Learco Nencetti (Confsal-Unsa): "Musei, la riforma Franceschini è un pastrocchio"

Learco Nencetti

"Noi non solo lo avevamo detto, ma anche fatto presente ai consiglieri del Ministro": così il sindacalista della sigla Confsal-Unsa beni culturali Learco Nencetti commenta il 'pastrocchio' della sentenza del Tar Lazio che ha bocciato 5 nomine di direttori dei 'supermusei' effettuate nell'ambito della riforma del Mibact varata dal ministro Dario Franceschini.

"Già due anni fa avevamo denunciato - ricorda Nencetti - che con l'attuale quadro normativo ci sarebbero stati problemi per il reclutamento di dirigenti stranieri, perchè si riferiscono solo a cittadini italiani, e non anche a quelli Ue. E questo è proprio uno dei punti indicati nella sentenza". 

Anche se gli effetti della sentenza del tribunale amministrativo del Lazio non riguardano, come è stato spiegato dagli intetessati,  alcuna situazione fiorentina (ed un altro ricorso amministrativo sulle nomine di Accademia e Uffizi è stato respinto), secondo Nencetti, "problemi potrebbero arrivare a Firenze comunque nel prossimo futuro: in primis per l'art 38 del D.Lgs 165/2001 che prevede nazionalità italiana unitamente al dpcm del 1994 e, per analogia, che comunque i colloqui delle selezioni di Schmidt e Hollberg sono stati fatti a "porte chiuse".

Ed oggi, per la mancata adozione dello Statuto da parte dei supermusei del capoluogo toscano, che doveva già essere avvenuta ed invece ancora non c'è. Per non parlare della mancata trasparenza di  publicizzazione degli atti di gestione sul sito (dlgs 33)".

Fonte: Ufficio Stampa

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