Delitto Gentile, Alessandro Scipioni (Lega Nord) ne celebra la scomparsa

Alessandro Scipioni

Ricorre in questi giorni l'anniversario dell'assassinio del professor Giovanni Gentile.

Tale gesto non può né deve ricevere alcun plauso, né alcun riconoscimento dalle persone civili e da qualunque istituzione moralmente retta.

Nella fattispecie non si sta giudicando la moralità della Resistenza, in quanto l'omicidio di Giovanni Gentile non è configurabile come un atto di guerra. È un mero delitto che ha insozzato la memoria della guerra civile italiana. Non possiamo pensare che una causa giusta renda giusto qualsiasi atto fatto in suo nome. Autorevoli esponenti della Resistenza condannarono il gesto e lo relegarono alla sua corretta natura criminale.

Emblematica la condanna di Indro Montanelli.

Sembra di udire l'eco delle parole di Marie-Jeanne Roland de la Platière innanzi ad un boia che agiva in nome di una causa giusta: "O Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome! ".

Non si possono equiparare gli autori di un tale gesto a chi ha combattuto lealmente la guerra di liberazione italiana. Bruno Fanciullacci, non merita l'alta onorificenza al valore al pari di eroi come Salvo D'Acquisto. Non ne ha il titolo, non ne ha la tempra morale, il suo gesto non è ammantato dall'eroismo del secondo. Nel 1954 il Supremo Tribunale Militare della Repubblica Italiana riconoscendo lo status di belligeranti ad alcuni “repubblichini” invitava a superare gli odi dei giorni della guerra affermando: (Risorto il paese)"la giustizia deve adempiere con la maggiore serenità ed obbiettività possibile la sua missione sceverando la colpa dall'errore, il delitto dall'azione ritenuta di giovamento nel divenire della Patria,e soprattutto rimanendo nei binari della legge".

Queste parole debbono necessariamente valere per tutti gli atti della guerra civile. Sul principio democratico e liberale che la legge è uguale per tutti e che la giustizia deve essere una e certa.

La resistenza è una cosa seria, è un momento di profondo sacrificio, l'assassinio di un professore disarmato e privo di qualsiasi crimine resta soltanto un delitto.

Fonte: Alessandro Scipioni segretario provinciale Lega Nord Firenze

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