Riprende il consiglio regionale dopo la seduta di ieri (qui il link: http://www.gonews.it/?p=754701). Apre il dibattito la discussione sulle piccole-medie imprese, la polizia stradale, le edicole e il servizio ai cittadini.
Liste di attesa chirurgiche: Saccardi risponde a interrogazione di Quartini
“Il dato medio regionale per singolo intervento, individuato come riferimento per la singola specialità, è riconducibile, nella maggior parte dei casi, alla tempistica attesa. Negli altri casi l’eccesso è per lo più da ritenersi modesto”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità, Stefania Saccardi, rispondendo ad una interrogazione di Andrea Quartini (M5S) sulle liste di attesa per interventi chirurgici. L’assessore ha precisato che tendenzialmente siamo nei tempi previsti di trenta giorni per gli interventi oncologici, con scostamenti di pochi giorni, mentre difficoltà innegabili ci sono nella gestione della chirurgia programmata, specie nell’ortopedia. A suo giudizio il problema è causato anche dalla carenza di personale, che non consente di utilizzare pienamente le sale operatorie. “E’ su questo fronte che stiamo intervenendo – ha affermato - Nell’Azienda Centro stanno per essere assunti ventuno anestesisti ed altro personale proprio per riorganizzare le sale”.
Ecco alcuni dati, con il tempo medio regionale di attesa in giorni, relativi al 2016: tumore maligno del colon, 27; tumore maligno del retto, 41; tumore maligno della mammella, 39; tumore maligno del pancreas, 28; tumore maligno dello stomaco, 23; tumore maligno della tiroide, 32; colecistectomia, 104; intervento di ernia addominale, 117; angioplastica coronarica percutanea, 19; intervento per aneurisma non rotto dell’aorta addominale, 58; valvuloplastica, 49; tumore maligno del rene, 43; tumore maligno della prostata, 54; prostatectomia trans uretrale per iperplasia benigna, 115; intervento per tumore maligno dell’utero e dell’ovaio, 34; isterectomia, 88; intervento di sostituzione del ginocchio, 85; intervento di sostituzione dell’anca, 104; artroscopia del ginocchio, 41; tumore maligno del polmone, 25; tumore cerebrale, 26.
Stefania Saccardi ha quindi osservato che dal 2009 è stato istituito un numero verde regionale, cui sono giunte circa 1300 segnalazioni, per ognuna delle quali è stata fatta la ricognizione dei tempi di attesa presso ogni singolo presidio con l’azienda di appartenenza. “Ciò ha permesso al cittadino di scegliere se rimanere in lista di attesa presso la struttura scelta a suo tempo, oppure cambiare presidio e scegliere quello con la lista più congrua – ha sottolineato l’assessore – Nel corso di questi anni non è pervenuta al numero verde regionale nessuna richiesta di rimborso”. Saccardi ha infine precisato che la revisione dei percorsi per i pazienti e la gestione centralizzata dei posti letto e dei blocchi operatori, nelle realtà in cui è stata attivata, ha permesso miglioramenti importanti.
“Meno male che nell’oncologia c’è il rispetto dei tempi. Sarebbe devastante se così non fosse” ha replicato il consigliere Andrea Quartini (M5S) che, a fronte di nessuna richiesta di rimborso nel corso di questi anni, ha parlato di ‘un vulnus comunicativo importante con l’utenza’. “Se c’è il diritto di potere essere operati in una struttura privata e poi rimborsati di questo diritto si deve parlare” ha commentato il consigliere, che ha segnalato i circa ventimila interventi chirurgici previsti nell’Area Centro ed i 1400 bambini al Meyer. “Ci sono dei buoni atti, ma delle pratiche insufficienti” ha concluso Quartini, dichiarandosi insoddisfatto della risposta avuta.
Sanità: legge 194, sì a mozione per piena applicazione metodo farmacologico
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato nella seduta di ieri, martedì 9 maggio, una mozione presentata dal gruppo Sì-Toscana a sinistra per la “piena applicazione della metodica dell’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica in ambito extraospedaliero”. Il testo inizialmente presentato dai consiglieri Paolo Sarti e Tommaso Fattori è stato modificato in accordo con Pd e Art.1-Mdp, sottoscritto anche dai consiglieri Enrico Sostegni, Valentina Vadi (Pd) e Serena Spinelli (Art.1-Mdp) e quindi approvato con 23 voti favorevoli, 6 contrari e 4 voti di astensione.
