Dal 30 aprile al 10 maggio il circolo Arci “Il Progresso” di Montelupo ospiterà una mostra composta da pannelli con vignette satiriche contro il gioco d'azzardo e le slot machine. Per educare e informare e per contrastare la diffusione e l'impatto del gioco d'azzardo.
Dal 30 aprile al 10 maggio il Circolo arci “Il Progresso” di Montelupo Fiorentino ospiterà una mostra di vignette satiriche contro il gioco d'azzardo dal titolo “L'Azzardo non è un gioco”, promossa dall'Arci Empolese Valdelsa e realizzata dalla fondazione Unipol.
La mostra è composta da 15 pannelli di formato 50x70, dodici dei quali rappresentano vignette a colori realizzate da disegnatori che affrontano il tema del gioco d'azzardo da angolazioni diverse, utilizzando l'ironia come strumento per promuovere un cambiamento culturale necessario.
Il Circolo arci “Il Progresso” infatti intende promuovere un intervento di sensibilizzazione, informazione ed educazione rivolta ai soci per continuare a contrastare la diffusione e l'impatto del gioco d'azzardo e soprattutto delle slot machine.
Arci Empolese Valdelsa insieme ai propri circoli ha ritenuto infatti opportuno continuare a parlare del pericolo che il gioco d'azzardo comporta: un rischio per il singolo, in genere persona già fragile, e per la sua famiglia che si indebita, ma anche un problema per la comunità per la ricaduta sociale che il fenomeno della ludopatia riveste.
Per questi motivi i circoli Arci dell'Empolese Valdelsa, preoccupati già in tempi non sospetti dell'ossessività con cui tante persone giocavano a quelle macchinette perdendo interi stipendi, hanno infatti iniziato un lungo percorso per arrivare finalmente a dismettere nel 2004 le slot machine dai propri locali nel nostro territorio: dal momento che i circoli non sono semplici esercizi commerciali, ma luoghi di scambio e di confronto nei quali trascorrere il proprio tempo libero con altri soci con cui condividere passioni e valori, quelle macchinette, sebbene ritenute “legali” dallo Stato, non trovano motivo di essere presenti poiché rappresentano invece qualcosa di alienante e contrario ai valori dell'Arci.
Fonte: Ufficio Stampa Arci Empolese Valdelsa
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