Un cordiale saluto a Tutti!
Con l'inizio del mese di maggio, l'ultimo considerato a tutti gli effetti primaverile, la stagione continuerà a manifestarsi molto dinamica, lasciando spazio ad alcuni fronti depressionari, intervallati da altrettante fugaci rimonte anticicloniche, imponendo un trend termico entro le medie e lontano da quei valori sopra le righe registrati due settimane fa.
Apriamo quindi il quadro previsionale con la seconda parte della settimana, e la persistenza di un'area depressionaria tra la Francia e la Germania. Un contesto che per quel che riguarda la nostra regione, non potrà che alimentare una circolazione instabile, con giornate altamente variabili, soprattutto domani e dopodomani, quando le precipitazioni, si alterneranno durante le ore diurne, a rapide schiarite verso la sera. Insomma ombrelli a portata di mano, non tanto per gli accumuli, piuttosto per la dislocazione sparsa dei fenomeni come si evince dalla mappa in questione, dove sia l'anticiclone delle Azzorre che il vicino Africano, non hanno la forza di unirsi e proteggere del tutto l'Europa centro-meridionale.
Instabilità che a ridosso del fine settimana concederà una breve tregua nella giornata di venerdì per poi tornare a svilupparsi sabato, mentre una temporanea rimonta anticiclonica afro-mediterranea, parrebbe (vista la distanza che si separa) salvare la prossima domenica. Trovandosi la Toscana sulla linea di demarcazione tra la massa anticiclonica ed un nuovo fronte atlantico, il cielo però non si potrà che mostrare nuvoloso, complice il richiamo caldo umido innestato dal movimento orario dell'anticiclone, unito alla mite avanguardia del nucleo depressionario che andrà avvicinandosi abbassando i geopotenziali sul Mediterraneo.
Una situazione che anche nella settimana successiva non evolverà verso la stabilità, visto che il flusso zonale nord-atlantico, unito ad un ramo depressionario artico-scandinavo in discesa dai Balcani, alimenterà un'ulteriore abbassamento della pressione sulla penisola, instaurando un progressivo pattern instabile che costringerà l'anticiclone delle Azzorre a emigrare verso nord, e allo stesso tempo spostare il baricentro di quello europeo, fondendolo con l'alta africana presente sull'Europa sud-orientale. Un contesto che vedrà tra lunedì 8 e mercoledì 9 un'aumento delle probabilità precipitative, sempre dislocate in ordine sparso e dagli accumuli va ripetuto davvero effimeri.
Chiusura dello step previsionale, con i modelli in profondo disaccordo. Mentre il centro di calcolo europeo propende per una maggiore influenza del ramo perturbato collegato ad una depressione artica, quello americano ribalta completamente la previsione, avvalorando la possibilità di una più lunga affermazione anticiclonica di matrice afro-mediterranea.
Inutile quindi fossilizzarci su ciò che accadrà oltre, piuttosto rileviamo che l'instabilità dei prossimi giorni, a livello precipitativo avrà veramente poco da aggiungere. Gli accumuli si dimostreranno deboli e non omogenei, quindi, il rischio di passare una settimana con l'ombrello a portata di mano senza però riempire le nostre falde acquifere è molto alto. Se poi alla fine l'anticiclone africano muovesse le sue truppe cammellate verso di noi, andremmo a perdere una delle ultime concrete occasioni, di riempire almeno in parte le nostre riserve idriche, prima del lungo trimestre estivo, sempre più vicino.
Gordon Baldacci