La mozione impegna la Giunta regionale ad adottare tutti gli atti necessari per fare in modo che “sia garantita in Toscana un’applicazione piena della metodica dell’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica in ambito extraospedaliero”; a garantire “la multidisciplinarietà, le pluralità e la qualità dei servizi offerti nei poliambulatori e nei consultori”, con la finalità di “promuovere l’utilizzo della metodica farmacologica nell’interruzione volontaria di gravidanza”; a proseguire nell’azione di “sostegno della proposta di effettuare la somministrazione della pillola RU486 presso il presidio dello Iot”, prevedendo anche, ove possibile, “l’estensione a strutture analoghe”; a valutare, infine, misure di “potenziamento dei servizi extraospedalieri”, per garantirne un adeguato numero in collegamento funzionale con gli ospedali di riferimento, al fine di “renderli operativi per l’applicazione delle metodiche di interruzione di gravidanza tramite la RU486”.
“Proseguiamo il nostro lavoro per dare un contributo alla corretta applicazione della legge 194 – ha dichiarato Paolo Sarti nell’illustrazione in Aula –. Mettere la rete territoriale in condizione di espletare questa funzione per somministrare la RU486 darebbe un grandissimo contributo all’applicazione seria della 194. L’intervento farmacologico dà maggiore sicurezza, maggior libertà di scelta alle donne, maggiore tempestività e meno rischi di complicanze: è, insomma, un salto di qualità. Qui non c’è ideologica – ha concluso Sarti –, parliamo di strumenti di civiltà, scienza corretta e rispetto per le donne”.
Enrico Sostegni ha motivato il voto favorevole del Pd, a seguito delle modifiche introdotte al testo, “perché si riconosce l’importanza della sperimentazione fatta dall’assessorato regionale all’Iot per portare al di fuori dell’ambito ospedaliero la somministrazione della pillola Ru486. Nei prossimi mesi potremo arrivare ad una valutazione su quali possano essere i luoghi sul territorio toscano dove, in collegamento funzionale, sia possibile effettuare questa metodologia”.
Posizione “profondamente” contraria è stata espressa dal consigliere Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia), “perché credo che il tema non debba essere affrontato in modo ideologico e l’interruzione di gravidanza non sia un diritto, ma una tragedia. La legge 194 non è nata con la finalità di fare abortire più donne possibili e non si deve esasperarla. L’interruzione di gravidanza deve essere l’extrema ratio e non può diventare come prendere un panino al fast food”. In dissenso rispetto alla posizione del proprio gruppo, il consigliere Paolo Bambagioni (Pd) motiva il suo voto contrario: “La mozione mostra un taglio ideologico più che rispondere a una reale necessità. L’interruzione di gravidanza deve essere l’ultima possibilità, non deve essere banalizzata attraverso servizi veloci”. Il capogruppo Manuel Vescovi ha annunciato la decisione del gruppo Lega nord di “lasciare libertà di voto ai consiglieri” e ha annunciato il proprio voto contrario. La consigliera Spinelli ha osservato come “non siamo qui per rappresentare solo i nostri sentimenti e le scelte personali, ci stiamo occupando della piena applicazione di una legge dello Stato, che prevede di utilizzare tutti i metodi meno invasivi, nel rispetto della salute della donna”.
Voto favorevole da parte del Movimento 5 stelle è stato annunciato da Andrea Quartini. “Penso di comprendere le scelte di coscienza, tuttavia qui è comunque in gioco una scelta consapevole, che la legge prevede e va garantita in un contesto di maggior sicurezza possibile”.
Voto di astensione dalla consigliera Elisa Montemagni (Lega nord): “La mozione è incompleta e non sufficiente, mancano le informazioni per presentare anche le alternative all’aborto, specialmente alle ragazze giovani”.
