte per poter poi minacciare con i cocci l'uomo.
A questo punto all'empolese non resta altro da fare se non cambiare direzione e tornare a piedi verso l'ingresso del circolo. Due dei quattro sono più veloci di lui, prendono uno sgabello di legno a testa e si accaniscono sul malcapitato. Il primo lo colpisce alla schiena, il secondo mira alla testa ma l'anziano si para con il braccio. Si spaccherà la mano destra e riporterà la prognosi di un mese.
Qualcuno chiama la polizia, gli aggressori scappano. Un testimone conferma la versione della vittima e indica uno di loro. Questi, un 33enne di origine marocchina, con permesso di soggiorno e precedenti penali, viene avvicinato dagli agenti e gli viene richiesto di sapere chi era l'altro complice. Il trentenne non parla, ma i poliziotti risalgono all'altra persona coinvolta tramite brevi indagini. Tempo addietro lo stesso trentenne era stato controllato assieme a un connazionale. Dalla foto la vittima conferma: era lui l'altro aggressore, un 24enne, suo cugino, con denunce a carico.
Con il riconoscimento è stato possibile denunciare i due per lesioni in concorso e minacce. Non ci sono reati contestati per gli altri due che si trovavano sul posto.