Toscana Pride, Grassi (Frs) contro Concia su patrocinio e gonfalone all'evento

“Oggi con le parole dell'assessora Concia abbiamo capito quanta confusione ci sia nel Pd fiorentino. Gonfalone no, patrocinio sì, ma solo al Pride park che ci sarà per un mese a villa Strozzi. Sembra di stare su scherzi a parte”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta le ultime dichiarazioni dell'esponente della Giunta Nardella. E risponde: “A chi ci accusa di aver strumentalizzato la presenza dell'assessora, che non ha le deleghe di competenza sull'argomento in questione, vorremmo ricordare che noi abbiamo interrogato l'amministrazione comunale. E' poi il capo gabinetto del sindaco a decidere a chi attribuire la risposta. Quindi se c'è qualcuno che deve chiedere scusa è proprio Nardella e il suo staff”.

“E poi non svicoliamo dal tema – continua Grassi – perché non stiamo giocando a chi è più a favore dei diritti civili. Vogliamo solo che Firenze sia presente con il suo gonfalone alla manifestazione. Questo perché rappresenta la città e ha un forte valore, di sostegno alla causa, e di rappresentatività”.

“E se l'assessora Concia vuole fare insieme a noi una bella iniziativa, saremo al suo fianco. Accettiamo il suo invito – conclude Grassi - ma la preghiamo di non venire a darci lezioni. La rispettiamo e sappiamo quanto si sia battuta anche per le unioni civili, ma questo non significa che oggi non abbia sbagliato a rispondere così”.

“Li conosco talmente bene i meccanismi di propaganda di certa sinistra che l’ho semplicemente ricordato a Grassi”. L’assessora Paola Concia replica al capogruppo di Firenze riparte a sinistra. “Grassi ha interrogato personalmente me – ha aggiunto Concia - per questo il Capo di Gabinetto ha dovuto assegnare a me la domanda del question time. Se non fossi stata lesbica e nota per le mie battaglie Grassi non mi avrebbe interrogata, questa è la verità. Tutto questo impiego di energie da parte di Grassi – ha concluso Concia - me lo aspetterò quando il nostro partito chiederà un impegno del Consiglio comunale per far approvare la legge contro l’omofobia e la transfobia ferma al Senato da anni. Concretezza, non chiacchiere”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro
torna a inizio pagina