Polizia stradale: mozione Lega chiede rafforzamento e mantenimento distaccamenti
“Porre in essere ogni possibile iniziativa nei confronti del Governo nazionale per impedire la chiusura dei distaccamenti di Polizia stradale in Toscana, in primo luogo quelli di Viareggio e Portoferraio”. Questo il dispositivo contenuto nella mozione presentata da Elisa Montemagni (vice capogruppo Lega Nord) che il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza nel corso della seduta di ieri, martedì 9 maggio.
“Il ministero dell’Interno – ha spiegato la consigliera - ha emanato un apposito decreto in cui specifica che una ventina di distaccamenti territoriali di Polizia stradale verranno soppressi. Tra questi c’è anche quello attualmente operativo a Portoferraio”. “Crediamo che tale decisione sia insensata” ha detto ancora Montemagni. “Il presidio all’Elba è, a nostro avviso, fondamentale considerata anche la generale richiesta di maggiore sicurezza da parte dei cittadini”. “Il nostro territorio ha bisogno di essere sorvegliato. Invece che sopprimere i distaccamenti, crediamo sia necessario rafforzare ogni presidio” ha concluso.
Ad annunciare il voto favorevole del gruppo Pd, il consigliere Massimo Baldi che ha comunque rilevato come sia necessario “abituarsi all’idea che la sicurezza del domani è fatta da una rete in cui le forze dell’ordine sono perno indiscutibile, affiancate però da mezzi e tecnologia che permettono modalità di controllo diverse”. “In Toscana – ha continuato Baldi citando l’ultimo rapporto Istat – le cose non stanno andando male. Il nostro voto è favorevole e vuole marcare il problema esistente di Portoferraio su cui pensiamo la Regione debba farsi sentire”.
Voto favorevole al testo della Lega è stato annunciato anche dal consigliere Enrico Cantone (M5s): “Questa mozione ricalca, di fatto, la nostra già discussa in commissione e nella quale affrontavamo il caso Portoferraio e una discontinuità territoriale per cui è necessario il controllo”. A tal riguardo Cantone ha citato dati e statistiche della prefettura dal 2011 al 2015 che parlano di fermi e sequestri di patenti “aumentati”. “La necessità di un potere deterrente che la polizia stradale ha sempre manifestato ci ha spinti a predisporre una mozione in tale senso e ovviamente a votare anche questa”.
Servizi al cittadino: valorizzare erogazione in aree periferiche e disagiate
“Porre in essere tutte le più utili iniziative e politiche volte a rafforzare e qualificare l’erogazione di servizi al cittadino, sia quelli di propria competenza che non, nelle aree territoriali considerate periferiche e disagiate, come ad esempio quelle montane ed insulari”. È quanto chiede una mozione presentata dal consigliere del Movimento 5 stelle, Gabriele Bianchi, votata all’unanimità dal Consiglio regionale nella seduta di martedì 9 maggio.
Nel testo, illustrato dallo stesso Bianchi che ha rilevato come “l’oro della Toscana sia in ogni suo metro quadro”, si impegna la Giunta anche ad “individuare le modalità di concertazione con Poste italiane, coinvolgendo enti e realtà locali, per assicurare la tutela e la difesa del servizio presente sui territori e in particolare nelle aree periferiche”.
Ad annunciare il voto favorevole del gruppo Pd, il consigliere Massimo Baldi che ha però stigmatizzato il “ripetersi di mozioni sullo stesso tema, al quale abbiamo sempre risposto favorevolmente”. “Ribadiamo – ha detto – che la problematica ha la massima attenzione di tutta la classe politica toscana. Voteremo anche questa mozione come le precedenti ma vi esortiamo a non abbondare con atti di indirizzo gemelli”.
Il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi ha incalzato la discussione rilevando che il “ripetersi di mozioni simili sono il segno che evidentemente i problemi permangono. Ci sono pochi strumenti più cogenti – ha ammesso - ma queste sono le preoccupazioni che vengono dal territorio e alle quali dobbiamo rispondere” ha concluso annunciando il voto a favore.
