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Gestione dei parcheggi a Empoli, opposizioni ricorrono all'Anac e alla Corte dei Conti

Da sinistra Alessandro Borgherini, Dusca Bartoli e Sabrina Ciolli (foto gonews.it)

Il tema della gestione dei parcheggi a pagamento ha allarmato così tanto le opposizioni in Consiglio comunale da ricorrere alla Corte dei Conti e all'Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) con un esposto per verificare le irregolarità delle procedure di affidamento dal 2015 a oggi, nella definizione del project financing e nel possibile danno all'ente per "abbandono del servizio, mancati introiti" e "sovrapprezzo pagato" in "condizioni di non concorrenza".

L'annuncio è arrivato oggi, sabato 13 maggio, dai gruppi Fabrica Comune per la Sinistra, Ora si Cambia e Linea Civica, rappresentati rispettivamente da Dusca Bartoli, Alessandro Borgherini e Sabrina Ciolli. "Non è il nostro modo di fare opposizione - giustificano -, sono successi altri errori e imprecisioni ma a un certo punto sorge la preoccupazione della garanzia della buona amministrazione".

Andiamo nel dettaglio su quanto recriminano i consiglieri. Il primo punto sotto l'occhio di tutti è l'assenza di parcometri dotati di pagamento per mezzo di carte di credito, richiesti per legge da luglio 2016 secondo le disposizioni contenute nella legge di stabilità dell'epoca. Il secondo punto, legato alla città di Empoli, è il project financing proposto a giugno 2015 per il rinnovamento dei parcometri e della gestione degli stessi. Una modalità di questo tipo permette a privati di fare proposte a enti, i quali avranno il termine perentorio di 3 mesi di tempo per potersi esprimere, modificando le proposte.

"Dal 2015 di quel project financing non si sa niente - spiega Bartoli -, in commissione comunale abbiamo potuto vedere il progetto (senza prospetto finanziario) ma si sarebbe potuto fare benissimo con una gara di affidamento del servizio. Abbiamo aspettato due anni e si parla ancora di inizio 2018. Dall'amministrazione non sono pervenuti nemmeno atti ufficiali di pubblico interesse".

Il terzo punto riguarda la gestione degli ultimi anni del servizio parcheggi, ritenuto dalle opposizioni fondamentale per "l'attrattività del centro storico, per il commercio e per i residenti".

Dal 2007 al 2015 era presente un contratto con la ditta Sis, su mandato conferito alla Publiservizi. Nel 2008 il Comune gestisce direttamente il rapporto con la Sis. A settembre 2015 scade il rapporto da contratto. Un mese dopo ("e non sappiamo chi abbia gestito il servizio per quel mese", spiega Bartoli) una determina provvede alla manutenzione e allo 'scassettamento' (il prelievo delle monete) ancora alla ditta Sis, per 32mila euro per due mesi (16mila al mese). L'ottica è quello di una procedura a breve termine in vista di nuovi sistemi di gestione. Nel frattempo, per una clausola del primo contratto, i parcometri diventano di proprietà dell'amministrazione.

Viene fatto poi un affidamento diretto del servizio a dicembre del 2015. Il beneficiario è ancora la Sis, per 13 mesi. Un totale di 205.400 euro più Iva. Alla firma la Sis si occuperà della manutenzione ordinaria dei 97 apparecchi per la sosta, fornitura di software e hardware, prelievo degli incassi e versamento, trasmissione dei rendiconti. Il project financing rimane in un cassetto, anche a dicembre 2016, con un altro affidamento diretto per 39.900 euro per tre mesi alla Sis.

"Questa procedura viene giustificata dicendo che i parcometri sono particolari e quindi vanno fatti gestire alla ditta che li ha installati. Ma questo non è vero perché lo stesso servizio viene espletato con gli stessi identici parcometri a Firenze da una ditta diversa", spiegano i consiglieri.

Quindi, per tutto il 2016 il contratto costa 15.400 euro al mese, nell'ultimo contratto (che dura da gennaio a marzo 2017) 13.300 euro al mese. Le opposizioni ipotizzano che la cifra di 39.900 euro sia stata appositamente creata per 'eludere' la cifra tonda dei 40mila euro, sui quali sarebbe dovuta scattare la gara, e che lo stanziamento a bilancio di 77mila euro poteva dar luogo a un affidamento ripetuto e frazionato per rimanere sotto la soglia del bando di gara ("che va contro la legge", spiegano).

