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Bersani atteso a Torre Giulia per l'evento di Articolo 1 Mdp: le dichiarazioni a Pisa

Torre Giulia in attesa dell'arrivo di Pierluigi Bersani

L'ex segretario del Pd, ora fuoriuscito in Articolo 1 Mdp, Pierluigi Bersani è atteso al circolo Arci Torre Giulia di San Romano (Montopoli) per un incontro con il neonato comitato del Valdarno Inferiore. Bersani è stato presente anche a Pisa, dove ha rilasciato dichiarazioni sul governo, sul M5S e sul centrosinistra.

"Il centrosinistra può avere un leader, non un capo"

"La destra può avere un capo, il centrosinistra può avere un leader, un coordinatore, un federatore che faccia la fatica di tenere insieme le varie istanze che provengono dai suoi alleati". Lo ha detto Bersani durante un dibattito pubblico di Mdp a Pisa per criticare la scelta di Renzi di "imporre la linea politica" senza concordarla. "Anche quando sento straparlare di riforme - ha aggiunto - voglio ricordare che qualcosa ho fatto anch'io da ministro in governi che facevano una riforma a settimana e qualcuna resiste ancora, segno che non erano da buttare. Per questo credo che si debba abbandonare questa deriva perché con la logica del capo ho paura che questo Paese possa finire malamente".

"Il governo da tre anni non è di centrosinistra"

"Non sono stati tre anni di governo di centrosinistra e ce lo dicono i milioni di senza tetto del centrosinistra che sono rimasti senza una casa e ai quali noi con il nostro movimento stiamo provando a riportare a casa". "Renzi - ha aggiunto - ha governato con i miei voti, pochi o tanti che fossero, ma io non ho mica detto quelle robe lì sul lavoro, o sulla scuola e su molto altro ancora".

"Stop agli insulti e rispondano nel merito"

"Non me ne importa niente di Rosato, ne' di Renzi, ne' di Bersani. Devono rispondere nel merito, io non sono De Bortoli e in questo Paese bisogna cambiare registro: non è possibile che si delegittimi e si denigri chi fa delle critiche". Lo ha detto Bersani replicando al capogruppo Pd alla Camera secondo il quale le sue critiche alla proposta di legge elettorale sono "mosse solo dal rancore per Renzi". "In quella proposta - ha aggiunto Bersani - non c'è alcun riferimento programmatico a un'idea di coalizione ma si parla solo di un accordo per sostenere un candidato. Così si dà ai cittadini l'idea che ci mettiamo d'accordo solo per fare gli affari nostri e non gli interessi del Paese".

"Condivido quel che ha detto Prodi ma no all'Union Sacrée', spianerebbe loro la strada"

"Anche io penso che il Movimento 5 Stelle non sia ancora pronto per governare e condivido quello che ha detto Prodi ma invito, e sono sicuro che non fosse questo l'intento di Romano, a non evocare Union Sacrée contro il movimento di Grillo perché ciò in realtà gli spianerebbe la strada di un possibile successo elettorale". Lo ha detto Bersani commentando l'allarme lanciato dall'ex premier secondo il quale una vittoria pentastellata sarebbe "un pericolo per l'Italia". "Credo anche - ha aggiunto - che quello che conta è discutere su un'idea, alzare le bandiere del centrosinistra e stare dalla parte dei cittadini, soprattutto quelli più deboli, per evitare di fare solo una grande alleanza contro il Movimento 5 Stelle per poi ritrovarsi al governo a braccetto con Berlusconi".

Consip: "Andare in fondo e sciogliere nodo dell'ex leader"

"Sul caso Consip c'è sicuramente qualcuno che ha raccontato una balla e in quella vicenda non solo non credo che non ci sia stato accanimento giudiziario ma anzi si deve andare a fondo per sciogliere definitivamente questo nodo e tornare a occuparsi dei problemi del Paese e dei cittadini". L'ex leader del Pd, pur senza mai nominare Renzi, ha parlato della sua famiglia per raccontare metaforicamente la vicenda: "Mio fratello è stato un apprezzato chirurgo oggi in pensione - ha spiegato - eppure ha iniziato a lavorare in Lombardia e non ha fatto concorsi pubblici in Emilia Romagna, che è la mia regione, perché io sono stato amministratore lì. Si vede che sono stato fortunato con mio fratello e anche con mio padre, che era solo un meccanico. Però la vicenda Consip ci racconta anche un groviglio familiare e di amici provenienti tutti dallo stesso posto e arrivati al centro del potere".

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