Sulla stessa lunghezza d’onda Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra): “Questa è la direzione giusta, quella di una Toscana policentrica che per essere tale deve avere servizi di qualità ovunque”. “Speriamo - ha aggiunto - si riescano a fare passi avanti importanti prima della fine della legislatura”.
Economia: mozione in sostegno alle piccole e medie imprese
“Le piccole e medie imprese rappresentano un punto di forza essenziale per l’economia della Toscana”, da qui la presentazione di una mozione, del gruppo Sì Toscana a sinistra, sulle azioni di sostegno da parte della Regione Toscana, approvata dal Consiglio a maggioranza.
A illustrare in aula l’atto, il consigliere Tommaso Fattori, che è partito dalla Società di Sviluppo Toscana, operante sotto il controllo della Regione, che ha tra le funzioni l’assistenza in materia di incentivi alle imprese; visto il particolare momento di criticità della stessa società – dovuta anche al passaggio delle funzioni precedentemente svolte da Artea – la mozione impegna la Giunta a incrementare la dotazione organica e strumentale di Sviluppo Toscana o in alternativa a considerare un nuovo soggetto per attività di supporto sui temi dello sviluppo economico; a considerare un eventuale incremento delle risorse destinate al bando Microinnovazione; ad attivare nei tempi più rapidi possibile il Fondo rotativo derivante dal Programma operativo regionale, del Fondo europeo di sviluppo regionale, evitando squilibrio nella distribuzione delle risorse nella direzione del microcredito. Infine, la richiesta di riferire in Consiglio in merito all’attuazione del Fondo rotativo, strumento fondamentale per il sostegno alle Mpmi.
Claudio Borghi (Ln), spiegando che la questione dei fondi europei è complessa, a partire dai bandi, “troppo lunghi e scritti in maniera ostica”, si è pronunciato per l’astensione, impegnandosi, come gruppo, a risolvere il problema alla radice.
Gabriele Bianchi (M5S) si è detto invece contrario: non si può chiedere di aumentare la dotazione organica di Sviluppo Toscana Spa, prima di aver chiara l’organizzazione della stessa.
Edicole, via libera del Consiglio a sostenerle. Gazzetti (Pd): “Segnale importante dall’Assemblea regionale. Uno stimolo ad attivare un percorso che in futuro potrà coinvolgere anche altri settori”
Firenze (l.b) Sostegno alle edicole toscane. C’è il via libera del consiglio regionale alla mozione proposta dal consigliere regionale del Pd Francesco Gazzetti e sottoscritta anche dal capogruppo Leonardo Marras, dalla vice capogruppo Monia Monni e dai consiglieri Gianni Anselmi, Antonio Mazzeo, Fiammetta Capirossi, Marco Niccolai e Andrea Pieroni. Il testo è stato approvato con i voti favorevoli di tutti i gruppi tranne quello del Movimento 5 Stelle “che- ha detto Gazzetti-, senza spiegare il perché, si è invece astenuto, dimostrando quale sia l'attenzione dei grillini per chi lavora in questo settore e per questi luoghi. Ringrazio invece le colleghe ed i colleghi degli altri gruppi che, insieme al Pd, hanno lanciato un segnale importante. L’atto di oggi è uno stimolo importante ed è un primo passo concreto per un lavoro futuro che potrà coinvolgere anche altri settori che hanno necessità di essere tutelati. Il sistema delle edicole- ha spiegato Gazzetti illustrando ieri in aula l’atto- è la porta d’accesso del cittadino all’informazione; tutelare il lavoro di questa categoria colpita anche essa dalla crisi economica e dal cambio di accesso all’informazione dopo la diffusione di internet, è un impegno che ci dobbiamo prendere. Mentre c’è chi invita a non comprare i giornali, il gruppo del Pd – aggiunge Gazzetti - torna a sottolineare che la pensa diversamente e lavora anche per essere vicino anche a chi li vende, ritenendo che il mestiere dell’edicolante ha, direi, una funzione ‘culturale’, oltre ad essere spesso un punto di riferimento nei quartieri cittadini e luogo di aggregazione e discussione”. Nello specifico l’atto impegna la giunta ad attivarsi presso il governo al fine di sollecitare lo stato di approvazione dei decreti legislativi previsti dalla legge 198 del 2016 soprattutto per quanto riguarda l’innovazione e la modernizzazione della rete di vendita, sostenendo il sistema distributivo e la vendita dei giornali. La legge del 2016 prevede l’istituzione presso il Ministero dell’economia e delle finanze del fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, e delega il Governo a ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all’editoria e all’emittenza radiofonica e televisiva , con specifichi punti in cui si parla esplicitamente di delega al governo per l’ampliamento della rete di vendita e quindi a sostegno del sistema distributivo per la vendita dei giornali”. Da tempo il settore degli edicolanti, come sta avvenendo per l’industria poligrafica, vive una crisi molto dura dei ricavi, tanto che il Sindacato nazionale Giornalai d’Italia ha stimato un calo del guadagno medio, dal 2007 ad oggi, di circa il 10/15% di entrate annue.
