
"Nel processo di fusione per incorporazione dei precedenti gestori del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti di 49 comuni della Toscana, ad avviso del gruppo consiliare INSIEME PER MONTELUPO c’è un problema di equità che andrebbe affrontato nel valutare le diverse modalità con le quali si è alimentato il capitale dei soggetti conferenti in ALIA, perché nel rispettivo bacino di competenza della neonata società incorporante, agivano da un lato Quadrifoglio e Publiambiente, che in deroga a pronunciamenti giurisprudenziali della Corte Costituzionale della Cassazione a sezioni unite facevano indebitamente pagare la “tassa sulla tassa”, negando alla TIA la natura di tributo, e quindi chiedendo la corresponsione dell’IVA tariffatta in bolletta, mentre Asm e Cs Montale risulta abbiano tenuto un diverso comportamento conforme al dettato giurisprudenziale.
Il diverso comportamento tenuto dai gestori del bacino fiorentino e dell’Empolese Valdelsa ha determinato indebite disparità di trattamento con ripercussioni sulla composizione del capitale conferito .
Cosa accadrebbe ad esempio, dinanzi a ricorsi, considerato che non sono ancora prescritti i tempi per richiedere i rimborsi , e che sposando l’orientamento delle supreme giurisdizioni, si sono già avute cause nelle quali Publiambiente è risultata soccombente?
Noi riteniamo che la neo costituita dirigenza di ALIA dovrebbe affrontare la questione, magari riservandosi di adottare conguagli sulle future fatturazioni in modo da uniformare al rispetto delle norme tutta l’area".
Daniele Bagnai, Insieme per Montelupo
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