gonews.it

Vicopisano, esplode la chiesa del Castellare: c'è un ferito. Al via il recupero del grosso crocifisso in legno

Questa sera, martedì 2 maggio, verso le 21 la squadra dei vigili del fuoco di Cascina con supporti da Pisa e Ponsacco è intervenuta nel comune di Vicopisano, in località San Giovanni alla Vena, per una esplosione che ha coinvolto la chiesa del Castellare. L'esplosione ha quasi completamente distrutto la chiesa.

Sembra che ci sia un ferito lieve, coinvolto nell'incidente ma già trasportato in ospedale. Sul posto sono presenti i carabinieri di Vicopisano per le indagini. Sarebbe stata una fuga di gas a causare lo scoppio che ha distrutto completamente l'antica chiesa, costruita a Vicopisano nella seconda metà del '600.

Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che i volontari del comitato Castellare stessero lavorando ai preparativi della festa paesana in programma il 6 maggio: una decina di persone che stavano per cenare quando si sono accorte della massiccia fuga di gas. Sono tutte scappate quando poi il fabbricato è esploso. Solo una persona è rimasta ferita dallo scoppio. Nei locali della cucina si è poi propagato l'incendio.

È rimasto poco o nulla della chiesa: mezza parete, parte del campanile e un pezzo di miro con la finestra.

Questa mattina si è svolto un ulteriore sopralluogo per riuscire a determinare le cause che hanno portato al rilascio di gpl ed effettuare le operazioni di recupero di beni culturali posti all'interno della Chiesa in accordo con la sovrintendenza dei Beni Culturali. Nello specifico si sta cercando di rimuovere un grosso crocifisso in legno incastonato nella parete dell'edificio.

L'edificio di Santa Croce in Castellare che sovrastava San Giovanni dalla vetta della collina era dedicato appunto alla Santa Croce e alle anime del Purgatorio. La costruzione, secondo quanto riportato da 'Il Tirreno' ebbe inizio nel 1656 grazie al pievano Giuliano Bonanni. In seguito il piccolo oratorio venne ingrandito per accogliere un maggior numero di fedeli e fu possibile grazie al sostanzioso lascito di Valerio Batini, che fece anche dono di una reliquia della Santa Croce: nell'occasione il pievano trasferì nella chiesa anche la croce di Enrico di Tedice. Nel corso della seconda guerra mondiale il Castellare subì numerosi danni, come la distruzione del tetto e lo schianto delle pareti e dell'altare. Nel 1949 fu possibile riaprire le porte ai fedeli grazie alla ricostruzione terminata con l'aiuto della popolazione che portò a spalle sulla collina mattoni, sabbia, acqua e calcina.

Exit mobile version