Nuovi cittadini a 4 zampe, Stella (FI) punta al decalogo per la Regione: «Scacco matto in 10 mosse alle tensioni con la coda per spazi urbani sempre più a misura di cane»
Dall’ingresso del cane trovatello nei canili sanitari fino al suo ricovero nei rifugi e poi ancora all’adozione, con l’inserimento in famiglia e nella società dove i nuovi cittadini a quattro zampe sono, in Toscana, in media uno ogni sei persone, con fisiologico incremento della densità negli spazi urbani dove – se le aree di sgambamento non sono mai abbastanza – fin troppe invece sono le liti a causa di cani lasciati gironzolare senza guinzaglio, escrementi non raccolti, conduzioni negli spazi pubblici troppo spesso affidate al buon senso individuale con picchi di creatività non sempre appropriati: di tutto questo si occupa la mozione con cui il Vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella (Forza Italia) punta a dare scacco matto alle tensioni che, specie nelle città, si generano tra persone e persone, persone e cani, cani e cani a causa di una socialità forzata che non per tutti, non sempre, è una scelta.
«Le leggi – ricorda Stella – sia a livello regionale che nazionale esistono. Così come esistono i regolamenti comunali. Certo, vanno applicate. Ma non solo per la parte repressiva. Non si può pensare di affidare la formazione di una coscienza cinofila condivisa unicamente alle regole e alla repressione, come avvenuto di recente con l’azione di vigilanza e sanzionatoria messa in campo dal Comune di Firenze: la cultura della corretta convivenza uomo-cane va costruita e coltivata, sostenuta anche. Ecco perché propongo alla Regione di assumere un ruolo da protagonista che la renda ente guida rispetto ai Comuni con azioni di controllo rispetto ad esempio allo stato strutturale e gestionale dei canili, ma anche promuovendo misure pratiche e semplici come l’installazione di distributori di quanto necessario alla raccolta degli escrementi».
Dieci, si diceva, le mosse individuate da Stella per sbrogliare la matassa della convivenza a sei zampe in città e che coprono ogni età e fase della vita del cane. Eccole, in breve: istituzione di un team multidisciplinare per effettuare controlli sullo stato strutturale e gestionale dei canili sanitari e dei rifugi autorizzati presenti sul territorio regionale; il loro censimento in un data base pubblico e costantemente aggiornato, come già accade in altre Regioni; attivazione di un Ufficio Diritti degli Animali regionale e nei singoli Comuni; vincolo per gli enti locali a prevedere un’area di sgambamento all’interno di ogni nuovo parco urbano realizzato; installazione di una rete di distributori di sacchettini e palette per la raccolta di escrementi; misure di sostegno alle famiglie meno abbienti per le spese veterinarie di sterilizzazioni e vaccini; pronto soccorso veterinario regionale; percorsi univoci di formazione cinofila per il patentino e di Buon cittadino a 4 zampe; individuazione di aree cimiteriali dedicate agli animali d’affezione. Il tutto includendo i nuovi professionisti della cinofilia quali educatori, istruttori, centri cinofili e associazioni.
