gonews.it

Guido Bini e Alessio Caucci a medaglia per Cambiano al Trofeo Unicef

Quella medaglia messa fra i denti come per verificare se è veramente d’oro: forse non tutti sanno che il primo a mimare quel gesto fu proprio il pisano Alessandro Puccini, medaglia d’oro nel fioretto individuale ad Atlanta 1996. Un gesto che è stato imitato negli anni da molti altri campioni e che ora è diventato quasi parte integrante del cerimoniale di premiazione. Una medaglia ha un valore che soltanto chi la vince ne conosce veramente l’entità. Salire sul podio più alto è l’ultimo passo di un cammino che ha portato l’atleta al successo, la ricompensa di fatiche, sacrifici, amarezze e dolori. Tutto questo va a finire nello scrigno dei ricordi insieme al momento più bello, quello più importante, quello più appagante: la vittoria finale. Ogni atleta vive a modo suo questo momento e anche se il saggio barone Pierre di Cubertin ci insegnava che “importante è partecipare” sarebbe ipocrita non ammettere che “…vincere è molto meglio”. Occorre comunque dosare con parsimonia questa ambizione perché è facile cadere nell’ossessione di dover vincere a tutti i costi. Molti genitori scaricano sui propri figli le loro aspettative o le frustrazioni derivanti dai loro insuccessi giovanili. Vorrebbero vederli sempre salire sul podio, essere il numero uno: il primo fra tutti! Ma spesso capita che il figlio resta sconfitto proprio da sé stesso, dalla sua ansia, dalla paura di sbagliare e di deludere i propri genitori. La gara diventa allora difficile ancora prima di iniziarla perché la mente si chiude, incapace di ricordare e ragionare. Pensiamo di incoraggiarli, di spronarli a fare meglio e invece li stiamo paralizzando, imprigionandoli nella loro paura di sbagliare. Ma tutto questo fa parte del gioco. L’atleta, anzi, il campione sa di dover superare anche questo tipo di difficoltà perché se riesce a lasciare la paura a casa, ha già vinto l’avversario più temibile e sicuramente si divertirà. I due giovani atleti del Club Scherma Cambiano che nella foto “mordicchiano” la loro medaglia sono Guido Bini, oro, e Alessio Caucci, bronzo, che, insieme con Ono Martina ed Elena Taddeini hanno partecipato al Trofeo UCIEF che si è svolto a Lucca domenica scorsa.

Exit mobile version