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Apre Fabrica Europa, un grande laboratorio sul mondo e il futuro

Un grande laboratorio sul mondo alla ricerca di nuove visioni di futuro.

Il programma della XXIV edizione del Festival Fabbrica Europa si muove tra comunità artistiche e ritualità del domani, che prendono vita nelle atmosfere create da alcuni tra i massimi esponenti delle performing art provenienti da tutta Europa e oltre - Medio Oriente, India, Cina, Mediterraneo... - che renderanno la Stazione Leopolda di Firenze e gli altri spazi coinvolti dal Festival un territorio in cui immaginare e incontrare altri mondi possibili. Una mappa del contemporaneo in cui orientarsi con la bussola dello sguardo e della curiosità, tra grandi nomi e giovani emergenti della scena performativa più ricercata, tra linguaggi e segni di un panorama ricco e attuale che mostra nuove vie creative e sociali.

Se in questi anni Fabbrica Europa è diventata una delle realtà consolidate del panorama del contemporaneo anche grazie ai grandi ospiti internazionali, la sfida è ora quella di trasmettere esperienze e conoscenze, pratiche e progettualità alle generazioni che si affacciano al mondo dell’arte in cerca di riferimenti, per capirne i meccanismi profondi. È per questo che l’attenzione del Festival va sempre più alla ricerca di tutti quei luoghi in cui trovare una vitalità nuova da condividere, un terreno fertile in cui agire, adatto per osservare e riflettere la realtà da prospettive inusuali, fino a raggiungere, quando possibile, lo stupore.

Il Festival - fino al 14 maggio alla Stazione Leopolda e fino al 15 giugno in altri spazi della città e della regione - propone un ricco e articolato programma di eventi che spaziano dalla danza, alla performing art, dal teatro alla musica, dalle istallazioni agli workshop, ai progetti speciali (14 nuove creazioni; 10 coproduzioni; 8 tra prime nazionali/prime europee/prime assolute; 4 anteprime; 2 istallazioni performative; 1 progetto europeo; 2 progetti a livello nazionale e internazionale; 1 progetto per le nuove generazioni; 70 le rappresentazioni complessive).

Inaugurazione il 4 maggio con la prima nazionale di A Love Supreme, coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker e Salva Sanchis per la Compagnia Rosas, sulla musica dell’omonimo capolavoro di John Coltrane (in replica il 5 maggio).

Sempre il 4 maggio si avvia Rope. Possibilities of binding, l’intervento artistico di Ief Spincemaille nel quartiere Isolotto: una gigantesca fune, lunga 100 metri e con un diametro di 30 centimetri - realizzata dai detenuti del carcere di Leuven - trova la propria identità performativa, sociale, poetica, attraverso il coinvolgimento estemporaneo di cittadini e turisti (fino al 14/5, nell’ambito del progetto europeo N.O.W. New Open Working process for the performing arts).

Dal 4 al 7 maggio OHT-Office for a Human Theatre propone Squares do not (normally) appear in nature, istallazione performativa che attraverso 13 esperimenti visivi e sonori  pone lo spettatore a confronto con uno spazio senza attori dove colore, luce, nebbia, vetro, immagini sono protagonisti.

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