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Rapporto legislazione: la parola alle commissioni

Giacomo Bugliani

“Il 2016 è stato un anno molto importante. La commissione che presiedo ha licenziato un numero di proposte di legge poi approvate dal Consiglio, trentaquattro, sicuramente significativo. Il carico di lavoro è notevolmente superiore a quello delle altre commissioni e il meccanismo di evasione è risultato tempestivo ed eccellente”. Questo il bilancio stilato da Giacomo Bugliani, presidente della commissione Affari istituzionali, in occasione della presentazione del rapporto sulla legislazione 2016. Un bilancio su attività e  filoni tematici anche “particolarmente sentiti”, ha detto Bugliani riferendosi, ad esempio, a quello della fusione dei comuni “rispetto ai quali – ha rilevato – si sono sciolti nodi importanti, come dimostra l’annosa vicenda del territorio del Casentino”. Il presidente ha poi definito “assolutamente significativo il ruolo avuto rispetto al riordino delle funzioni e al passaggio delle competenze dalle Province alla Regione e ai Comuni”. “Nel 2016 – ha ricordato ancora Bugliani – ci sono state ben due leggi che si sono poste in attuazione sia del decreto Delrio sia della successiva legge 22, che ha sancito il trasferimento delle funzioni”.

Secondo il presidente, Gianni Anselmi, il lavoro svolto dalla commissione Sviluppo economico e rurale nel 2016 è stato “robusto e importante, nel primo anno di attività piena. E mi piace sottolineare la grande collaborazione instaurata all’interno della commissione da parte di tutti i colleghi, a prescindere dallo loro appartenenza politica”. Il presidente ha voluto ringraziare il lavoro fatto dagli uffici, in particolar modo nella “cura della qualità dell’ordinamento”. “Non di rado – ha ricordato Anselmi – abbiamo dovuto affrontare scelte complicate, al limite delle competenze regionali e penso alla caccia e agli Atc (Ambiti territoriali di caccia, ndr), ma anche al settore del turismo e alla questione delle locazioni turistiche”. Un lavoro portato avanti “con coerenza di visione e di metodo, secondo la responsabilità della rappresentanza che i cittadini ci hanno chiamato a svolgere – rivendica Anselmi –. Non a caso, non c’è una norma che sia uscita dalle commissioni così come vi era entrata e questo non perché siano arrivate correzioni all’ultimo momento da parte della Giunta regionale”, e nemmeno, dice ancora Anselmi, per “reclamare una differenza rispetto all’esecutivo regionale, ma per arricchire”.

Un ruolo e un compito svolti “in una dimensione di autonomia” che anche la commissione Sanità si è data, come ha spiegato il consigliere Nicola Ciolini intervenuto a nome del presidente Stefano Scaramelli, e che intende confermare “nell’anno in corso, come stiamo dimostrando con l’iter di approvazione della legge sulle vaccinazioni obbligatorie”. Iter, ha proseguito Ciolini, “che affrontiamo con senso di responsabilità e intendiamo concludere, articolando meglio l’impostazione avviata dalla Giunta regionale, senza farci fermare dai rischi di impugnazione”.

Anche il lavoro della commissione Ambiente è stato intenso, “con 27 proposte di legge licenziate, 37 interrogazioni, 39 mozioni, 27 audizioni, una indagine conoscitiva sulla laguna di Orbetello, quest’ultima conclusa con una approvazione unanime della relazione finale”, come ha spiegato il consigliere Francesco Gazzetti, intervenuto per il presidente Stefano Baccelli. Una attività incentrata sulle direttrici del governo del territorio, dell’energia, della tutela dell’ambiente, della mobilità e delle infrastrutture”. Con un lavoro fondamentale “nella riforma della legge 65 sul governo del territorio, alla quale teniamo molto”. Una riforma nella definizione della quale, “il Consiglio regionale ha saputo diventare un punto di ascolto”.

Il presidente Jacopo Alberti ha riportato all’attenzione il lavoro della commissione di Controllo, “svolto in dieci sedute, tre audizioni, quattro sopralluoghi” e incentrato sull’attività, con l’espressione di pareri preventivi sullo stato di attuazione delle politiche regionali e sulla coerenza degli atti di programmazione regionale.

A chiudere i lavori è stato il segretario generale del Consiglio regionale, Silvia Fantappiè, che ha parlato della discussione del Rapporto come di un “momento fondamentale soprattutto per la politica, che può condurre un’analisi di quello che ha fatto”. Quest’anno infatti, per la prima volta, sono stati coinvolti attivamente i consiglieri regionali, le commissioni, in virtù di un’idea per la quale Fantappiè ha ringraziato Gemma Pastore. Oltre che a politici e giuristi intervenuti, i ringraziamenti del segretario generale sono andati anche Patrizia Tattini, direttore di area del Consiglio regionale.

Fonte: Toscana Consiglio regionale

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