Al via l'81esima Mostra Internazionale dell'Artigianato: ecco lo spazio della Laba
Sarà lo spazio “Visioni”, dedicato all’artigianato di ricerca e sperimentazione, ad ospitare i progetti dei laureati e laureandi della Libera Accademia di Belle Arti nell’ambito dell’81esima edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, che si apre oggi alla Fortezza da Basso.
Fino al prossimo 1° maggio, all’interno del Padiglione Cavaniglia, le creazioni di undici studenti della LABA di Firenze - sotto la guida del coordinatore dell’indirizzo di Design, il docente Angelo Minisci - saranno visibili al pubblico per far conoscere da vicino l’Accademia e le abilità dei giovani creativi. L’iniziativa è promossa da Artex (Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana), che nell’area “Scenari di Innovazione”, per la parte riservata alla formazione artistica, offrirà una vera e propria vetrina a università e licei artistici che nel tempo hanno sviluppato percorsi didattici innovativi, in una visione contemporanea del design e della comunicazione per l’artigianato e la piccola e media impresa.
I prodotti che la LABA presenterà sono il risultato di diversi seminari svolti in Accademia con aziende di settore. I visitatori dello stand troveranno quindi il progetto di Simone Pannone, che intreccia il linguaggio del design alla stampa 3D oppure gli elaborati sul cristallo per la luce di Roberta di Cosmo e Marino Secco, ideati per l’impresa Nuova Cev. Il marmo e le sue sfaccettature saranno al centro del lavoro di Luca del Nero e Giulia Gelain, che hanno sviluppato prototipi per l’azienda Pratomarmi.
E ancora, i gioielli di Daniela Cheli, il progetto Totemico di Caterina De Riu e Oltre Bosco di Marco Villani, che esplora l’idea del km zero sulla lavorazione da falegnameria. Sara Corradini e Arianna Baglini si sono soffermate sul tema della tavola e del linguaggio del food design mentre Viola Ruscellai sarà presente alla Fortezza da Basso con il progetto “Forme Informi”, vincitore del concorso “Scenari di Innovazione” edizione 2013-2014 e realizzato da Integra: una collezione di sedute tessili, realizzata interamente a mano con le tecniche della sartoria tradizionale. Tessuti imbottiti di gommapiuma e scarti di carta e plastica che danno vita a morbide sedute per le casa.
“Riflettere sul valore dell’elaborato, aprirci alle contaminazioni e a quella interdisciplinarità che è una ricchezza: questo è l’obiettivo e il punto fermo che dobbiamo sempre tener presente nella progettazione di soluzioni utili - commenta il docente Angelo Minisci -. L’era in cui viviamo ci spinge a ripensare ai manufatti, che debbono essere in grado di dare risposte concrete ai bisogni e facilitare la vita delle persone anche attraverso sistemi interattivi”.