Giornali: sostegno alla rete toscana di vendita
Approvata a maggioranza dall’aula una mozione in merito al sostegno della rete toscana di vendita dei giornali, che impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo per sollecitare i decreti legislativi relativi all’innovazione e la modernizzazione della rete di vendita e quindi il sostegno al sistema distributivo e alla vendita dei giornali. E che, inoltre, impegna la Giunta “a valutare la possibilità di attivarsi anche mediante gli strumenti già previsti dall’ordinamento regionale, per interventi di sostegno materiale e immateriale nei confronti della rete toscana di vendita dei giornali”. L’atto, presentato da numerosi consiglieri del gruppo Pd, vede come primo firmatario Francesco Gazzetti. Gazzetti, illustrando la mozione, ha ricordato la necessità “di sostenere con misure incisive la rete di vendita, che da anni soffre una grande crisi economica che genera incertezza in merito al futuro dei tanti lavoratori ad essa legati”. Il sistema delle edicole, ha sottolineato il consigliere, rappresenta la porta di accesso del cittadino all’informazione a mezzo stampa, e il diritto all’informazione passa anche attraverso una rete di vendita delle testate giornalistiche e dei prodotti editoriali efficiente, capillare e aggiornata.
Trasporti: auto elettriche e ibride, mozione accesso Ztl
La non uniformità delle norme in materia di accesso alle Ztl, per auto elettriche e ibride, che varia da Comune a Comune, ha portato il gruppo Lega nord, prima firmataria Elisa Montemagni (Ln), a presentare una mozione, approvata dall’aula, per impegnare la Giunta a redigere delle “linee guida – o comunque a cercare un accordo con gli amministratori locali su un protocollo di intesa – per garantire sul territorio regionale, agli utilizzatori rispettivamente di auto elettriche o ibride, l’accesso alle zone a traffico limitato, uniformando le modalità di accesso e di sosta all’interno delle stesse nei diversi comuni”. Come sottolineato dalla consigliera Montemagni, nel corso dell’illustrazione dell’atto, è necessario incentivare tutte le iniziative a vantaggio dell’ambiente e della salute dell’uomo, offerti anche dalle vetture sia elettriche che ibride.
Condivisione dell’obiettivo proposto dalla mozione è stato espresso dalla consigliera Elisabetta Meucci (Pd): il tema è ambientale e può rientrare nel piano regionale della qualità dell’aria.
Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) ha invece manifestato qualche perplessità sull’impostazione: la via maestra è incentivare il trasporto pubblico locale.
Liste d’attesa chirurgiche, M5S: "Se il cittadino 'finisce' al privato, può chiedere il rimborso"
L’assessora alla sanità regionale ha risposto all’interrogazione M5S sulle liste d’attesa chirurgiche, confermando la “scoperta” del Movimento 5 Stelle.
“Dal 2009 i cittadini toscani avevano un’opportunità importante offerta dalla Regione in ambito sanitario, ma ignorandolo non ne hanno potuto approfittare. Sono tutti coloro che si sono pagati di tasca propria l’intervento chirurgico in una struttura privata dopo aver saputo dall’operatore CUP che nel servizio pubblico dovevano aspettare più di tre mesi. Potevano chiedere il rimborso integrale della spesa sostenuta alla Regione Toscana – tramite il numero verde 800 556060 - ma, guarda caso, nessuno in otti anni lo ha fatto, come segnalatoci dall’assessora Saccardi in aula. Un bel risparmio per le casse regionali e un bel salasso per quelle dei cittadini, del quale in otto anni nessuno prima di noi si era accorto” così Andrea Quartini, consigliere regionale M5S in Commissione Sanità primo firmatario dell’interrogazione.
“Dire che è mancata l’informazione alla cittadinanza forse è poco. I cittadini avevano un diritto e qualcuno ha forse evitato di farglielo sapere” prosegue il Cinque Stelle che aggiunge “abbiamo provato a chiamare il numero verde oggi, ma dopo le 15: dopo l’orario di chiusura del servizio. Ci riserviamo di verificarlo domani e invitiamo i cittadini a farlo con noi. Di certo questo provvedimento regionale ha notevoli profili di interesse: basti pensare che il cittadino toscano rimasto insoddisfatto dal dover attendere oltre tre mesi per un’intervento in una struttura pubblica, potrebbe persino recarsi presso un centro privato ubicato oltre il territorio regionale e – paradossalmente – con la medicina transfrontaliera – addirittura all’estero”.
