"Abbiamo richiesto l’audizione delle imprese dell’indotto geotermico delle province di Pisa, Grosseto e Siena. La comunicazione tra queste e il Consiglio deve senz’altro migliorare se non hanno chiara la necessità normativa di colmare una lacuna che riguardava il capitolo ‘geotermia’ nel Piano Regionale Energetico: mancava l’allegato aree non idonee presente invece per tutte le altre fonti rinnovabili" così Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, e Irene Galletti, consigliera regionale capogruppo M5S, in risposta all’appello delle aziende a Giunta e Consiglio regionale.
"Questa novità porterà a chiarire alcuni iter autorizzativi e soprattutto darà un riferimento di legge sulla base del quale saranno decise le autorizzazioni. Chiudendo così il lungo periodo di discrezionalità del Presidente della Regione sulle autorizzazioni. La geotermia è importante ma per noi va promossa con tre vincoli chiari: promozione di tanti piccoli impianti strategici a bassa entalpia, attivati per soddisfare una domanda esistente o proveniente da progetti di economia circolare, sempre e comunque condivisi dalla popolazione - che deve esercitare potere di veto in tal senso – con la garanzia di emissioni zero", aggiunge il Cinque Stelle.
"Crediamo con convinzione che l’indotto possa svilupparsi più da questa visione strategica diffusa e distribuita, che da grandi impianti spesso contestati dalla popolazione", precisano Galletti e Giannarelli.
"Non dimentichiamo tuttavia che il vero nodo cruciale sulla geotermia sono le concessioni in scadenza. E su queste la Regione dovrebbe aprire quanto prima un dibattito relativo al modello di indirizzo. Finora tutto tace", concludono i consiglieri regionali M5S.
Fonte: Area Comunicazione M5S - Regione Toscana