Palio di Fucecchio: Querciola, una contrada che vuol scrivere la Storia

foto di Veronica Gentile

Prosegue lo speciale di gonews.it sul Palio delle Contrade di Fucecchio: un po' di curiosità su Querciola, con quel precedente del 2014...


Si può essere una delle contrade meno popolate e comunque tra le più vincenti e temute? La risposta sta in quel lembo di terra che fa geograficamente da cuscinetto tra Ferruzza e Cappiano e, se si vuole, smorza un po' la rivalità tra le due almeno a livello di confini. La contrada della Querciola può non essere la più interessante dal punto di vista storico, può non godere di bellezze architettoniche particolari, ma senza ombra di dubbio se si parla di Palio di Fucecchio è come la Germania nel calcio: alla fine la trovi sempre in fondo, e spesso vince pure.

Cinque sono i palii in bacheca per Querciola, gli arancioverdi hanno vinto la prima volta nel 1982 e l'ultima nel 2015 (anche se, come vedremo, il successo del 2014 è il più incredibile di tutti) e sono dietro solamente a Porta Bernarda nell'albo d'oro. Con una nuova vittoria però Querciola scriverebbe la famosa Storia con la S maiuscola: andrebbe sì a raggiungere i rossoneri a quota sei cenci, ma a differenza di Porta Bernarda li avrebbe conquistati tutti in palii regolari mentre gli altri ne annoverano ben due straordinari. Non che sia un difetto, ma comunque Querciola affila gli artigli per stupire ancora.

Querciola: l'araldica e la storia

Non è una colpa di Querciola ovviamente, ma la zona non ha troppe radici storiche. Se a livello industriale è una delle più floride al giorno d'oggi, anni e anni e anni or sono Querciola era solamente un pezzo di terra di passaggio. Il nome deriva semplicemente dalla via che la percorre e sembra che, al momento della definizione delle contrade, sia stato scelto di creare Querciola proprio per non rendere troppo grandi Ferruzza e Cappiano. Poco male, i contradaioli hanno avuto di che esultare.

Cosa è che contraddistingue una delle contrade con meno nozioni storiografiche? Senz'altro lo spirito di appartenenza che, paradossalmente, si è creato a una velocità doppia rispetto a altre contrade storiche. Non era facile fare gruppo attorno a una zona che era "o Cappiano o Ferruzza" ma gli arancioverdi ce l'hanno fatta. Molte manifestazioni sportive, il gruppo dei musici, quello degli sbandieratori, le continue cene nella sede di via Berlinguer: tutto questo ha contribuito a far nascere il vero spirito di contrada.

Lo stemma simboleggia speranza e fede ed è uno scudo verde con una croce di Sant'Andrea arancione. Agli angoli di verde della croce si trovano quattro fiordalisi bordati d'arancio. Il patrono della contrada è il 24 giugno, San Giovanni Battista.

Querciola: la rimonta più pazza del mondo

Verso le 19.45 del 18 maggio 2014 lo spicchio di tifosi della Querciola nella Buca di Sant'Andrea è in preda allo scoramento. Simone Mereu in sella a Bomario da Clodia è attardato dopo la prima curva. Alla tratta pochi giorni prima gli arancioverdi avevano esultato: un fantino come Mereu e un cavallo che aveva sbaragliato tutti nelle corse di primavera e nelle gare di provincia, un'accoppiata vincente. Eppure quando Milone dà il via, Mereu e Bomario da Clodia sono dietro a tutti. Borgonovo è in testa alla fine del primo giro, sembra poter tenere botta. Lo spicchio di Querciola ancora non sa che sarà uno dei giorni più belli di sempre.

Immaginate un tifoso che, mani al volto della disperazione e seduto sull'erba, a poco a poco si alza e spalanca gli occhi per quello che sta succedendo in pista. Accade tutto in pochissimi secondi, perché quel fantino arancio e verde, soprannominato Deciso non a caso, sembra aver montato il motore di una Ferrari sul cavallo. Massarella, Sant'Andrea, Borgonovo e Bernarda sono in lotta per il primo posto, dietro c'è Mereu. Ci rimarrà fino agli ultimi metri, poi succederà l'impossibile.

Bomario da Clodia sprinta all'ultima curva, scarta sulla sinistra e poi si accentra superando il gruppo in volata come un ciclista di alto rango. La tifoseria di Querciola non ci crede, la Buca non ci crede, Fucecchio non ci crede. Lo avevano già etichettato come delusione della finale, ma Mereu supera tutti e taglia il traguardo da primo classificato. I contradaioli invadono la pista. C'è chi piange di gioia ma in casi come questo le lacrime sono riduttive. Una rimonta pazzesca, forse la più bella della storia recente del Palio. Ricordatela a uno qualsiasi della Querciola, vi offrirà da bere per avergli fatto tornare in mente un bellissimo momento.

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