Da aprile 2017 a oggi il servizio viene gestito in 'economia', ossia con dei dipendenti comunali che vanno a prelevare direttamente i soldi dei pagamenti della sosta dai parcometri. Gli interventi di manutenzione, se dovranno essere effettuati, verranno fatti caso per caso dopo una valutazione.

Ora passiamo alle cifre. Il costo mensile per il servizio a Empoli, sotto affidamento alla Sis nel contratto di 13 mesi del dicembre 2015, è di 162,88 euro per ogni parcometro. La stessa ditta, in un contratto triennale a Pistoia avviato nel 2013, fa pagare 149,72 euro all'amministrazione. In più, i parcometri sono a noleggio.

L'ipotesi delle opposizioni, valutando il tipo di contratto e il noleggio, è che l'amministrazione empolese abbia pagato 58mila euro circa di sovrapprezzo. "Soldi investiti per un servizio sosta scassato e inadeguato", aggiungono.

Anche gli incassi denotano una perdita per gli uffici di via Del Papa. Nel 2013 sono stati incassati 1,091 milioni di euro, scesi a 968miila nel 2014, 893mila nel 2015 e 807mila nel 2016. Presumendo come base l'anno 2013, sono stati persi tra i 500 e i 600mila euro di incassi.

"I ritardi di un servizio sosta da adeguare lo pagheranno i cittadini - spiega Borgherini - Nel nuovo project financing l'unica idea nuova è di inserire degli stuart, ossia dei vigilini che potranno fare le multe. Si passa quindi dal Far West al controllo specifico del millimetro. E l'introito probabilmente andrà al privato".

Il futuro del territorio empolese, dal punto di vista dei parcheggi, sembra bigio. Tra quelli che vengono considerati errori dai consiglieri in conferenza è la mancanza di un obiettivo sicuro da raggiungere per il project financing o comunque per la gestione del tema soste. Senza nemmeno l'ombra di un percorso partecipato per i cittadini.

Ciolli ha puntato il dito anche contro "l'anarchia totale" del regolamento dei parcheggi: "Dal piano urbano del traffico a oggi molte cose sono cambiate. Era stato ipotizzato il turn-over per la cintura urbana di Empoli. Adesso è impossibile, sono stati concessi sempre più abbonamenti zcs in zone sempre più vicine al centro".

Borgherini ha voluto ricordare come anche i tabelloni elettronici alle porte della città, "pagati carissimo all'epoca", erano in realtà pensati per dare un'info utile agli automobilisti su quanti posti auto erano disponibili nei vari parcheggi cittadini. Obiettivo fallito già nel 2012, quando venne tolta quella funzionalità perché "un giorno d'agosto segnalarono che tutti gli stalli di Empoli erano occupati"

"Dal 2015 - concludono - si son fatti ben tre affidamenti diretti (senza gara) alla ditta uscente, con procedure almeno discutibili. E con indagini di mercato a dir poco traballanti, se la stessa ditta fornisce, per esempio al comune di Pistoia, lo stesso servizio a prezzi inferiori, con in più il noleggio dei parcometri".

La replica del sindaco Brenda Barnini

Interrogata sulle questioni riportate oggi in conferenza stampa dai gruppi consiliari di opposizioni, il sindaco Brenda Barnini ha voluto precisare alcune cose, in primis sull'esposto. "Non capisco l'atteggiamento delle opposizioni, le quali già altre volte si sono rivolte a Corte dei Conti e  Prefettura per segnalare presunte irregolarità nelle nostre azioni. Queste segnalazioni si sono rivelate poi del tutto infondate". Il primo cittadino ribalta il punto di vista affermando che sia "un peccato constatare che non sia arrivata dagli stessi consiglieri di opposizione nessuna proposta su come migliorare la gestione dei parcheggi della nostra città". In merito al servizio stesso infine conclude dicendo che "non è ancora stato appaltato a nessuno e nell'ultima seduta della giunta abbiamo chiesto ulteriori integrazioni alla ditta privata. Tutti i documenti sono stati messi a disposizione dei consiglieri fin da subito".

Elia Billero

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