Volo del Ciuco 2017: un mese ricco di eventi in attesa della storica rievocazione empolese

Volo del ciuco a Empoli, 28 maggio 2016 (foto gonews.it)
Il tanto atteso Volo del Ciuco 2017 si sta avvicinando, e per festeggiare al meglio la 538esimo edizione della più nota rievocazione storica empolese nonché rievocazione tra le più longeve a livello toscano, la Compagnia di Sant’Andrea ha organizzato un lungo cartellone di incontri ed iniziative per far salire la febbre da Volo. Quello che sta per cominciare sarà un periodo ricco di mostre ed eventi di vario genere.
Prima fra tutte quella dei vestiti storici che verrà inaugurata sabato 27 maggio e che sarà visitabile fino a sabato 10 giugno. Il primo assaggio della stagione 2017 sarà la mostra 'Il Corteggio storico del Volo del Ciuco: la moda della metà del 1300' visitabile tutti i giorni dalle 17 alle 19,30 (sabato, la domenica invece sarà visitabile per tutto il giorno) presso la Chiesa di S. Stefano degli Agostiniani, ingresso da Via de’ Neri. La mostra porterà in scena una suggestiva selezione degli abiti e accessori dello storico Corteo del Volo del Ciuco, realizzati dalle sarte volontarie della Compagnia di Sant’Andrea.
Durante la mostra saranno così visibili gli abiti provenienti dai Castelli di Empoli, Monterappoli e Pontorme per ormeggiare le tradizioni e specificità di ogni Castello. Nel suggestivo scenario della Chiesa di Santo Stefano, allestita per l’occasione con le opere di sartoria realizzate dalle sarte artigiane della Compagnia e che ogni hanno prendono vita durante il Corteo del Volo del Ciuco, si terranno anche due conferenze nell’ambito di aspettando il Volo.
La prima si terrà martedì 30 maggio alle ore 21:15 quando la Dottoressa Paola Cesari, in collaborazione con l’Associazione Archeologica di Empoli, parlerà de 'I coloranti naturali nella storia dell’arte'. Giovedì 8 giugno alle 21:15, invece, la Chiesa di Santo Stefano in via De’ Neri si terrà la conferenza 'Incontro tra Archeologia e Oreficeria' realizzata grazie alla Dottoressa Silvia Bianconi e in collaborazione con l’Associazione Archeologica di Empoli.