“La nostra deputata in Commissione Sanità, Giulia Grillo, si è subito attivata per chiedere di estendere questo modello toscano a tutte le altre regioni, questa volta senza però lasciare all'approssimazione PD la comunicazione dell'opportunità verso i cittadini. Potrebbe rappresentare un ottimo deterrente per la privatizzazione sanitaria, perché di fronte al conto salato che presenteranno i cittadini costretti ad operarsi al di fuori del servizio sanitario nazionale, l'amministrazione pubblica dovrà necessariamente migliorare per evitare la bancarotta”.
Bando imprese giovani, donne e cassintegrati, Nardini (PD): "Sostegno concreto"
“Leggo con piacere la notizia del rilancio, con una campagna di comunicazione dedicata, del bando regionale per le agevolazioni per imprese giovanili e femminili: la Regione mette a disposizione risorse che possono essere utilizzare per investire nel proprio futuro ed è importante che siano sfruttate al meglio”. Così Alessandra Nardini, Consigliera Regionale Pd, commentando il lancio della campagna di comunicazione sul bando imprese giovani, donne, cassaintegrati annunciato questa mattina dal Presidente Enrico Rossi.
“Parliamo spesso dell'esodo delle ragazze e dei ragzzi che, magari dopo essersi formati nel nostro Paese, sono costretti a lasciarlo per cercare lavoro all’estero, senza contare l'alto tasso di disoccupazione giovanile, la bassa occupazione femminile e le disparità di genere che ancora persistono nel mondo del lavoro. Fenomeni che minano la reale possibilità di autonomia dei giovani e che, spesso, ne condizionano anche le scelte di vita – prosegue Nardini –, io credo che misure come questa, un sostegno concreto a chi sceglie di investire sul proprio futuro realizzando un’attività in Toscana, siano una risposta concreta e doverosa. Scegliendo di destinare 16milioni di euro alla creazione di nuove imprese o al rilancio di attività già esistenti da meno di due anni la Regione riconosce, ancora una volta, il lavoro come priorità, con particolare attenzione a giovani, donne e cassintegrati. Mi sento di fare un appello alle ragazze e ai ragazzi toscani: informatevi, sfruttate questa opportunità al meglio”.
Parte oggi la campagna regionale di promozione del bando co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per agevolare la nascita di nuove imprese giovanili, femminili e di destinatari di ammortizzatori sociali nei settori manifatturiero, commercio turismo e terziario. Il bando, che rientra nel POR FESR 2014-20 e tra le opportunità di Giovanisì (area 'Fare impresa'), mette a disposizione 16 milioni di euro sotto forma di microcredito. Aperto lo scorso 1 marzo fino ad esaurimento della dotazione finanziaria. I soggetti beneficiari sono micro e piccole imprese, giovanili, femminili o di destinatari di ammortizzatori sociali costituite nei due anni precedenti la data di presentazione della domanda e/o persone fisiche che costituiranno l'impresa entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione. Il costo totale ammissibile del progetto non deve essere inferiore a 8 mila euro e superiore a 35 mila. Il finanziamento da restituire a tasso zero alla Regione è di importo massimo pari a 24,5 mila. La durata del finanziamento è di 7 anni. Sono ammesse le seguenti spese: per investimenti (beni materiali come impianti, macchinari, attrezzature e altri beni funzionali all'attività di impresa, opere murarie connesse all'investimento; beni immateriali come brevetti, licenze, know how o altre forme di proprietà intellettuale) e per capitale circolante (nella misura del 30% del programma di investimento ammesso: spese di costituzione, spese generali, scorte).
Servizi al cittadino, approvata mozione M5S
“Porre in essere tutte le più utili iniziative e politiche volte a rafforzare e qualificare l’erogazione di servizi al cittadino, sia quelli di propria competenza che non, nelle aree territoriali considerate periferiche e disagiate, come ad esempio quelle montane ed insulari”. È quanto chiede una mozione presentata dal consigliere del Movimento 5 stelle, Gabriele Bianchi, votata all’unanimità dal Consiglio regionale nella seduta di martedì 9 maggio.
