Gli internati italiani in Germania parlano ai ragazzi dell'Istituto Fermi- Da Vinci

Il progetto "Investire in Democrazia-Memoria", patrocinato dal Comune di Empoli e dall'Aned, non poteva concludersi meglio di così, per gli studenti del Fermi-Da Vinci di Empoli.

L'11 maggio u.s. alcuni docenti dell’istituto hanno organizzato  un convegno di chiusura che ha coinvolto quattro classi quarte dell’Istituto Tecnico e tutte le quinte dell'Istituto Tecnico e dell’Istituto Professionale.

Gli interventi degli ospiti presenti sono stati tutti molto interessanti e molto coerenti e pertinenti con i temi relativi al Progetto.

Primo fra tutti il Signor Antonio Ceseri, classe 1924, internato militare, sopravvissuto, con altri tre internati, all'eccidio nazista di Treuenbrietzen, in Germania, dove furono trucidati 127 soldati italiani.

Il suo  intervento è stato di notevole impatto,  ha coinvolto ed emozionato indistintamente tutti i presenti,  attraverso  il racconto della sua incredibile vicenda di vita.

Era poi presente il Dott. Mario Cristiani, sceneggiatore e scrittore, autore del romanzo "In silenzio", tratto dalla tragica vicenda di Antonio Ceseri, vicenda peraltro comune a centinaia di migliaia di soldati italiani.

E’ poi intervenuto il Vice Presidente dell'Aned,  signor Vittorio Nencioni,  figlio e fratello di due deportati a Mauthausen, che ha condiviso e condivide con gli studenti il viaggio nei campi di concentramento austriaci, ripercorrendo i dolorosi passi che furono dei suoi cari; solo il fratello riuscì a salvarsi.

Era poi presente all’incontro il Prof. Giovanni Gozzini, docente di Storia  Contemporanea presso l'Università degli Studi di Siena,  che cura da anni l'organizzazione del Treno della Memoria, formando i docenti alla Summer School e partecipando al viaggio, con docenti, studenti e testimoni.

Il suo è stato un intervento incisivo, che ha saputo coniugare l'importanza della cura della memoria  con l'attualità dell'Europa, unica dimensione capace di mantenere la pace, laddove i nazionalismi incrinano ciò che con fatica si è costruito, cioè  la pace diffusa e condivisa tra gli Stati membri.

Alcuni  studenti dell’ Istituto  Fermi- Da Vinci, appena rientrati dal viaggio ai campi di sterminio austriaci, hanno raccontato,   con la voce incrinata dall'emozione,   l'importanza della loro esperienza e soprattutto l'importanza della narrazione della Memoria.

Altri studenti dell’Istituto hanno dato il loro contributo alla conferenza,  testimoniando, attraverso  il racconto di  storie di parenti e amici,  residenti all’epoca  nel territorio circostante, fatti tragici relativi alle deportazioni e agli arresti dei dissidenti al regime fascista.

Le ore sono passate velocemente, l’ attenzione e l’ emozione di tutti erano palpabili. Gli occhi dei presenti erano spesso lucidi.    Una mattinata di rara intensità, caratterizzata dalla qualità dei contenuti e da una partecipazione corale.

Un bellissimo esempio di scuola, con la esse maiuscola.

La professoressa Cristina Luccarelli, docente di diritto all’IISS “fermi-Da Vinci” e parte attiva nell’organizzazione della conferenza,  ringrazia sentitamente la Dirigenza dell’Istituto, i Docenti che si impegnano a mantenere viva la Memoria, gli studenti e gli intervenuti che hanno voluto regalare una parte del loro tempo per testimoniare  e far riflettere sul legame inscindibile tra il nostro passato e il nostro futuro.

Un abbraccio particolare, da parte di  tutti,  va  al Signor Ceseri che, alla sua età,  trova ancora la forza di raccontare tutto il male che ha subito.

Fonte: Ufficio Stampa

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