La fruibilità dei servizi “essenziali” da parte di tutta la cittadinanza, anche di quella residente nelle frazioni del paese, è una cosa fondamentale ai giorni nostri. Parliamo, ad esempio, della fornitura dell'acqua corrente.
Negli anni scorsi, ci siamo interessati di portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale le criticità di alcune zone, quali Via Jacopo da Chimenti e Via Vallese in località Dogana, le cui abitazioni sono prive dell'allaccio diretto all'acquedotto.
Alcune famiglie residenti, già nel 2014, depositando regolare protocollo agli Uffici Comunali, si resero disponibili ad impegnarsi in proprio per un contributo di duemila euro ciascuna, a parziale rimborso delle spese necessarie all' esecuzione dei lavori, sulla base dei preventivi di spesa che erano stati comunicati da Acque Spa. A oggi, purtroppo, le problematiche persistono.
L’Amministrazione Comunale, rispondendo ad una interrogazione presentata dal Consigliere Zini nel marzo del 2015, specificava che l’unico modo per abbassare le spese a carico degli utenti e necessarie per le tubazioni, sarebbe stato un cofinanziamento pubblico da parte del Comune che, però, andava ad intaccare la capacità di spesa all’interno del patto di stabilità.
Nei mesi successivi, per vie brevi, Zini ed il Signor Antonio Colangelo della Associazione Civica “Insieme per Cambiare, residente in zona e promotore della raccolta firme, hanno continuato ad interessare l'amministrazione castellana, confrontandosi con l'Assessore Bruchi, per conoscere se ci fossero sviluppi in merito.
Alla luce dell’allentamento del “patto di stabilità”, cosa possiamo aspettarci nell'immediato futuro? E' ipotizzabile, trovare qualche risorsa per cofinanziare le spese per le tubazioni? Quale, infine, il piano degli investimenti per il servizio idrico su tutto territorio comunale? Zini, lo chiederà nel prossimo Consiglio Comunale, presentando una specifica interrogazione.
Carlo Andrea Zini e Antonio Colangelo, 'Insieme per Cambiare'
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