Nel testo, illustrato dallo stesso Bianchi che ha rilevato come “l’oro della Toscana sia in ogni suo metro quadro”, si impegna la Giunta anche ad “individuare le modalità di concertazione con Poste italiane, coinvolgendo enti e realtà locali, per assicurare la tutela e la difesa del servizio presente sui territori e in particolare nelle aree periferiche”.
Ad annunciare il voto favorevole del gruppo Pd, il consigliere Massimo Baldi che ha però stigmatizzato il “ripetersi di mozioni sullo stesso tema, al quale abbiamo sempre risposto favorevolmente”. “Ribadiamo – ha detto – che la problematica ha la massima attenzione di tutta la classe politica toscana. Voteremo anche questa mozione come le precedenti ma vi esortiamo a non abbondare con atti di indirizzo gemelli”.
Il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi ha incalzato la discussione rilevando che il “ripetersi di mozioni simili sono il segno che evidentemente i problemi permangono. Ci sono pochi strumenti più cogenti – ha ammesso - ma queste sono le preoccupazioni che vengono dal territorio e alle quali dobbiamo rispondere” ha concluso annunciando il voto a favore.
Sulla stessa lunghezza d’onda Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra): “Questa è la direzione giusta, quella di una Toscana policentrica che per essere tale deve avere servizi di qualità ovunque”. “Speriamo - ha aggiunto - si riescano a fare passi avanti importanti prima della fine della legislatura”.
Auto elettriche nelle ZTL, approvata mozione Lega Nord
“Partendo dall’inconfutabile dato di fatto - afferma Elisa Montemagni, Consigliere regionale della Lega Nord - che, in Toscana, vi sono circa il 7% di auto elettriche in circolazione ed avendo verificato che le norme vigenti per l’accesso alle varie ZTL, variano normalmente da Comune a Comune, ho deciso di predisporre un atto, approvato all’unanimità dall’Aula del Consiglio regionale, che impegna la Giunta ad individuare, all’interno del Piano Regionale per la qualità dell’aria (che noi riteniamo di assoluta importanza), specifiche indicazioni da rivolgere agli amministratori locali, col chiaro obiettivo di garantire su tutto il territorio toscano, omogenee modalità d’accesso e di sosta delle auto elettriche ed ibride nelle diverse ZTL, conciliando, altresì, le svariate esigenze di naturale promozione di tale tipo di veicoli a basso impatto ambientale con le normali necessità inerenti alla limitazione del traffico e conseguente pedonalizzazione delle aree. In tal modo i possessori di questi mezzi non inquinanti, saranno sicuramente agevolati, quando vorranno accedere alle zone a traffico limitato delle nostre città.”
Trapianti, la mozione di Sì
Una mozione per implementare la registrazione della dichiarazione della volontà circa la donazione dei propri organi e tessuti sulla carta di identità. E' quanto presentato in Consiglio regionale dai consiglieri di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori (capogruppo) e Paolo Sarti, e illustrata oggi insieme a Roberto travagli della segreteria Prc di Firenze. I presentatori hanno ricordato che la Regione Toscana è attiva nella promozione della scelta di ciascun cittadino nella donazione di organi attraverso il progetto 'Una scelta in Comune'", che "è attivo in 160 amministrazioni toscane". La Toscana, hanno ricordato ancora, "si conferma la regione più generosa a livello nazionale, e nel 2016 i donatori sono stati 53,3 per milione di abitanti, più del doppio della media nazionale pari a 24,3". La mozione impegna la Giunta toscana, "nell'ambito delle proprie competenze, a proseguire nell'attività di promozione presso le amministrazioni comunali, con un ulteriore diffusione del progetto 'Una scelta in Comune', e con il celere avvio degli atti previsti dalla normativa nazionale e delle procedure connesse all'attivazione del servizio di registrazione della dichiarazione di volontà in materia di donazione di organi e tessuti, presso gli uffici anagrafe".
Fonte: Consiglio Regionale della Toscana