Studenti indignati: repressa azione antifascista nelle scuole senesi

(foto gonews.it)

Oggi, 21 aprile, abbiamo voluto rimarcare la nostra opposizione ai nuovi gruppuscoli neofascisti che negli ultimi tempi provano ad attecchire nelle scuole con i loro volantinaggi. Ritenendo non accettabile che gruppi di estrema destra che si rifanno al fascismo possano avere via libera nella città e tantomeno nelle scuole, abbiamo deciso di attaccare degli striscioni davanti a ogni plesso scolastico senese per affermare che i neofascisti e le loro idee non possono passare all’interno dei luoghi della formazione.

Evidentemente, non tutte le componenti delle scuole senesi la pensano come noi: abbiamo infatti riscontrato problemi con alcuni dirigenti scolastici, dove sono stati staccati i nostri striscioni che rimarcavano l’identità antifascista di quelle scuole come all’Istituto Piccolomini, dove è stato staccato sia lo striscione fuori dalla scuola, sia uno striscione all’interno del Liceo delle Scienze Umane affisso dal Collettivo Studentesco “Antonio De Dominicis” e all’ITAS Monna Agnese. Le altre scuole in cui gli striscioni sono stati rimossi sono l’IIS Sarrocchi, il Liceo Scientifico Galilei, il Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna e l’IIS Bandini.

Permettere ai fascistelli di fare la loro propaganda nei nostri istituti e licei e reprimere una iniziativa antifascista degli studenti è un gesto che non possiamo accettare in silenzio.

Da parte nostra non può che arrivare una profonda indignazione di fronte a questa iniziativa repressiva di cui molte scuole senesi sono state protagoniste e la volontà a continuare questa lotta giusta contro idee ed ideali che non dovrebbero più esistere, i cui richiami non sono tollerati dalla nostra Costituzione. Non capiamo in che modo una iniziativa degli studenti, che si proponga di rimarcare quell’ideale antifascista che dovrebbe essere prerogativa di tutte le istituzioni e che dovrebbe impregnare ogni luogo della formazione, possa essere considerata non accettabile all’interno di una scuola.

Non ci fermeremo di fronte a nessun tipo di repressione, soprattutto su temi che devono essere centrali per le scuole che viviamo, in cui studiamo e con cui ci relazioniamo ogni giorno. Saremo in piazza domani 22 aprile, al presidio e al banchetto organizzato dall’ANPI e dalla Rete Antifascista Senese, e il 25 aprile nello spezzone autonomo del corteo che sfilerà per la città per la Festa della Liberazione. Obiettivo comune sarà quello di rimarcare che l’antifascismo non basta celebrarlo, ma va praticato quotidianamente. Se le Istituzioni non intendono andare oltre le sterili celebrazioni (questo è ciò che ci hanno dimostrato oggi), saremo noi a praticare l’antifascismo ogni giorno, nelle scuole, nelle strade. Il fascismo non passerà.

L’Unione degli Studenti Siena

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