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Incidente mortale nel 1996, il Comune paga 300mila euro. Romano (FI) chiede una Commissione speciale

Giuseppe Romano

Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Romano, sulla sentenza con la quale il Comune di Certaldo è stato condannato al pagamento della somma di 300mila euro perché ritenuto coresponsabile di un incidente mortale sulla 429, avvenuto nel 1996. La vicenda processuale si è però conclusa solo lo scorso marzo.

Il pagamento dovrà essere effettuato dal Comune e non dalle Compagnie Assicurative in virtù di alcuni errori procedurali dell'Amministrazione in carica all'epoca dei fatti.

Il consigliere Romano ha richiesto di visionare le carte processuali, ma lamenta alcune 'carte mancanti'. Per fare maggiore chiarezza sulal vicenda ha annunciato l’intendimento di proporre l’istituzione di una commissione speciale "avente lo scopo di fare uno screening su tutto il contenzioso attualmente in essere, nonché su quello concluso nell’arco degli ultimi mandati consiliari".

IL COMUNICATO

La conoscenza della vicenda risale al marzo scorso allorchè a conclusione del Consiglio Comunale il Sindaco informa di una Sentenza con la quale il Comune è condannato al pagamento di “una somma importante” ammontante a circa € 300.000,00#.

Si apprende di un sinistro del 01/04/96 in cui una giovane concittadina ha perso la vita sulla strada 429 nel comune di Certaldo. Del giudizio svoltosi e conclusosi nel 2007. Dell’annullamento di tale giudizio e della sua consequenziale ripetizione dal 2013. Della definitiva conclusione dello stesso, datata 2/marzo/2017 con la decisione assunta dal Giudice di riconoscere un terzo di responsabilità ciascuno, tra vittima stessa, Anas e Comune di Certaldo. Ma si apprende soprattutto che il giudice “in accoglimento dell’eccezione di prescrizione, respinge la domanda di garanzia proposta dal Comune di Certaldo nei confronti di Unipol Sai Ass.ni S.p.A. ed Ergo Ass.ni S.p.A. …”. Ponendo quindi il risarcimento a carico del Comune e non delle Compagnie assicurative come sarebbe dovuto essere in via di normalità.

Nessuno dal Comune ha agito dopo il ricevimento della lettera di richiesta danni, nel lontano 2.000. Un’inerzia che ha comportato la prescrizione di ogni pretesa del Comune nei confronti delle Compagnie. E l’obbligo del Comune di dover sostenere l’esborso della rilevantissima somma.

Un fatto inammissibile, perché non è davvero giustificabile che dinanzi ad una richiesta risarcitoria a fronte della morte di una persona, peraltro su di un tratto di strada che ha visto numerosi decessi nel volgere di poche settimane, nessuno si sia attivato.

Ho quindi investito della questione la Commissione Garanzia e Controllo riunitasi lunedì u.s., domandando copia di alcuni atti processuali.

E’ vero che il nucleo originario della vicenda è datato. Ma gli amministratori in carica hanno l’obbligo di fornire chiarimenti completi e credibili. Non solo. Occorre evidenziare che nei tortuosi passaggi di questa vicenda giudiziaria, a seguito dell’annullamento operato dalla Corte d’Appello, la vicenda si riassume nel 2013. E’ nel 2013 infatti che il processo riparte.

Nel quadro di una precaria conoscenza della vicenda in quanto non tutti gli atti richiesti sono stati consegnati e conosciuti, molti sono gli elementi che destano pesantissime perplessità.

Il giudice ha concluso in base ad “una valutazione fondata sulla più verosimile ricostruzione della dinamica dell’incidente e secondo criteri di probabilità logica, dal momento che mancano analisi tecniche risalenti al momento del fatto sulle caratteristiche del manto stradale interessato (le parti convenute non hanno prodotto i relativi documenti, di cui era stata chiesta l’esibizione)”. Perché questa documentazione non è stata prodotta ? Visto l’esito non pare essere stata una scelta felice.

Perché ancora, non è stata chiamata in causa la ditta che ha eseguito i lavori ?

Cosa induce il Sindaco a dichiarare che il Comune avrebbe proposto appello ? E qual è la logica che lo induce ad annunciare la mancata richiesta di sospensiva ? Cosa induce poi il Vice Sindaco a dire l’esatto contrario di tutto ciò a distanza di un mese ?

Non è purtroppo la prima volta che ci si imbatte in una precaria conoscenza delle vicende processuali che riguardano il Comune. In una realtà complessa come quella attuale, considerati i rischi quotidiani con i quali un Comune è costretto a misurarsi, è assolutamente indispensabile avere una certezza del complessivo contenzioso in essere, della sua natura, dei rischi connessi in vista dell’esito finale. Occorre una esatta ponderazione delle vicende in cui agire rispetto a quelle in cui astenersi dal farlo, un contatto periodico con chi esercita la difesa tecnica dell’Ente, per risultare partecipi delle scelte che vengono alle scadenze compiute..

E’ a causa delle perplessità su questi aspetti che, previo avviso ai colleghi consiglieri dell’opposizione, ho preannunciato, a conclusione della seduta della Commissione di lunedì u.s., l’intendimento di proporre l’istituzione di una commissione speciale avente lo scopo di fare uno screening su tutto il contenzioso attualmente in essere, nonché su quello concluso nell’arco degli ultimi mandati consiliari.

 

                                                                                                      Giuseppe Romano

                                                                                         Consigliere Comunale Forza Italia

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